[31/03/2011] News

Friuli Venezia Giulia, veto bipartisan alla coltivazione di OGM

LIVORNO. Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato, con alcuni emendamenti, la legge sulle "disposizioni relative all'impiego di organismi geneticamente modificati in agricoltura". Le modifiche hanno interessato il punto centrale della legge: viene confermato il divieto di coltivazione di Ogm sul territorio regionale, salvo che a fini sperimentali, purché le sperimentazioni siano autorizzate ai sensi della direttiva comunitaria del 2001 in materia.

«Non possiamo che esprimere soddisfazione - commenta Antonio Zambon, Presidente AIAB-FVG - per l'approvazione ad amplissima maggioranza della legge regionale a protezione della biodiversità e dei prodotti agricoli di pregio dal rischio di contaminazione da piante OGM. Un testo legislativo promosso da AIAB-FVG, insieme ad altre 57 associazioni, che proibisce la coltivazione commerciale di piante OGM su tutto il territorio regionale, pur lasciando la possibilità alla sperimentazione a pieno campo sotto sorveglianza e autorizzazione dell'ERSA».

Il suggello normativo e legale corona così un'iniziativa partita dal basso che ha coinvolto associazioni dei settori più diversi ed in Aula consigliare ha ottenuto un sostegno trasversale (33 sì, 3 contrari e 2 astenuti), a dimostrazione che  la società civile - sostiene sempre l'Aiab - può ottenere dei risultati importanti anche contro gli interessi di pochi (le multinazionali del settore agricolo).

Inoltre la legge, all'art. 3, raccomanda nella ristorazione collettiva nelle scuole e nei luoghi di cura della regione, ma anche negli uffici degli enti locali e regionali e in quelli dei privati convenzionati,  la somministrazione di prodotti che non contengano OGM e di preferire prodotti biologici, tradizionali, a denominazione protetta o a indicazione geografica tipica.

«Sebbene in Italia sia già in vigore il divieto di coltivazione di OGM, tanto che chi trasgredisce (come Fidenato) si espone inevitabilmente e giustamente a pesanti sanzioni e va incontro a processo penale - commenta Andrea Ferrante, Presidente nazionale dell'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica - la legge approvata dal Friuli Venezia Giulia è un importante segnale politico e culturale, nonché una forte affermazione della volontà popolare. E ci auguriamo che, arrivando con la stagione delle semine alle porte, sarà in grado di dare alla Regione un ulteriore strumento per sorvegliare e prevenire efficacemente le semine illegali di mais OGM ed evitare l'indecoroso bailamme della scorsa estate. Il pressoché unanime consenso ottenuto dal testo di legge, infine, è  un eloquente segnale della solitudine in cui versa Fidenato».

Foto gentilmente concessa da Greenpeace Italia

Torna all'archivio