[31/03/2011] News toscana

C’era una volta “Via delle Fiabe”

PESCIA (Pistoia). Il  presidente del circolo Legambiente Valdinievole, Maurizio Del Ministro, ha scritto al sindaco, alla giunta ed alle forze politiche di Pescia  per attirare l'attenzione sulla situazione della "Via delle Fiabe"  e spiega che «La via pedonale che dalla salita verso la scuola media di Valchiusa a sinistra porta a Collodi è un resto importante della rete di viabilità locale a servizio delle comunicazioni fra il territorio di Pescia e quello di Collodi. L'attuale aspetto del manufatto è databile alla fine del Settecento, periodo in cui vennero compiute le ultime operazioni di ristrutturazione di questo genere di viabilità. La strada in questione, però, dato che mette in comunicazione non i centri abitati di fondazione successiva al secolo XII ma due aree di primo popolamento ascrivibile al secolo XI, è probabilmente ad esse coeva, quindi, nel suo percorso può essere fatta ragionevolmente risalire al Mille. Dopo il 1339 essa ebbe un notevole rilievo strategico perché serviva un'area di confine in cui gente lucchese e fiorentina (pesciatini e collodesi) la usavano per raggiungere le rispettive proprietà rimaste in territorio estero dopo il 1339, quando Pescia divenne fiorentina mentre Collodi rimase lucchese».

La „Via della Fiaba" è stata  inaugurato dall'Associazione Culturale ltalo-Tedesca di Pescia il 6 giugno 1993, in occasione della prima edizione della "Settimana della Fiaba", ecco come descriveva il percorso l'Apt di Montecatini: «La Via della Fiaba è un percorso fatto apposta per chi ama camminare a piedi. Si snoda fra Pescia e Collodi nelle dolci colline che circondano i due borghi. Si chiama così perché il tracciato è costellato da originali installazioni artistiche che richiamano il mondo dei più piccoli e ci portano nel clima fiabesco di Pinocchio. Dalla città di Pescia si può partire dall'antico Monastero di San Michele e imboccare via della Cappella che sale e si inoltra nella campagna fino ad arrivare ad un ponte medioevale che attraversa il ruscello Dilezza. Siamo immersi nel paesaggio delle Marzalle. E' d'obbligo alzare lo sguardo e apprezzare intorno gli splendidi panorami. In un ora e mezzo, forse due, di passeggiata, a seconda del ritmo più o meno lento che si intende mantenere, si raggiungono Villa Garzoni e Collodi. Nel borgo del burattino/bambino si può rimanere sospesi, tra natura e fantasia, in una atmosfera magica e senza tempo».

Legambiente sottolinea che «Il sentiero, che attraversa colline molto belle e sarebbe molto bello da percorrere,  è attualmente in stato di sostanziale abbandono e ci sono diverse criticità che lo stanno compromettendo e ne limitano una corretta fruizione. Infatti, è completamente assente una corretta segnaletica e cartellonistica, ci sono muretti a secco crollati, detriti di materiali ferrosi, decine di metri di filo spinato, arrugginito che pendono sul sentiero, parti di selciato che si stanno rovinando, ecc...».

Per questo Del Ministro chiede «L'adozione di varie misure di tutela e ripristino, per dare nuovamente ai turisti ed ai residenti la possibilità di percorrere un sentiero interessante sia dal punto di vista storico che ambientale».

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