[29/03/2011] News

L'Italia delle rinnovabili cresce. Presentato il Rapporto di Legambiente

FIRENZE. Nonostante che dal governo non arrivino particolari aiuti (anzi appena possibile vengono messi i bastoni tra le ruote) l'Italia delle rinnovabili va. Nel 94% dei comuni italiani (7661) sono installati impianti da fonti rinnovabili, con una crescita importante che riguarda tutte le fonti pulite.

Sono 7.273 i comuni del solare, 374 quelli dell'eolico, 946 quelli del mini idroelettrico, 290 i comuni della geotermia e 1.033 quelli che utilizzano biomasse e biogas. Il contributo energetico delle rinnovabili nel 2010 ha coperto il 22% dei consumi elettrici complessivi, grazie a 200 mila impianti distribuiti nel territorio.

Questi in sintesi alcuni numeri contenuti nel Rapporto "Comuni Rinnovabili 2011" di Legambiente, realizzato con il contributo del Gestore servizi energetici e Sorgenia e presentato oggi a Roma.

«Queste esperienze dimostrano come le fonti rinnovabili sono oggi tecnologie affidabili, su cui è possibile costruire un modello energetico più moderno, efficiente e pulito - ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - Occorre sostenere questo scenario, dando certezze a imprese, cittadini, enti locali, per sviluppare innovazione e qualità nel territorio, e consentire in poco tempo di raddoppiare gli attuali 120 mila occupati nel settore. Chiediamo al governo un impegno preciso in questa direzione, a cominciare da una modifica al Decreto Romani che ha di fatto frenato e tolto ogni certezza agli investimenti, introducendo un tetto alla crescita delle rinnovabili e una revisione degli incentivi che complica gli interventi».

«Oggi, anche alla luce di quanto avvenuto a Fukushima,- ha continuato Cogliati Dezza- puntare sulle fonti pulite è l'unica prospettiva energetica percorribile per l'Italia, che ha tutto l'interesse a raggiungere i target previsti dall'UE al 2020 rendendo più moderno e pulito, sicuro e meno dipendente dall'estero il suo sistema energetico. I numeri presentati oggi dimostrano che l'alternativa al nucleare esiste e che la rivoluzione energetica è già iniziata».

Nel dettaglio: i comuni del solare sono 7.273 cioè l'89% del totale. Per il fotovoltaico, San Bellino (Rovigo) è in testa alla classifica di diffusione con una media di oltre 58,4 MW ogni 1.000 abitanti. Nel solare termico vince il piccolo comune di Torre San Giorgio (Cuneo), con una media di 2.140 mq/1.000 abitanti. Sono 56 i comuni italiani che hanno già superato l'obiettivo dell'Unione Europea di 264 mq/1000 abitanti.

Per quanto riguarda l'eolico i comuni interessati sono 374 per una potenza installata pari a 5.758 MW (610 MW in più rispetto al 2009). Nel 2010, gli impianti eolici hanno permesso di produrre 8.374 GWh di energia pulita, pari al fabbisogno elettrico di oltre 3,5 milioni famiglie. I comuni del mini idroelettrico (fino a 3MW) sono 946. La potenza totale installata è di 988 MW, in grado di produrre ogni anno oltre 3.952 GWh pari al fabbisogno di energia elettrica di oltre 1,6 milioni di famiglie.

I comuni della geotermia sono 290, per una potenza installata pari a 868 MW elettrici e 67,9 termici. Gli impianti producono circa 5.031 GWh di energia elettrica, in grado di soddisfare il fabbisogno di oltre 2 milioni di famiglie. I comuni che utilizzano biomassa e biogas come fonte rinnovabile sono 1.033 per una potenza installata complessiva di 1.088 MW elettrici e 702 MW termici. In forte crescita sono gli impianti a biomasse e biogas collegati a reti di teleriscaldamento, che permettono alle famiglie un significativo risparmio in bolletta (fino al 30-40% in meno).

«Il rapporto di Legambiente - ha sottolineato Nando Pasquali, amministratore delegato del Gse - fa emergere il dato che le energie rinnovabili sono sempre più accessibili al singolo cittadino e non solo ai grandi produttori. Dimostra inoltre come il Paese stia puntando su tutte le fonti rinnovabili, soprattutto su quelle nuove, come il solare fotovoltaico, l'eolico e le biomasse che hanno forti possibilità di crescita, anche al fine del raggiungimento degli obiettivi comunitari».

Tra i comuni premiati per l'edizione 2011 due comuni al 100% rinnovabili che si trovano nell'arco alpino: Morgex (AO) e Brunico (BZ). «I comuni rinnovabili italiani sono un esempio di successo e una chiave fondamentale per capire come dovrà funzionare un modello energetico costruito intorno alle fonti pulite e agli impianti più efficienti - ha aggiunto Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente - Il dibattito politico italiano dovrebbe guardare a queste esperienze e a un Paese come la Germania, dove sono stati ottenuti in poco tempo risultati di crescita impressionante e si è costruito un nuovo sistema industriale con 350mila occupati, e dove il Governo ha recentemente definito l'obiettivo al 2050 di un contributo pari all'80% di fonti rinnovabili rispetto ai consumi elettrici. Puntare su rinnovabili ed efficienza energetica è una sfida nell'interesse dell'Italia e dei suoi cittadini e può diventare una grande opportunità di competitività per un sistema industriale come il nostro che ha il suo cuore nelle piccole e medie imprese» ha concluso Zanchini.

 

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