[28/03/2011] News

Cresce (anche se con fatica) il bike sharing in Italia

LIVORNO. Certo non sono numeri da capogiro, ma è il trend che conta. E quindi l'aumento costante degli utenti del bike sarin in Italia, più 51% solo nell'ultimo anno, è un buon segnale. Milano, fa sapere  Euromobility, è la regina del servizio con oltre 1.400 biciclette disponibili e Torino si candida a contendere alla città meneghina il ruolo di regina del bike saring nostrano. E' qui, infatti, che c'è il car sharing più avanzato e di successo del Paese.

Mentre sul piano delle città dove si usa di più Gpl e Metano, si segnalano Ravenna e Ferrara con percentuali di veicoli a gas superiori al 16%. Il tasso di motorizzazione resta però per l'Italia il più alto d'Europa: 61 auto ogni 100 abitanti nelle principali 50 città italiane contro la media europea di 46.

Questi dati sono stati presentati a Torino nell'ambito della Conferenza Nazionale sul Mobility Management promossa da Euromobility in collaborazione con la Provincia di Torino.

La Conferenza Nazionale, organizzata annualmente da Euromobility, si è aperta al confronto con le più avanzate esperienze europee, anche alla luce della recentissima adesione dell'Italia alla rete EPOMM, la Piattaforma Europea sul Mobility Management, della quale il nostro Paese sarà membro grazie all'impegno del Ministero dell'Ambiente e al ruolo di braccio operativo di Euromobility.

«Torino è un contesto ideale" - ha detto il Presidente di Euromobility Arcangelo Merella - anche alla luce delle politiche per la mobilità e per il rafforzamento del trasporto pubblico e della bicicletta nel corso degli ultimi anni, nonché per il ruolo di rilievo nazionale assunto per un deciso rilancio di azioni a favore della mobilità sostenibile e del risanamento della qualità dell'aria nell'area torinese».

Lorenzo Bertuccio, Direttore di Euromobility ha dichiarato: «È necessario che si affermi una cultura del cambiamento, che favorisca un mutamento dei costumi, delle abitudini e di un forte impegno, anche finanziario, per affrontare più seriamente il tema della mobilità nelle aree urbane. Lo dimostrano le migliori esperienze europee e le linee di indirizzo dell'Action Plan sulla mobilità urbana della comunità europea».

Nel corso della giornata è stato assegnato il Premio "Pensieri&Pedali", riconoscimento attribuito ogni anno a personaggi della cultura e dello spettacolo che hanno dedicato particolare attenzione alla bicicletta. Il premio è andato a Bruno Gambarotta (Nella foto), giornalista, convinto pedalatore a Torino, che ha ironicamente ribadito: «Sono in crisi, ho 45 di piedi e peso 108 chili, se non usassi la bicicletta, la mia mole sposterebbe da sola un gran numero di polveri...».

A proposito della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, il Presidente Merella ha comunicato all'assemblea il positivo esito di un incontro avuto con il Presidente Nazionale di Inail Marco Fabio Sartori in merito all'annosa questione degli incidenti in itinere che avvengono durante gli spostamenti in bicicletta per lavoro e che non sono coperti da assicurazione.

«Il Presidente di Inail - ha detto Merella - pur riservandosi di meglio definire la questione nell'ambito di un tavolo tecnico cui è invitato a partecipare Euromobility, ha dimostrato sensibilità e apertura al problema. Siamo pertanto fiduciosi che questa lunga battaglia, portata avanti anche da FIAB, possa nel breve termine giungere ad una positiva soluzione».

Qualcosa, insomma, si muove, ma una mobilità sostenibile in Italia è ancora una chimera. Nelle grandi città ancora non si riesce a far decollare veri piani integrati di mobilità che peraltro dovrebbero includere, per essere davvero efficaci e per avere una copertura economica adeguata, anche gli impatti in positivo sui piani sanitari. Qui si gioca la carta della sostenibilità, non basta una pista ciclabile in più (anche se è sempre cosa buona), serve un ripensamento dei centri urbani con una riduzione degli spostamenti in particolare quelli con il mezzo privato. Inoltre, per ridurre almeno un po' di emissioni di C02, bisognerebbe avere una rete capillare in Italia di distributori di gas metano, cosa anche questa ancora lontana dall'esser raggiunta.   

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