[28/03/2011] News

L'insicurezza nucleare fa male al centro-destra e bene alla sinistra ambientalista (dove c'é)

LIVORNO. Il risultato delle elezioni nei lander tedeschi del Baden-Württemberg e della Renania Palatinato sono riassumibili nel secco comunicato che campeggia sul sito internet del grünen tedeschi: «Pelle d'oca, gigantesco, verde!. Secondo i risultati preliminari nel Baden-Württemberg i verdi-rossi sono in testa, Winfried Kretschmann sarà probabilmente il primo Ministerpräsident verde. Anche in Renania-Palatinato i Verdi hanno realizzato un risultato elettorale storico. Noi Grüne siamo più forti di sempre, e governeremo in entrambi i Ländern. La Cdu ha perso la sua patria, il governo nero-giallo ha ricevuto la fattura per la sua politica di lobbyng»

Nel Baden-Württemberg (7,8 milioni di elettori) i Verdi, con il 24,2% scavalcano il Partito socialdemocratico (Spd) che si attesta al 23,1% e la Cdu della cancelliera Angela Merkel resta il primo partito con il 39%, ma perde la sua roccaforte che governava praticamente da sempre. Con  il 5,3% raggiungono il quorum per un soffio il liberali (Fdp) e resta fuori dal parlamento regionale Die Linke con appena il 2,8%, ma il partito della sinistra si era confermato fortissimo nelle precedenti elezioni in Germania est. 

In Renania Palatinato a perdere la maggioranza assoluta è invece la Spd che ottiene il 35,7, seguita ad un soffio (35,2) dalla Cdu. I veri vincitori sono anche qui i Verdi che raggiungono il 15,4% e che saranno indispensabili per un governo che hanno già annunciato che sarà rosso-verde, respingendo le avances dei democristiani, che a livello nazionale stanno già pensando di scaricare gli scomodi alleati liberali, che in Renania  Palatinato non hanno raggiunto il quorum come Die Linke, che con la loro testardaggine pro-nucleare ed iperliberista hanno portato la Merkel una disfatta di dimensioni storiche ed all'umiliante perdita della roccaforte della Cdu del Baden-Württemberg. E tutto questo nonostante la Germania sia diventata nuovamente la locomotiva dell'economia europea. E' come se il Pd perdesse la Toscana e l'Emilia Romagna o il Pdl la Lombardia e la Lega Nord il Veneto. Ormai l'ultima munita trincea del centro-destra tedesco resta la Baviera, ma quello è il regno dell'iperconservatrice Csu, il partito etnico-cattolico bavarese, non della Cdu.

Cosa è successo lo spiega bene Monica Frassoni, copresidente del Partito verde europeo: «Il voto ai Verdi non é frutto di emozioni come molti commentatori sicuramente diranno. Sono molti mesi che i Verdi sono stabilmente in testa ai sondaggi. Certo l'incidente di Fukushima e il controverso progetto di costruzione Stuttgart 21 hanno giocato un ruolo centrale nella campagna elettorale. Un altro tema importante di queste elezioni è stato quello dell'istruzione, con la proposta da parte dei Verdi e della Spd  della eliminazione progressiva delle tasse scolastiche e della modifica del sistema scolastico, allungando tra l'altro il tempo pieno. Il tema della Stazione Stuttgard21 é andato in secondo piano nelle ultime settimane, ma é stata senz'altro una potente spinta al voto verde. Peraltro, questo sarà sicuramente un tema conflittuale per la prossima coalizione verde-rossa, che infatti si é messa d'accordo su una consultazione popolare su Stuttgard21, dato che mentre l'Spd é d'accordo con il piano, i Verdi vogliono la sua completa cancellazione. Comunque é evidente che la politica energetica e il futuro del nucleare sono stati per tutta la campagna elettorale al centro del dibattito, anche prima della tragedia giapponese, dato che in questo Laender ci sono alcune delle centrali nucleari più vecchie. Spd e Verdi si erano impegnati da tempo la chiusura del reattore Meiles Philippeburg I e non é un caso che la Merkel abbia tentato di recuperare annunciando una possibile uscita dal nucleare, o, per meglio dire, l'integrale rispetto senza ritardi alla legge di uscita dal nucleare adottata nel 2003, quando i Gruenen erano al governo. Del resto, il leader dei liberali Westerwelle, grande perdente di queste elezioni, invece di lamentarsi sulle emozioni degli elettori ha subito dichiarato" E' stato un voto sul nucleare: abbiamo capito"».

Insomma, la sinistra vince se fa moderne e chiare proposte di sinistra, a cominciare dalla scuola, e se si occupa del territorio. Il nucleare fa molto male al centro-destra e i tedeschi non hanno creduto alla "pausa di riflessione" del governo ape Maya Cdu-Csu-Fdp e hanno percepito la precipitosa marcia indietro post-Fukushima della Merkel, con la chiusura delle centrali più vecchie e la sospensione del prolungamento della vita per le alte, come una tardiva ammissione di un errore che ai più è sembrato un pericoloso azzardo e un cedimento alla lobby del nucleare.

Più che la risacca dello tsunami Giapponese in Germania sembra aver contato il lavoro di mobilitazione e di politica che i Verdi e la sinistra hanno avviato fin da dopo la sconfitta elettorale che fu soprattutto della Spd.

Quello che emerge ancora una volta dal voto tedesco, nella Nazione più potente e ricca d'Europa, è la capacità di un popolo di scegliere tra gli interessi di pochi e quello pubblico, di non perdonare alla politica gli sbagli e gli inciuci con le lobby economiche, di premiare chi presenta un'alternativa vera che è prima di tutto un diverso modello sociale ed ambientale-economico ed un diverso stile politico. Esattamente quello che manca alla nostra balbuziente opposizione al tempo del bunga bunga, del rimpasto degli inquisiti, della controriforma Gelmini e dei falsi terremotati che magnificano in Tv il lavoro del governo a L'Aquila... Cose che in Germania (e in qualsiasi democrazia matura europea) basterebbero a far fuori con ignominia un'intera classe politica di governo, che invece in Italia vediamo occupare trionfante i talk show e addirittura applaudita nelle aule di tribunale.  

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