[24/03/2011] News

Fukushima, tre operai con ferite radioattive. Iaea: «La situazione globale resta inquietante»

LIVORNO. Stamattina la Nuclear and industrial safety agency (Nisa) del Giappone ha dato notizia che tre lavoratori che operavano nell'area del reattore 3 della centrale di Fukushima Daiiki sono stati colpiti da radiazioni con un'esposizione di 170 -180 millisievert/ora.  La Nisa  afferma che «Due dei tre lavoratori irradiati, che hanno subito delle ferrite alle gambe causate da delle sostanze radioattive, sono stati ospedalizzati». Intanto lo  iodio radioattivo nel mare davanti alla centrale nucleare di Fukushima Daiiochi è aumentata fino a 147 volte i livelli previsti dalla legge.

Eppure ieri in tarda serata le autorità giapponesi avevano annunciato una serie di sviluppi positivi nella situazione della centrale nucleare di Fukushima  Daiichi, dove i sistemi di raffreddamento dei reattori sono saltati e disabilitati a dopo il terremoto/tsunami dell'11 marzo.

Per l'Iaea dell'Intenationanal atomic energy agency  (Iaea) «La situazione  globale resta inquietante», secondo quanto si legge nell'ultimo aggiornamento emesso nella tarda serata di ieri dall'Iaea «Nelle unità 1, 2, 3 e 4, i lavoratori sono andati avanti con il ripristino dell'energia elettrica off-site, e le luci sono in funzione nella sala di controllo principale dell'unità 3. Del fumo nero è stato visto emergere dalla costruzione dell'unità del reattore 3, provocando l'evacuazione temporanea dei lavoratori dalle unità 3 e 4. L'emissione di fumo è ora notevolmente diminuita. Le squadre hanno continuato ad utilizzare un camion pompa per il calcestruzzo per fornire elevati volumi di acqua alla piscina del combustibile esaurito dell'unità 4, dove ci sono problemi per l'inadeguata copertura acqua sopra gli elementi del combustibile. Alle unità 5 e 6, i lavoratori hanno ripristinato con successo l'energia off-site al reattore, che aveva già raggiunto il reached a safe , lo  stato di arresto a freddo».

Poche ore prima, durante un briefing sugli incidenti destinato ai media ed agli Stati membri, lo special adviser del direttore generale dell'Iaea per gli affari generali e scientifici, Andrew Graham, aveva illustrato lo stato della sicurezza nucleare in Giappone: «Ci sono alcuni sviluppi positivi relativi alla disponibilità di fornitura di energia elettrica per gli impianti nucleari di Daiichi Fukushima, anche se la situazione complessiva rimane di grave preoccupazione;  Energia AC (Corrente alternata) è ora disponibile nelle unità 1, 2 e 4. La potenza è stata ripristinata per parte della strumentazione in tutte le unità, tranne l'unità 3. Nell'unità 3, la sala di controllo principale è illuminata, ma non c'è nessuna energia nelle sue apparecchiature o negli  strumenti. Quando ci sarà uno sviluppo positivo per la strumentazione, appena saranno disponibili, forniremo ulteriori dati che potranno essere valutati da esperti. La pressione nel reactor pressure vessel e nel drywell del reattore dell'unità 3 è stabile. Tuttavia, la pressione è aumentata sia nel reactor pressure vessel che nel drywell dell'Unità 1, nel quale l'iniezione di acqua di mare è stata  aumentato. Fino a quando il calore non viene diminuito nell''unità 1, la pressione tende ad aumentare quando l'acqua viene iniettata. Il reactor feed water system  viene utilizzato, in aggiunta alla iniezione di acqua attraverso le fire extinguisher lines; i dati della pressione nell'unità 2 sembrano essere meno affidabili. Sono disponibili solo dati limitati sull'integrità del  reactor pressure vessel e del reactor containment vessels del reattore dell'unità 2. I dati della temperatura nei reactor pressure vessels delle unità 1 e 3 sono elevati e di qualche preoccupazione. Attualmente la temperatura è scesa nell'unità 1, dopo l'inizio dell'iniezione di acqua di mare mediante tubazioni di adduzione di acqua. Le indicazioni sono che la temperatura nell'unità 2 è stabile; Le unità 5 e 6 continuano a ricevere energia off-site e rimangono in arresto a freddo; i dose rates misurati nei containment vessels e nelle suppression chambers delle unità 1, 2 e 3 sono disponibili e sono allo studio: La periodica irrorazione di acqua nelle Unità 2, 3 e 4, e nella piscina comune del combustibile esaurito è continuata».

Il radiation monitoring team dell'Iaea ha raccolto ulteriori misurazioni a distanza di 30 - 73 km dalla centrale nucleare di Fukushima. I risultati delle misurazioni del gamma dose-rate nell'aria variava da 0,2 a 6,9 microsievert all'ora. Le misurazioni della contaminazione beta-gamma variava da 0,02 a 0,6 Megabecquerel per metro quadrato. In Giappone è arrivato anche un secondo radiation monitoring team dell'Iaea e le due squadre dell'agenzia nucleare dell'Onu continueranno a collaborare strettamente con le autorità giapponesi.

Graham ha spiegato che «Il monitoraggio viene effettuato nelle aree di Fukushima e Tokyo. Le misurazioni saranno utilizzate per determinare con maggiore precisione l'effettiva composizione dei radionuclidi che sono stati depositati. Più dati si sono resi disponibili da parte delle autorità giapponesi. Le misurazioni indicano che i tassi di dose di radiazioni nel sito di Daiichi sono in diminuzione. In assenza di ulteriori emissioni dal sito, questo è prevedibile, visto che radionuclidi hanno una vita relativamente breve, come lo iodio-131 che decade a distanza. Nel sito di Daiini, piccoli picchi sono stati osservati nelle misurazioni delle dose di gamma; questi sono con molta probabilità il risultato di rilasci trasportati dal vento dal vicino sito di Daiichi. La deposizione di iodio-131 e cesio-137 varia di giorno in giorno in alcune Prefetture, ma la tendenza è in genere verso l'alto. Al contrario, i dati sulle radiazioni del monitoraggio ambientale nella prefettura di Fukushima, al di fuori della zona di evacuazione 20km, dimostrano per lo più valori decrescenti».

Dal monitoraggio dell'ambiente marino intrapreso dal ministero giapponese dell'educazione, cultura, sport, scienza e tecnologia (Mest) viene fuori che «Alti livelli di iodio-131 e cesio-137 sono stati misurati vicino ai punti di scarico degli affluenti delle unità 1 a 4 di Fukushima Daiichi (cioè prima della diluizione nell'oceano). Il futuro monitoraggio riguarderà 8 località 30 km al largo della costa ad intervalli di 10 km. I risultati sull'acqua di mare e sull'atmosfera sopra il mare dovrebbe essere disponibile nei prossimi giorni. Gli esperti Iaea del Marine environment laboratory di Monaco valuteranno questi dati».

Dal 22 marzo l'Iaea ha ricevuto ulteriori informazioni da parte del ministero giapponese della sanità, lavoro e del welfare sulla presenza di radioattività nel latte, acqua potabile e verdure. «I risultati di alcuni campioni sono stati superiori ai limiti indicati nella normativa giapponese in materia di limiti per ingestione di cibo e acqua - ha detto Graham - Nella prefettura di Fukushima sei campioni di latte crudo, e nella prefettura di Ibaraki tre campioni di spinaci, dimostrano che una concentrazione di iodio-131 in eccesso sui limiti. Siamo consapevoli che il primo ministro del Giappone, il signor Naoto Kan, ha oggi (ieri per chi legge, ndr) rilasciato le istruzioni agli operatori commerciali del settore alimentare di cessare, per il momento, la distribuzione e al  pubblico di cessare il consumo di alcuni ortaggi freschi (ad esempio, spinaci, komatsuna, cavoli) e di qualsiasi crucifera (broccoli, cavolfiore), prodotta nella prefettura di Fukushima. Il Primo Ministro ha ordinato agli operatori commerciali del settore alimentare non distribuire, per il momento, qualsiasi tipo di latte fresco crudo e prezzemolo nella prefettura di Ibaraki. Siamo stati anche informati che il ministero della salute, del lavoro e del welfare ha invitato le prefetture di Ibaraki e Chiba a controllare i prodotti a base di pesce».

Il Tokyo metropolitan water office ha rivelato che I livelli di iodio-131 nell'acqua del rubinetto che arriva da un impianto di depurazione sono oltre I limiti di legge per l'acqua potabile  per I bambini ma ancora al disotto del livello massimo per gli adulti. Il ministero della salute ha chiesto di non utilizzare a Tokyo l'acqua del rubinetto come acqua potabile per i neonati. «Quindi, in sintesi ci sono alcune positive indicazioni sul sito; restrizioni precauzionali nei dintorni del sito e per certi prodotti alimentari; e il monitoraggio dell'ambiente continua oltre le zone di evacuazione e in mare». Visto tutto questo, quanto è accaduto e sta accadendo  e i dati forniti da lui stesso, la conclusione alla quale arriva lo special adviser dell'Iaea è sconcertante: «Nessun significativo rischio per la salute umana è stato identificato».

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