[23/03/2011] News toscana

Marmo di Carrara per le nuove basi antisismiche dei Bronzi di Riace

CARRARA. Le nuove basi antisismiche su cui poggeranno i Bronzi di Riace, progettate e fatte realizzare dall'Enea, sono in marmo di Carrara. L'Enea dice che le basi in marmo di Carrara «Assicurano il massimo isolamento delle statue nei confronti delle sollecitazioni dei terremoti nelle direzioni orizzontali e verticale. Per ciascuna statua è stata realizzata una base costituita da due blocchi di marmo sovrapposti; su entrambe le superfici interne dei due blocchi sono state scavate, in modo speculare, quattro calotte concave, nel mezzo delle quali sono collocate quattro sfere, anch'esse di marmo. Le calotte concave e le sfere di marmo svolgono la funzione antisismica, e la loro dimensione viene definita in fase di progettazione in rapporto al grado di protezione sismica necessaria.  Tra i due blocchi sono installati anche elementi dissipativi in acciaio inox per l'isolamento sismico da oscillazioni nella direzione verticale. La realizzazione delle basi in marmo si presta come la più compatibile con il bronzo delle statue, ed i dispositivi installati richiedono una manutenzione minima. In presenza di un terremoto sarà la parte sottostante della base a subire l'azione sismica, e si potrà muovere con il terreno senza trasmettere alla parte superiore le sollecitazioni, in quanto completamente assorbite dal movimento delle sfere all'interno delle cavità ricavate nel marmo. Il movimento delle sfere rende il sistema di protezione poco rigido e con un attrito molto ridotto, caratteristiche che minimizzano o rendono quasi nulle le sollecitazioni».

Il sistema risulta particolarmente adatto per le statue sviluppate in verticale, come i Bronzi di Riace, o il David di Michelangelo, «Che hanno una base di appoggio molto ridotta e che quindi presentano nelle gambe il loro punto di maggiore vulnerabilità anche alle minime oscillazioni, che ne possono compromettere l'integrità strutturale e causare il ribaltamento».

I novi basamenti delle due statue sono stati presentati oggi in una conferenza stampa all'Enea da Giovanni Lelli, Commissario Enea; Gerardo De Canio, progettista delle basi antisismiche e responsabile del laboratorio qualificazione materiali e componenti  dell'Enea; Francesco Prosperetti, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria; Simonetta Bonomi, direttore soprintendenza per i beni archeologici della Calabria.

La realizzazione di queste basi modernissima ma costituite da un materiale antichissimo come il marmo di Carrara, intrecciato con la storia e la cultura italiana, deriva da una convenzione stipulata dall'Enea e dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria, nata dall'esigenza di un più adeguato e sicuro isolamento sismico dei Bronzi di Riace nella loro nuova collocazione all'interno del Museo archeologico nazionale della Magna Grecia nel Palazzo Piacentini di Reggio Calabria.

Per le  basi dei Bronzi sono stati utilizzati gli isolatori sismici sviluppati dall'Enea per la protezione di strumentazioni delicate, sistemi di comunicazione e di gestione dei dati rilevanti ai fini della sicurezza, sale operatorie, gasdotti, apparecchiature in centrali di produzione e/o  trasformazione dell'energia elettrica, sistemi di sicurezza di impianti a rischio, e per il patrimonio culturale.

Le nuove basi antisismiche, sulle quali sono state collocate delle copie in scala reale delle statue dei Bronzi di Riace, sono state sottoposte a verifica sperimentale sulle "tavole vibranti" nei laboratori di "Qualificazione di materiali e componenti"  del  Centro ricerche Enea della Casaccia.

L'Enea spiega che «Le tavole vibranti sono impianti sperimentali complessi, di grandi dimensioni, in grado di riprodurre i terremoti reali nelle componenti orizzontali e verticale, e che per le prove di qualificazione delle basi hanno simulato  terremoti anche superiori al livello massimo previsto per il sito del Museo a Reggio Calabria, senza che le copie delle statue abbiano subito alcuna sollecitazione».

Lelli ha sottolineato che «Il patrimonio culturale di cui dispone il nostro paese rappresenta un'enorme ricchezza che va preservato con il massimo impegno e con le migliori competenze. In questo ambito l'Enea è impegnata a sviluppare ampie sinergie tra il mondo della ricerca e il settore dei beni culturali, mettendo a disposizione del nostro patrimonio storico e artistico tutte le migliori tecnologie realizzate nei nostri laboratori. L'ampio panorama di competenze professionali dell'Enea rende possibile un efficace approccio interdisciplinare, con attività che si svolgono sia nei laboratori, sia direttamente sul campo, con interventi di indagine e conservazione del patrimonio culturale».

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