[18/03/2011] News toscana

Valle del Serchio, studio epidemiologico: i tumori sono in numero inferiore alla media regionale

FIRENZE. Istituzioni locali e cittadini avevano richiesto più volte un approfondimento epidemiologico nella Valle del Serchio (Media valle e Garfagnana) in particolare per verificare l'incidenza dei tumori che teoricamente e potenzialmente potevano essere correlati ad alcune criticità ambientali del territorio. Le prime risposte venute da uno studio sullo stato di salute della popolazione residente, affidato dall'amministrazione provinciale allo staff di Annibale Biggeri (professore ordinario di Statistica per la Ricerca sperimentale presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Firenze, nonché direttore dell'Unità operativa di Biostatistica dell'Istituto per lo Studio e per la prevenzione Oncologica della Regione Toscana), sono in qualche misura confortanti in quanto non è stata evidenziata nessuna anomalia rispetto ad altre aree della Toscana. Comunque di sicuro in Valle del Serchio i tumori non sono la prima causa di mortalità e, almeno per quanto riguarda la popolazione maschile, sono in numero inferiore alla media regionale.

«La provincia non ha competenze dirette in materia di sanità - ha spiegato il presidente Stefano Baccelli - ma ha comunque voluto iniziare un percorso di approfondimento e di conoscenza. Questa ricerca è il punto di partenza di un percorso che vuole arrivare all'acquisizione di dati da mettere a disposizione di un sistema che coinvolga anche altri soggetti, istituzionali e non. Dati che permetteranno di poter effettuare scelte consapevoli per il territorio a ogni livello».

Il periodo preso in esame dalla ricerca va dagli anni Settanta fino al 2006: la Valle del Serchio è stata, quindi, analizzata globalmente e si è studiato come sia variata la mortalità assoluta e quella relativa per le diverse patologie. In tutto sono state classificate una quarantina di patologie ritenute significative. Confrontando i dati sulla mortalità della Garfagnana e della Media Valle, è stato evidenziato come le cause di morte siano coincidenti per le due zone. Come prima causa per ambedue i sessi abbiamo le malattie del sistema circolatorio, seguiti dai tumori e dagli infarti.

Per i ricoveri, le cause più frequenti sono in tutte e due le zone: per gli uomini, malattie del sistema circolatorio; malattie dell'apparato digerente; traumatismi e avvelenamenti e malattie dell'apparato respiratorio. Per le donne, invece, dopo le malattie del sistema circolatorio, vi sono i tumori, seguiti dai traumatismi e avvelenamenti e dalle malattie dell'apparato respiratorio.

«Questa iniziativa - ha sottolineato l'assessore provinciale, Maura Cavallaro - accoglie le richieste che sono arrivate sia dai comitati dei cittadini, sia dagli amministratori locali, che sollecitavano una maggiore conoscenza degli eventuali fattori di rischio, legati all'inquinamento ambientale. Si tratta di un progetto, quindi, che rientra in una più generale politica di conoscenza delle condizioni sociali e ambientali del territorio provinciale che abbiamo sempre perseguito. La provincia, in questo modo, si dota di uno strumento che, in futuro, sarà molto importante, anche per approfondimenti specifici» ha concluso Cavallaro. 

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