[01/03/2011] News

Già in tilt il “nuovo” nucleare iraniano

LIVORNO. L'Iran ha annunciato la rimozione, per motivi tecnici, del combustibile della centrale nucleare di Bushehr, costruita prima dai tedeschi e poi completata dai russi nel sud-ovest del Paese.  Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Isna, il rappresentante iraniano presso l'International atomic enrgy agency (Iaea) Ali Asghar Soltanieh, ha detto che «Ciò é necessario in questa fase, prima dell'inizio della produzione energetica, per avere la possibilità di procedere ad attività tecniche e sperimentali».

Secondo la ben informata World Nuclear News, l'agenzia stampa delle multinazionali nucleari, le cose starebbero in ben altro modo: «Mentre i rapporti ufficiali della stampa iraniana dicono  che tutto procede bene, l'ammissione di una sconfitta è venuta da un rapporto dall' International atomic energy agency del 25 febbraio al suo board of governors. "Il 23 febbraio" dice il rapporto, "L'Iran ha notificato all'agenzia di scaricare elementi di combustibile dal nucleo"».

Rosatom, l'impresa di Stato russa che ha terminato la centrale nucleare e fornito il combustibili, ha detto che i componenti interni di pompe di raffreddamento sono stati danneggiati e che «L'ipotesi è che delle particelle di metallo ("mostly chips" più piccoli di 3 mm),potrebbero passare attraverso l'interno del reattore e colpire le fuel assemblies». Si tratta di una pompa fornita da Siemens Kwu negli anni '70, quando è stata iniziata la costruzione della centrale e che quando i tedeschi hanno abbandonato la centrale nel 1994 è stata utilizzata dai russi che hanno completato il progetto.

La grana nucleare iraniana sta preoccupando la lobby atomica di tutto il mondo dato che, normalmente un nuovo sistema di raffreddamento di un reattore viene lavata molto bene e tutti i residui vengono rimossi dal reattore prima che venga caricato il combustibile e questo dovrebbe essere stato fatto anche dai più che esperti russi anche a Bushehr tra fine ottobre e i primi di dicembre del 2010. Ora Rosatom dovrà ripulire tutto.

Un brutto colpo per il regime iraniano, Secondo un rapporto di Nuclear.Ru «L'Iran sperava di portare Bushehr al livello minimo di Potenza controllata il 20 febbraio e di produrre la prima energia il 9 Aprile». La procedura per rimuovere il carburante nucleare può ritardare tutto di almeno tre settimane, senza contare che gli iraniani sospettano di un sabotaggio israeliano magari organizzato con la complicità di tecnici russi. Il combustibile nucleare di Bushehr è stato sigillato dagli ispettori dell'Iaea in Russia, prima della consegna. L'Iaea nel suo rapporto dice di aver concordato con i funzionari iraniani le necessarie misure di salvaguardia per il periodo di scaricamento del carburante.

World Nuclear News è solidale con gli iraniani e assicura che «La produzione di energia elettrica a Bushehr è del tutto pacifica», ma poi si ricorda che molte delle aziende che la finanziano hanno sede in Paesi che teoricamente dovrebbero boicottare quel nucleare "pacifico" e ammette che «Alcuni elementi del programma iraniano, inclusi il reattore di ricerca ad acqua pesante ad Arak e l'arricchimento dell'uranio a Natanz, sono oggetto di sospetto da parte di altri governi e seguiti da vicino l'Iaea».

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