[28/02/2011] News toscana

Legambiente: «Un’Anpil sul Colle di Monsummano»

MONSUMMANO (Pistoia). Il presidente del Circolo di Legambiente della Valdinievole, Maurizio Del Ministro, ha scritto al sindaco, all'assessore all'ambiente a ed ai consiglieri comunali di Monsummano per proporre l'istituzione di una'Area naturale protetta di interesse locale (Anpil) su parte del Colle di Monsummano.

«Le Anpil - scrive Del Ministro - sono istituti previsti dalla legge regionale sulle aree protette della Toscana (L.R. 49/95), che consente ai comuni di dotare di un regolamento di gestione aree, che pur non rappresentando una rilevanza tale da meritare l'istituzione di una delle aree protette previste dalla legge quadro (parchi nazionali, parchi regionali e riserve naturali), meritano di essere gestite con un'attenzione superiore rispetto al resto del territorio, ovvero in modo non ordinario. Esse rientrano nel sistema delle aree protette della Toscana e possono beneficiare dei relativi finanziamenti. L'Anpil potrebbe risultare uno strumento molto utile per il Colle, sempreché contestualmente all'istituzione si approvi un buon regolamento e si individui un soggetto con il quale il Comune può convenzionarsi per attivare una gestione attiva».

Legambiente Valdinievole riassume gli argomenti che motivano la sua proposta: 1. Significativa presenza di habitat e specie di interesse regionale: gli affioramenti calcarei hanno determinato sul versante meridionale del Colle affermazione di una vegetazione di tipo mediterraneo azonale, con vari stadi di macchia, piccole plaghe a prateria e a gariga e zone più ampie a lecceta. La flora risulta particolarmente ricca con circa 500 specie vascolari, fra le quali spiccano alcune rare specie mediterranee e oltre 25 specie di orchidee. Anche la fauna, per quanto poco studiata, merita attenzione per la presenza di specie rare legate ai diversi stadi della vegetazione mediterranea e agli ambienti rupicoli. Quest'ultimi in particolare (rappresentati dalle vecchie cave) sono all'origine della presenza di specie di uccelli di interesse conservazionistico, quali il Passero solitario, il Falco pellegrino e il Gheppio fra i nidificanti; il Picchio muraiolo, il sordone e lo Zigolo muciatto fra gli svernanti. 2. Coerenza con la pianificazione regionale in materia di biodiversità: Il piano d'azione eco regionale, in via di definizione, per la tutela della biodiversità in Toscana, individua dei target di conservazione (cioè delle specie, degli habitat, dei paesaggi, dei processi ecologici nei riguardi dei quali dovranno essere prioritariamente individuate le azioni ed i progetti previsti dal piano). Due degli ecosistemi individuati dal piano sono presenti sul Colle: la macchia mediterranea con tratti di gariga e pratelli xerici (target 8) e degli ambienti ipogei, grotte e cavità artificiali, sorgenti termali e sistemi di falde (target 12). 3. Presenza di fattori che minacciano lo stato di conservazione del sito: nell'area in oggetto vi sono numerose criticità (frequentazione di fuoristrada, abbandono di materiali ferrosi, prelievo e danneggiamento della flora, disturbo della fauna ecc.) che minacciano l'integrità del sito. Esse richiedono l'adozione di varie misure di tutela (regolamentari, contrattuali, interventi attivi ecc.), che riteniamo possano trovare coerenza (e risorse) all'interno del piano di gestione e del regolamento di un'area protetta. 4. Opportunità di fruizione e benefici economici: l'istituzione di un Anpil  su parte del Colle di Monsummano può rappresentare un'opportunità per sviluppare attività didattiche e ricreative, birdwatches, trekking, ecc... Divenendo così un'attrattiva della quale potrà beneficiare anche il turismo termale e più in generale l'economia locale. Si consideri a tale proposito che Il turismo verde (che ha come mete privilegiate le aree protette) secondo il rapporto Istat/Enit 2010 fattura in Italia 10 miliardi di euro, (10% del fatturato dell'interno comparto turistico) con 100 milioni di presenze l'anno (di cui 20% stranieri) e incrementi del 6/7% l'anno.

Per questo gli ambientalisti propongono al Comune di Monsummano «Di realizzare di un studio di fattibilità per la costituzione di un'Anpil nell'area» e  sottolineano che «La nostra associazione, potendo anche avvalersi della consulenza di personale esperto, offre fin da ora la massima disponibilità alla collaborazione nelle forme che potranno essere concordate».

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