[24/02/2011] News

Milleproroghe: no al blocco demolizioni della case abusive

LIVORNO. Legambiente Campania aveva definito l'emendamento del Pdl nel decreto milleproroghe per blocco demolizioni fino al 31 dicembre 2011 in Campania e per riaprire i termini del condono edilizio «Una colata di cemento abusivi che si abbatte sulla Campania», oggi il Cigno verde commenta con favore l'esclusione dell' emendamento dal mille proroghe.

Però Michele Buonomo,  presidente Legambiente Campania, avverte che bisogna «Tenere alta la guardia. Una vittoria per i cittadini onesti e per i tanti magistrati che, in un clima intimidatorio, hanno riaperto una nuova primavera della legalità. In un paese civile e democratico l'illegalità si combatte e non si può autorizzare. Ringraziamo il presidente Napolitano per aver garantito il rispetto delle leggi a tutela della sicurezza dei cittadini e del territorio. Ora proseguiamo a vigilare, tenendo alta la guardia, perché i tanti "Cettolaqualunque" del Pdl ci riproveranno facendo rientrare da qualche finestra legislativa quello che oggi è stato bloccato dalla porta principale».

L'emendamento nascosto nel decreto milleproroghe avrebbe di fatto riaperto il condono edilizio. Il testo, firmato da 17 senatori del centrodestra, dava la possibilità di presentare fino al 31 dicembre 2011 una domanda di sanatoria per gli abusi edilizi e di fatto blocca le demolizioni in Campania fino a quella data.

Secondo i senatori ecodem del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante «La norma che sospendeva in Campania le demolizioni di immobili abusivi era una sorta di voto di scambio preventivo: via libera all'illegalità edilizia per ingraziarsi qualche centinaia di abusivi. E' un bene che sia stata tolta dal decreto milleproroghe, la speranza è che i Sarro, i Cosentino e i vari difensori dell'abusivismo che ha già abbondantemente devastato la Campania non ci riprovino, e comunque continueremo a vigilare affinché la legalità non venga calpestata. Ci auguriamo anche che sui temi della lotta all'abusivismo edilizio il nostro partito in Campania parli senza ambiguità, lasciando ad altri argomenti del tutto pretestuosi come il cosiddetto abusivismo di necessità: la lotta contro il mattone selvaggio, che spesso vede coinvolti interessi criminali, è parte irrinunciabile dell'impegno per dare alla Campania un futuro di progresso civile, sociale ed economico».

Per Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, «Almeno è stato fermato un ennesimo regalo all'illegalità. L'abrogazione dal decreto milleproroghe del blocco delle demolizioni delle case abusive in Campagna è un fatto positivo e mette la parola fine ai reiterati tentativi di alcuni esponenti di questa maggioranza di premiare gli abusivi e il cemento illegale. Il centro destra non ha perso occasione per provare a far passare questa indecenza ed è un fatto gravissimo in una regione dove le infiltrazioni della camorra, sono 64 i clan che operano  nel settore dell'edilizia, hanno segnato in modo devastante il territorio, dove con 60mila case abusive costruite negli ultimi dieci anni si arriva al 20 per cento di tutto l'abusivismo italiano. E dove tragedie come quelle di Ischia e Sarno hanno drammaticamente dimostrato che l'abusivismo è una piaga di questo paese, che rende fragile il territorio, inquina l'economia sana, alimenta gli appetiti criminali e fa pagare alla collettività prezzi altissimi in termini di vite umane e di costi».

Buonomo al momento della presentazione dell'emendamento aveva spiegato: «Chi chiede oggi  il blocco delle demolizioni -non pianga domani lacrime di coccodrillo. In Campania in questo decennio abusivismo è  significato la  realizzazione di circa 60mila le case abusive, una  media di 6000 all'anno, 500 al mese, 16 al giorno. La frana di Sarno, le alluvioni di Ischia  hanno drammaticamente riproposto la necessità di uno sviluppo edilizio equilibrato e rispettoso delle regole, tutto il contrario di quello che farebbe la riapertura dei termini del condono edilizio ed il blocco delle ruspe.. Gli abbattimenti non fanno piacere a nessuno. Vorremmo che non si arrivasse mai alla demolizione di strutture, ma quando si tratta di manufatti abusivi occorre procedere non solo per lanciare un segnale forte, ma anche per prevenire ulteriori violenze al territorio» 

Legambiente è preoccupata anche per il Piano Casa della Regione Campania approvato a fine dicembre 2010: «Di fatto, con la possibilità di incremento di cubature si nasconde una sanatoria di abusi ma soprattutto sono abrogate tutte le procedure di pianificazione territoriale in attesa del regolamento previsto non prima di sei mesi, tempo necessario e sufficiente per  una vera deregolation in campo edilizio e nel saccheggio del territorio».

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