[01/02/2011] News toscana

Misure antismog per l'Area omogenea fiorentina: le prime ipotesi sui provvedimenti da adottare

FIRENZE. Si è tenuta questa mattina la riunione dei comuni dell'Area omogenea fiorentina (Firenze, Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Campi, Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino e Calenzano) coordinata dalla provincia di Firenze, sull'emergenza Pm10. L'obiettivo è quello di uniformare le modalità di risposta a breve termine al problema delle polveri sottili, avviare cioè in tutti i comuni coinvolti le stesse azioni in grado di ridurre le emissioni in atmosfera a prescindere dal luogo in cui si è verificato lo sforamento di Pm10, così come prevede anche il nuovo regolamento regionale.

«Proponiamo di lanciare un pacchetto di misure in vigore dalle prossime settimane fino al 31 marzo. Inoltre valutiamo anche l'istituzione di alcune domeniche ecologiche per ridurre l'inquinamento. L'obiettivo è quello di  ridurre l'impatto del Pm10 da qui sino alla fine del mese di marzo, quando la situazione migliorerà sensibilmente in virtù dello spegnimento degli impianti di riscaldamento» ha sintetizzato l'assessore provinciale all'Ambiente, Renzo Crescioli (Nella foto).

Ma vediamo nello specifico cosa prevede il pacchetto antismog: la riduzione della temperatura del riscaldamento domestico a non più di 18 gradi e una limitazione nell'orario di accensione, per non più di 8 ore, con l'invito ai cittadini ad usare mezzi pubblici o veicoli non a motore; alcuni veicoli più inquinanti, ossia ciclomotori e motocicli a due tempi, autovetture a benzina euro 1, autovetture diesel euro 2 e euro 3, veicoli per  trasporto merci diesel euro 1 ed euro 0, avrebbero accesso limitato in alcune definite zone urbane dei vari comuni. Questi provvedimenti, potrebbero entrare in vigore ed essere attuati continuativamente  fino al 31 marzo. Nel caso in cui si dovessero verificare sforamenti di polveri per tre giorni consecutivi, il Coordinamento propone, come misura più restrittiva, di allargare il blocco del traffico, per le categorie di veicoli sopra esposte, a tutto il territorio dell'Area omogenea, salvo deroghe ed esenzioni particolari.

Per quanto riguarda le domeniche ecologiche,  è emersa la volontà di programmarne due, una nel mese di febbraio e una in marzo, per limitare le emissioni inquinanti delle automobili e per lanciare un messaggio di sensibilizzazione ai cittadini. Il Coordinamento non si è occupato solo del traffico urbano ma ha preso posizione anche relativamente al traffico che interessa il tratto autostradale fiorentino: i comuni aderenti all'Area omogenea sottoscriveranno una lettera da inviare ad Autostrade per l'Italia,  Regione Toscana e al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per chiedere la limitazione della velocità a 90km/h, oltre che a valutare, secondo il principio "chi inquina paga" la possibilità di un indennizzo, da parte di Autostrade, i cui proventi dovrebbero essere utilizzati per azioni di miglioramento della qualità dell'aria. Infine per il Trasporto pubblico locale, il Coordinamento intende porre all'attenzione degli assessori ai Trasporti della provincia di Firenze e della Regione Toscana, la possibilità di  inserire nel bando di gara per l'affidamento del servizio anche una serie di facilitazioni per coloro che utilizzeranno i mezzi pubblici nei giorni di blocco del traffico, oltre a misure che possano premiare il rinnovo delle flotte con mezzi meno inquinanti.

Alle amministrazioni comunali spettano ora singole valutazioni sui provvedimenti. Poi il Coordinamento dell'Area omogenea fiorentina tornerà a riunirsi venerdì pomeriggio, per approvare il pacchetto di misure od eventualmente modificarle. Entro il 10 febbraio i provvedimenti individuati dovranno essere comunicati alla Regione.

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