[25/01/2011] News toscana

Filippeschi (Ato costa): «Nessun rischio commissariamento. La gestione unica con una quota al privato»

LIVORNO. «Nessun rischio commissariamento. Se tutto andrà secondo i programmi, le procedure saranno avviate entro i 30 giorni indicati dalla Regione». Lo ha dichiarato il sindaco di Pisa e presidente dell'Ato costa, Marco Filippeschi (Nella foto), in risposta al Governatore Enrico Rossi, che ieri, ha scritto una lettera di diffida ai due Ato Centro e Costa per chiedere di avviare le procedure di gara l'individuazione del gestore unico per i rifiuti.

«Ad inizio mese abbiamo informato l'assessore all'ambiente Bramerini dello stato dei lavori. Dopo una riunione tenutasi a dicembre, l'orientamento prevalente è quello della creazione di una società mista pubblico/privato con una  quota riservata ai privati pari al 40% della proprietà. Una soluzione condivisa dai Comuni per la quale mancano solo alcuni dettagli. Per formalizzarla, abbiamo già messo in agenda una  riunione con gli amministratori locali», ha spiegato Filippeschi. Secondo il presidente dell'Ato costa, quindi, la Regione non dovrà nominare nessun commissario e trenta giorni, se non ci  saranno imprevisti, dovrebbero essere più che sufficienti per avviare l'iter.

Secondo alcune indiscrezioni, l'idea dei Comuni dell'Ato costa, in buona sostanza, sarebbe quella di fondere in una società pubblica al 100% tutte le partecipate comunali che gestiscono i rifiuti (un passaggio che rende necessario l'acquisizione delle attuali quote in mano ai privati) e poi, attraverso l'Ato, indire una "gara a doppio oggetto" per l'affidamento del servizio e la cessione del 40% della proprietà della nuova società (decreto legge n.135, 25/09/09, comma 2,b). In questo modo, ai Comuni, in base alla loro quota di partecipazione, resterebbe la proprietà dei mezzi e degli impianti, mentre al privato, che dovrà comunque avere determinate caratteristiche (deve essere cioè una società che già si occupa di servizi), spetteranno gli utili derivanti dalla gestione della new-co. Sempre secondo alcune indiscrezioni, la scelta di creare la società pubblico privata e la conseguente gara a doppio oggetto, sarebbe stata presa per evitare la concorrenza di grandi gruppi come Iride.

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