[18/09/2010]

Seconda assemblea nazionale del Movimento Stop al Consumo di Territorio

Stop al Consumo di Territorio, Movimento nazionale e campagna di opinione attive a difesa del diritto dei cittadini italiani a vivere in territori non più ulteriormente cementificati, torna a riunire "fisicamente" le proprie anime attraverso il suo secondo incontro nazionale. Sarà la città di Sarzana (La Spezia) ad accogliere le centinaia di aderenti al Movimento ("semplici" attivisti, ma anche urbanisti, architetti, giornalisti, amministratori pubblici, esponenti di punta del Volontariato e dell'ambientalismo nazionale) durante una "due giorni" che si preannuncia come evento di rilievo per la profondità delle proposte che già si annunciano attraverso il suo programma. 

     L'incontro nazionale sarà ospitato dalla coinvolgente cornice della Fortezza Firmafede/Cittadella, nelle giornate di Sabato 18 e Domenica 19 Settembre, alternando momenti di riflessione sulle molteplici attività del Movimento Stop al Consumo di Territorio, proposte per lo sviluppo della sua campagna nazionale (i cui contenuti sono entrati ormai nell'agenda delle priorità di qualunque amministrazione pubblica), incontri/dibattiti tematici, laboratori pratici, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali. Questo, in estrema sintesi, il programma:

 

SABATO 18 Settembre

ore 11/13: Laboratori specifici (30 minuti cad.):

1. Come si misura il consumo di territorio con Google Maps, interattivo (Marco Pagani)

2. Come calcolare l' "impronta alimentare", cioè l'estensione di terreno agricolo necessario ai nostri attuali consumi (Marco Pagani)

3. Questione demografica e consumo di territorio (Rientrodolce)

4. L'importanza dei paesaggi da un punto di vista psicologico (Antoine Fratini)


ore 14/17,30: Plenaria
Senza interventi preordinati, tranne introduzione a cura di Domenico Finiguerra, Gino Scarsi e/o Alessandro Mortarino.        
Ci si iscrive a parlare al momento, come a Cassinetta di Lugagnano nel Gennaio 2009. I "nomi illustri" ci aiutano a facilitare i lavori ed assumere decisioni operative.


ore 17,30/19,30: Miglioramenti organizzativi Movimento Stop al Consumo di Territorio:

1. Comunicazione

2. Campagne Locali

3. Mappe


ore 21/24: Proiezioni documentari ("Il suolo minacciato" di Nicola Dall'Olio, "A Nord Est" di Milo Adami e Luca Scivoletto e "Camminamare Liguria" di Riccardo Carnovalini e Elisa Nicoli) + Spettacoli teatrali/lezioni artistiche per le vie di Sarzana (Teatro e Natura, Lorenza Zambon) +  dibattito con gli autori de "La Colata" Marco Preve e Ferruccio Sansa.

 

DOMENICA 19 Settembre

ore 9/11: Argomenti tematici:

1. Energie Rinnovabili (Fotovoltaico a terra + Eolico)

2. Crescita verticale delle città (grattacieli, torri ecc.)

3. Capannoni agricoli

 

ore 11/14: plenaria e decisioni

A seguire:
1. Obiettivo Liguria (incontro fra Comitati, Associazioni, Movimenti liguri a difesa del paessaggio e dell'ambiente)

2. Spazi liberi

 

Per ogni ulteriore informazione: www.stopalconsumoditerritorio.it

 

Il Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio, nato nel Dicembre 2008, è una Rete a cui aderiscono attualmente circa 20.000 cittadine e cittadini a titolo individuale ed oltre 200 tra Associazioni e Comitati organizzati (tra cui le principali organizzazioni ambientaliste italiane) che moltiplicano la quota degli aderenti al Movimento in funzione dei loro innumerevoli iscritti.

Nel Novembre dello scorso anno, il Movimento ha inoltre lanciato una specifica campagna nazionale per arginare l'espandersi incontrollato dei cosiddetti "campi fotovoltaici" su terreni liberi/agricoli, indicando come giusta alternativa quella di utilizzare per tali impianti i milioni di tetti di abitazioni e capannoni già edificati, nonché gli edifici pubblici e i parcheggi.

Quello del consumo di suolo/territorio è un problema su cui da anni si sono pronunciati numerosi scienziati e ricercatori, ma in Italia il tema è stato sempre considerato prettamente come un elemento di tipo "estetico" e per questo, dunque, non emergenziale.

La campagna nazionale per lo "Stop al Consumo di Territorio" si è invece concentrata sugli aspetti più concreti della materia in questione ponendo alcune basi di riferimento attraverso sei "perché ?": 

1. Perché il suolo ancora non cementificato non sia più utilizzato come "moneta corrente" per i bilanci comunali. 

2. Perché si cambi strategia nella politica urbanistica: con l'attuale trend, in meno di 50 anni buona parte delle zone del Paese rimaste naturali saranno completamente urbanizzate e conurbate. 

3. Perché occorre ripristinare un corretto equilibrio tra Uomo ed Ambiente sia dal punto di vista della sostenibilità (impronta ecologica) e sia dal punto di vista paesaggistico. 

4. Perché il suolo di una comunità è una risorsa insostituibile in quanto il terreno e le piante che vi crescono catturano l'anidride carbonica, per il drenaggio delle acque, per la frescura che rilascia d'estate, per le coltivazioni, ecc. 

5. Per senso di responsabilità verso le future generazioni. 

6. Per offrire a cittadini, legislatori ed amministratori una traccia su cui lavorare insieme e rendere evidente una via alternativa all'attuale modello di società. 

Tutti gli aderenti al Movimento nazionale, firmando il manifesto nazionale, si sono impegnati a richiedere una moratoria generale ai piani regolatori e delle lottizzazioni, in attesa che ciascun Comune sviluppi una precisa "mappatura" di case sfitte e capannoni vuoti e pertanto hanno formulato una precisa sollecitazione: che si blocchi il consumo di suolo e si costruisca esclusivamente su aree già urbanizzate, salvaguardando il patrimonio storico del Paese.

Additando, nel contempo, ad esempio l'esperienza del Comune milanese di Cassinetta di Lugagnano, Comune che possiede la caratteristica di essere attualmente l'unico (ma sarebbe meglio dire: il primo ...) municipio d'Italia dotatosi di un Piano Regolatore a "crescita zero". Una decisione, importante e da imitare, che deriva da una condivisa visione di amministratori, tecnici e "semplici" cittadini e frutto di un lungo percorso di analisi e discussione partecipata, che ha portato l'intera comunità locale a scegliere collettivamente di azzerare la disponibilità comunale ad ospitare nuove edificazioni e di dirigere in alternativa ogni sforzo al recupero del patrimonio già esistente: residenziale, produttivo, commerciale. 

Per maggiori informazioni: www.stopalconsumoditerritorio.it 

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