[29/05/2013] News toscana

Parte dalla Maremma il progetto Ue per trasformare l'olio vegetale esausto in energia

Il progetto Recoil (Recovered waste cooking Oil  for combined heat and power production), cofinanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Life+, che si propone di realizzare una filiera per il recupero dell'olio vegetale usato in cucina, ha come obiettivo il recupero dell'olio vegetale esausto e la sua trasformazione in biodiesel e Castell'Azzara (Gr) è uno dei due comuni pilota italiani dove sarà organizzato il sistema di raccolta porta a porta dell'olio usato, monitorandone i risultati con un software innovativo.

Tra i partner del progetto, oltre al capofila AzzeroCO2, ci sono anche Legambiente e il Comune di Castell'Azzara, dove a partire da luglio comincerà la fase sperimentale di un anno della raccolta domiciliare porta a porta dell'olio vegetale esausto.

«Per un piccolo comune come il nostro - ha detto Flavio Mambrini, sindaco del Comune di Castell'Azzara - questo progetto è un ulteriore passaggio virtuoso che ci caratterizza. Abbiamo messo in piedi meccanismi virtuosi con i cittadini, dalla differenziata al compostaggio domestico, e ci tengo a sottolineare che tutti insieme stiamo lavorando molto bene. Purtroppo oggi è per noi, come Comune, difficile portare avanti questi percorsi perché siamo veramente abbandonati dalle istituzioni; e la sola volontà non basta più».

Secondo  Marco Sabatini, vicepresidente della Provincia di Grosseto, «Questo progetto è la testimonianza di come si possono raggiungere obiettivi importanti per la sostenibilità ambientale. Può anche essere un apripista importante per tutti gli altri comuni della nostra provincia. L'altro aspetto positivo del progetto, al di là della questione ambientale, è che dietro alla raccolta dell'olio si possono creare possibilità lavorative importanti».

I residui degli oli vegetali se non smaltiti correttamente possono provocare danni all'ambiente, alla flora e alla fauna. In particolare se buttati negli scarichi fognari rendono meno efficace il processo di depurazione dell'acqua, o possono renderla non potabile quando raggiungono la falda acquifera. Se sversati invece nei corsi d'acqua o in mare creano un velo in superficie che impedisce il naturale scambio di ossigeno con aria, con gravi conseguenze per gli ecosistemi.

Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, spiega che «Grazie a questo progetto si riducono gli sversamenti degli oli nelle fognature che causano grossi problemi alla depurazione e, al tempo stesso, si raccoglie una risorsa utile alla produzione di energia rinnovabile. È però fondamentale procedere con un'attività di informazione e sensibilizzazione che coinvolga direttamente i cittadini nella gestione sostenibile dei rifiuti e, per questo, in collaborazione con il Comune di Castell'Azzara vogliamo promuovere ulteriori azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini affinché si riconosca l'importanza della raccolta porta a porta dell'olio vegetale usato».

In Italia, dove si stima ogni anno siano prodotte oltre 250mila tonnellate di oli vegetali esausti, di cui più della metà prodotto da consumo domestico, la raccolta dell'olio vegetale esausto potrà essere diffusa solo con la modifica della legge attuale (Codice Ambientale Dlg. 205/2010) e grazie ad attività di sensibilizzazione come quella che sarà sperimentata con il Progetto Recoil.

«Recoil è un progetto innovativo - spiega Ilaria Bientinesi di AzzeroCO2, - poiché ha l'obiettivo di pianificare soluzioni tecnologicamente avanzate per affrontare il problema della dispersione nell'ambiente degli oli vegetali esausti e il riutilizzo per scopi energetici. Un obiettivo questo che diventa concreto grazie alle competenze specifiche dei partner del progetto».

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