[24/05/2013] News toscana

Teleriscaldamento geotermico, potrebbe raggiungere ¼ degli europei. A Pisa la mappa

La cartografia, in corso di realizzazione nell’ambito del progetto europeo GeoDh, sarà presentata durante la Conferenza Europea di Geotermia

Alla quarta Conferenza Europea sulla Geotermia, l'EGC 2013, che si svolgerà a Pisa dal 3 al 7 giugno, una sessione sarà dedicata alla valutazione della risorsa geotermica, durante la quale verrà presentato anche il progetto europeo GeoDH, Geothermal District Heating, di cui CoSviG è partner italiano.

Il progetto ha l'obiettivo di superare le barriere amministrative e finanziarie che ostacolano lo sviluppo dei teleriscaldamenti geotermici, così da fornire un contributo concreto alla sostituzione dei combustibili fossili nella produzione di calore.

GeoDH vede coinvolti 10 partner europei ed è cofinanziato dall'Agenzia Esecutiva per la Competitività e l'Innovazione (EACI), nell'ambito del programma Intelligent Energy Europe.

Al progetto partecipano 14 paesi e in ognuno di essi sono stati organizzati o previsti workshop per creare momenti di confronto tra enti locali, regionali e nazionali, esperti di geotermia e teleriscaldamento e gestori di impianti già esistenti o in fase di attuazione.

In Italia, uno di questi workshop è stato organizzato lo scorso dicembre a Piancastagnaio, da CoSviG, dove hanno avuto modo di confrontarsi  amministratori locali e gestori italiani, come Hera e Geo Energy Service, ed europei con l'intervento di Chistian Boissavy, dell'Associazione Francese dei Professionisti della Geotermia (AFPG), portando ognuno la propria esperienza nel settore.

Del progetto GeoDh si parlerà anche durante la Conferenza Europea sulla Geotermia (3-7 Giugno) di Pisa, con due presentazioni all'interno della sessione  "Resource assessment" del 5 giugno.

La prima presentazione, realizzata dal capofila EGEC, sarà di carattere generale e farà il punto sullo stato dell'arte riguardo alla diffusione in Europa dei teleriscaldamenti geotermici, al mercato, alle principali barriere che ne ostacolano lo sviluppo, agli obiettivi e al il partenariato del progetto.

In Europa,  sono oltre 5.000 i sistemi di teleriscaldamento installati nel 2012 con una quota pari a circa il 10% del mercato del riscaldamento. Nonostante la presenza di reti di teleriscaldamento, soprattutto in  alcuni paesi dell'Europa orientale e centrale (Ungheria, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Bulgaria e Romania) il potenziale è molto più grande.

La sfida che si pone GeoDh è proprio quella di rendere concreta questa potenzialità rimuovendo le barriere amministrative e finanziarie, che ne impediscono lo sviluppo in questi paesi.

In un altro gruppo di paesi dell'Europa centrale (Bulgaria, Repubblica ceca, Slovenia) l'esigenza è quella di stimolare i decisori ad adottare un quadro normativo adeguato e a stabilire le condizioni di mercato per rendere possibile lo sviluppo del teleriscaldamento.

Inoltre, anche diversi paesi dell'Europa Occidentale hanno obiettivi 2020 per il riscaldamento geotermico particolarmente ambiziosi come la Germania, la Francia e l'Italia ma per raggiungerli è  necessario semplificare le procedure e agevolare i  finanziamenti.

Infine, c'è un terzo gruppo di paesi dell'Unione Europea che  stanno realizzando i loro primi sistemi di teleriscaldamento geotermici, (Paesi Bassi, Regno Unito, Irlanda e Danimarca), nei quali non esiste una tradizione di teleriscaldamento geotermico e dove quindi è manifesta la necessità di stabilire le condizioni di mercato (normative, finanziarie, ecc) per il suo sviluppo.

Tra le varie attività, il progetto prevede la pubblicazione online di una mappa a livello europeo, per comparare la domanda di calore con il potenziale geotermico.

Proprio questa attività sarà oggetto della seconda presentazione in programma all'EGC di Pisa. Annamaria Nador, del MFGI (Istituto Ungherese di Geologia e Geofisica) nel suo intervento su "Corrispondenza del potenziale geotermico con la domanda di calore in Europa: lo strumento web-map del progetto GeoDH, per promuovere il teleriscaldamento geotermico", infatti, illustrerà il lavoro svolto per creare una mappa online (in via di pubblicazione), che  metterà in relazione il potenziale geotermico per il teleriscaldamento con la domanda di calore a livello europeo, partendo da dati ottenuti in altri progetti e dai database nazionali o regionali.

Dall'atlante europeo della geotermia si evidenzia che il 4% della popolazione dell'Unione Europea (EU 27) vive in regioni dove il calore geotermico potenziale è superiore ai 200°; l'8% dove è compreso tra i 100 e 200 °C e il 19% dove è  compreso tra i 60 e i 100°C. Da questi dati emerge che un quarto della popolazione europea vive in aree che potrebbero essere raggiunte da teleriscaldamento geotermico. 

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