[23/05/2013] News toscana

Svolta per la caccia in Toscana: la Corte Costituzionale dà ragione agli ambientalisti

Il calendario venatorio dovrà essere con delibera annuale, non di durata pluriennale

Esultano Animalisti italiani, Enpa, Lac, Lav, Legambiente e Wwf: «Ci sono voluti anni, ma alla fine è arrivata la conferma che avevamo ragione. La Corte Costituzionale con sentenza numero 90 del 20 maggio 2013 ha infatti sancito che la legge regionale toscana sulla caccia è illegittima laddove prevede che il calendario venatorio sia approvato con legge di durata pluriennale piuttosto che con atto deliberativo annuale. Può sembrare differenza procedurale di poco conto, ma si tratta invece di differenza sostanziale e di grande importanza».

Gli ambientalisti e gli animalisti spiegano che «Approvare il calendario annualmente permette infatti di poter adeguare le scelte di gestione faunistica alle situazioni correnti e quindi di poterle adeguare puntualmente ad eventuali criticità che singole specie possono presentare nel loro status per varie motivazioni o a difficoltà della fauna nel suo complesso per motivi climatici. Inoltre, e questo fu il motivo per cui la Regione ormai diversi anni fa intraprese lo strumento della legge regionale in sostituzione della precedente delibera, una legge non è assoggettabile a ricorso al Tar mentre una delibera lo è. La scelta dello strumento della legge fu a tutta evidenza dettata proprio dalla volontà della Regione di mettersi al riparo da possibili ricorsi delle Associazioni ambientaliste sui punti di contrasto fra norme regionali e norme sovraordinate (nazionali o europee), tutti sempre ovviamente a favore del mondo venatorio».

Per superare questa situazione le sei associazioni toscane nel 2010 presentarono un ricorso al Tar sul calendario venatorio della Provincia di Firenze, chiedendo di voler risalire da questo al provvedimento ‘madre' del calendario venatorio regionale e di sollevare su questo un procedimento di valutazione di incostituzionalità. Il Tar ritenne fondate le richieste delle Associazioni e propose la norma regionale toscana a valutazione da parte della Corte Costituzionale.

Ora gli ambientalisti e gli animalisti dicono che «La Corte ha confermato che le Associazioni avevano ragione sia su questo punto sia su altri due punti (caccia agli ungulati su terreno innevato e per periodi diversi rispetto a quelli indicati dalla legge quadro; non necessità di utilizzo del tesserino venatorio nelle aziende agrituristico venatorie). Su questi due punti la Regione, nella convinzione di quale sarebbe stata la valutazione della Corte, aveva già modificato le norme precedenti. Adesso dovrà procedere anche alla modifica del Calendario venatorio da legge in delibera annuale. Sarà un momento importante per una gestione dell'attività venatoria che possa essere anche in Toscana più trasparente e più rispettosa delle norme nazionali e internazionali. Le Associazioni continueranno nella loro opera di controllo e pressione per ottenere il rispetto di tutte le norme di tutela della nostra fauna».

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