[17/05/2013] News toscana

Dissesto idrogeologico, un satellite ci salverā? Il progetto Diana

Dallo spazio un aiuto concreto per le attività di prevenzione dei dissesti idrogeologici. Grazie a Diana, il progetto di ricerca e innovazione in campo territoriale e ambientale attuato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze e finanziato dalla Regione Toscana, è emerso che sono circa 92mila le aree a rischio frane individuate nella nostra regione e 112mila gli ettari interessati da subsidenza, cioè l'abbassamento progressivo del livello del terreno.

Punto di partenza del progetto è stata l'acquisizione ed elaborazione di dati dai satelliti radar dell'Agenzia spaziale europea (secondo quanto previsto dal Piano straordinario di telerilevamento ambientale PST-A) che ha fornito sul territorio regionale circa tre milioni di punti di controllo delle deformazioni superficiali del suolo. Le informazioni raccolte, che interessano gli intervalli temporali (1992-2000 e 2003-2010), sono state esaminate e interpretate attraverso il confronto con la cartografia geologica e geomorfologica e specifici rilevamenti fatti sul posto.

Le analisi hanno così consentito l'aggiornamento della mappatura dei fenomeni franosi e di subsidenza e potranno essere recepite dal Sistema informativo territoriale della Regione. I dati acquisiti con il progetto sono stati presentati oggi nel corso della giornata di studio "La Toscana dallo spazio: monitoraggio satellitare di frane e subsidenza" tenuta a Firenze (Aula magna, piazza San Marco 4).

«Il progetto ha consentito inoltre di ricavare informazioni più specifiche relative a quattro siti- hanno spiegato dall'Università di Firenze- l'abitato di Ricasoli nel comune di Montevarchi e quello di Castel San Niccolò interessati da fenomeni di dissesto geologico, il Monte Amiata e il bacino del fiume Cornia, caratterizzati da fenomeni di subsidenza». Il monitoraggio dallo spazio e da terra è fondamentale per le attività di previsione e prevenzione e per individuare le priorità di intervento a cui destinare risorse in modo mirato per la "cura" del territorio. 

Nel corso della giornata di studio, dopo la presentazione dei dati, si svolgerà una tavola rotonda con i direttori delle aree di coordinamento e dei servizi regionali, focalizzata sulle ricadute operative e le prospettive di applicazione. Durante la mattinata è prevista infine una dimostrazione dal titolo "Controlla la tua casa" per consentire ai cittadini interessati di avere ulteriori informazioni sui dissesti e le deformazioni del suolo. 

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