[13/05/2013] News toscana

L'Ombrone e il rischio idraulico nel grossetano: Bonifazi chiama governo e Regione

Sentire l'obbligo di garantire la massima sicurezza possibile ai propri cittadini e percepire che sul tema della prevenzione idraulica ed idrogeologica si possa fare di più ci pare doveroso e opportuno, per un amministratore locale. Bene ha fatto quindi il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi ad inviare una lettera al Governo e alla Regione Toscana per sensibilizzare sul tema.

«L'Ombrone deve essere riclassificato e messo in sicurezza perché già in due occasioni (1944 e 1966) è esondato e molte altre volte, anche l'anno scorso, ci è andato vicino. Per questo motivo ho deciso di scrivere sia al Governo che ha da poco ottenuto la fiducia del Parlamento, e nuovamente alla Regione Toscana che pure si sta mostrando sempre più attenta alla questione. Obiettivo quello di continuare in quell'opera di sensibilizzazione che ritengo sempre più necessaria e urgente.

Non è più rinviabile infatti - ha continuato Bonifazi - il riconoscimento di una classificazione diversa del nostro fiume, passando dalla terza alla seconda categoria, che favorisca l'accesso a quei finanziamenti specifici e appropriati che necessitano per dare garanzia e sicurezza ai cittadini. Stiamo infatti parlando del principale corso d'acqua della Toscana meridionale con la maggiore portata di sedimenti in sospensione ma anche di ciottoli sul fondo e di tronchi e altri materiali raccolti lungo il suo percorso. Inoltre sono ormai anni, successivamente alle due alluvioni, che manca una corretta gestione agro-forestale del comprensorio del bacino, con fenomeni che vanno dal disboscamento selvaggio all'inadeguatezza delle opere di presidio idraulico a difesa di abitati, infrastrutture e centri produttivi sempre più a ridosso del fiume».

Poi il sindaco si spinge ad individuare soluzioni che andrebbero, comunque la si pensi, valutate a scala di bacino tecnicamente verificando poi con un analisi multicriterio quelle più opportune, sostenibili e condivisibili dalla popolazione. «Non appare più rinviabile la scelta di realizzare interventi "strutturali" abbinati ad una più corretta gestione del territorio: da un'azione periodica di escavo nell'alveo, passando per la limitazione degli ostacoli al deflusso delle acque, il ripristino di una vegetazione riparia idonea e per la realizzazione di vere e proprie "difese spondali".

E soprattutto appare sempre più necessaria la realizzazione di invasi, per l'accumulo di acque e per la laminazione delle piene (due obiettivi talvolta in contrasto ndr), da effettuare preferibilmente sui grandi affluenti (Orcia, Farma, Merse, Arbia ecc.). Servono a riguardo i progetti della Regione Toscana che è impegnata negli studi preparatori. E' già invece un segnale importante il progetto con il Consorzio Bonifica sull'invaso da realizzare lungo l'asse del torrente Gretano e le ipotesi di lavoro anche su un possibile bacino sul torrente Lanzo, oltre che le annunciate opere nell'alveo. Sul Gretano si tratta di progetti già esistenti e all'interno del territorio provinciale di Grosseto».

Il sindaco poi fa leva giustamente sul ricordo della drammatica alluvione dell'autunno scorso, per sensibilizzare i livelli istituzionali sovraordinati e far prendere loro provvedimenti. «Conosco la sensibilità e la competenza di tutti i soggetti coinvolti ma per questi interventi ci vogliono soldi, e tanti. E le drammatiche immagini sui media nazionali del novembre scorso relative alla parte meridionale della Provincia e i rischi corsi anche dal capoluogo, devono convincere il Governo che questa nostra battaglia deve far parte delle priorità nazionali, pur considerando il grave momento di crisi delle finanze pubbliche», ha concluso Bonifazi.

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