[13/05/2013] News

Letta tra edilizia "verde" e Imu. Realacci: «Risoluzione per stabilizzare eco-bonus del 55%»

Il provvedimento approda alla commissione Ambiente della Camera, e prevede l’estensione all’antisismica

Il ritiro governativo all'abbazia di Spineto ha affrontato il tema dell'abolizione dell'Imu, tanto caro a Berlusconi, insieme a quello più generale della casa, dell'ambiente e ristrutturazioni eco-compatibili che aveva sicuramente molto più spazio nel programma dell'ex centro-sinistra.  Il premier Enrico Letta ha ricordato che «Il tema della casa, che riguarda il rilancio dell'edilizia e la questione delle fasce più deboli», ma anche le «Ristrutturazioni ecocompatibili», aggiungendo che «Sul tema della fiscalità della casa, c'è già pronto il decreto, come stabilito nel primo Consiglio dei ministri».

Chi non si è fatto certo cogliere impreparato dalle indicazioni del governo è il neo presidente della Commissione ambiente della Camera, Ermete Realacci (nella foto), già al lavoro su questi temi e che ha dichiarato a tambur battente: «Rilanciare l'edilizia è una priorità per la nostra economia e per l'occupazione, ma una nuova fase di sviluppo del settore non può che essere legato alla qualità, all'innovazione, all'efficienza energetica, alla sicurezza antisismica. Come ribadito dal premier Letta nella conferenza stampa di chiusura della due giorni di vertice informale di governo dall'abbazia di Spineto. La Commissione Ambiente affronterà da subito la questione con una risoluzione per stabilizzare l'eco-bonus del 55% per il risparmio energetico in edilizia, in scadenza a giugno, ed estenderlo anche al consolidamento antisismico degli edifici. Il sistema di agevolazione fiscale del 55% si è dimostrata infatti una misura di grande importanza: ha attivato oltre 1.400.000 interventi, per circa 18 miliardi di euro di investimenti, e la creazione di oltre 50 mila posti di lavoro all'anno nei settori coinvolti, soprattutto nelle migliaia di piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto. Ha rappresentato, inoltre, lo strumento più efficace e virtuoso in tema di sostenibilità ambientale, di sostegno del mercato dell'edilizia di qualità e di risparmio di emissioni di CO2».

Realacci ha ricordato che esiste già una risoluzione firmata da lui e da Enrico Borghi, Mariastella Bianchi, Chiara Braga, Alessandro Bratti, Piergiorgio Carrescia, Franco Cassano, Miriam Cominelli, Luigi  Dallai, Antonio Decaro, Maria Chiara Gadda, Tommaso Ginoble, Tino Iannuzzi, Massimiliano  Manfredi, Raffaella Mariani, Umberto Marroni,  Alessandro Mazzoli,  Roberto Morassut, Sara Moretto, Giovanna Sanna e  Diego Zardini che  sarà discussa in Commissione ambiente, il cui testo «Impegna il Governo a rafforzare le politiche ambientali e a favorire l'edilizia di qualità ed energicamente efficiente dando stabilità al credito d'imposta del 55 % e anche ad estenderlo agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente, oltre che ad assumere iniziative, anche di tipo normativo, volte ad estendere le misure di efficientamento energetico anche al patrimonio edilizio pubblico. Ad esempio con un allentamento del Patto di Stabilità interno per gli Enti Locali che hanno risorse da investire nella messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici, a partire dalle scuole e degli ospedali».

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