[09/05/2013] News toscana

Toscana dei castagni, è lotta biologica al cinipide galligeno

La lotta biologica contro il cinipede del castagno condotta dalla Regione Toscana attraverso l'insetto imenottero antagonista Torymus sinensis, si fa sempre più serrata e diffusa sul territorio.  Saranno complessivamente 95 i lanci in tutti i maggiori comprensori castanicoli, che saranno effettuati con la collaborazione delle associazioni dei castanicoltori. «Proseguiamo in maniera capillare il programma di contenimento biologico e quest'anno saranno ben 60 i lanci programmati dalla Regione, ai quali si aggiungeranno i 35  resi disponibili dal progetto Bioinfocast, finanziato dal ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali nell'ambito del Piano castanicolo nazionale alla cui stesura hanno partecipato gli uffici regionali e le associazioni di settore», ha dichiarato l'assessore all'agricoltura e foreste Gianni Salvadori.

Le 95 zone dove verrà liberato l'antagonista, sono state selezionate in collaborazione con le associazioni dei castanicoltori e con gli Enti locali, fra più di duecento segnalazioni pervenute agli uffici regionali. «Dati più che soddisfacenti giungono intanto dal monitoraggio dei Torymus nati dal materiale raccolto in alcune delle aree trattate negli anni passati- ha informato l'assessore- I tecnici del Servizio fitosanitario regionale in collaborazione con i ricercatori del Centro di Ricerca per l'Agrobiologia e la Pedologia di Firenze ci confermano che l'antagonista del cinipide si è ben insediato nei vari comprensori castanicoli toscani, costituendo così la premessa necessaria per garantire la prosecuzione del programma di lotta biologica senza dover continuare a dipendere dalla fornitura di Torymus che fin qui ci era stata  garantita dall'Università di Torino».

Per questo è fondamentale il contributo delle associazioni dei castanicoltori specialmente nell'attuazione di momenti di informazione rivolti agli operatori del settore al fine di chiarire sia gli aspetti tecnici legati alla liberazione del Torymus sinensis sia, soprattutto, la necessità di adottare nella gestione dei castagneti, particolari attenzioni al fine di non contrastare la diffusione e l'azione dell'antagonista del cinipide. «Sappiamo che già dallo scorso anno alcuni castanicoltori acquistano Torymus sinensis e provvedono autonomamente a liberarlo nei propri castagneti- ha continuato Salvadori- comprendo le motivazioni alla base di queste scelte e invito tutti a rapportarsi con gli Enti locali al fine di verificare la posizione dei lanci programmati dalla Regione e, nel caso, ad ottemperare puntualmente alle prescrizioni fitosanitarie per gli interventi di lotta biologica».

Il Servizio fitosanitario regionale ricorda come la lotta biologica rappresenti l'unico strumento efficace per contrastare la diffusione e la proliferazione del cinipide e come qualsiasi trattamento chimico sia totalmente inefficace, oltre che vietato dalla normativa vigente, se non addirittura controproducente a causa dell'impatto negativo sulle popolazioni di Torymus e di altri insetti utili al controllo biologico del cinipide. Al fine di tutelare questa fase delicata di lotta biologica, ispettori del Servizio fitosanitario regionale, vigileranno sul rispetto delle prescrizioni regionali emanate di cui al Decreto dirigenziale n. 884/2013.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito http://www.regione.toscana.it/imprese/agricoltura/florovivaismo

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