[08/05/2013] News

Contro il cambiamento climatico, la risposta delle comunità locali energeticamente intelligenti

L’analisi della Luiss e del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici

I dati riportati durante il convegno I cambiamenti climatici alla sfida della sostenibilità, organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc), evidenziano la necessità di scommettere sulle energie rinnovabili e sull'efficienza energetica (quest'ultima molto proclamata ma poco praticata). 

Ammontano a circa 470 milioni di tonnellate di CO2 le emissioni di gas serra addebitabili all'Italia nel 2012, oltre 20milioni in meno rispetto al 2011(stime Fondazione Sviluppo Sostenibile). Per centrare gli obiettivi della Roadmap europea per il 2050 sarà necessario arrivare a 440 milioni di tonnellate entro il 2020 e a 370 milioni di tonnellate entro il 2030.

Nel nostro Paese la domanda di energia primaria, pari a 184,2 Mtep nel 2011, è stata soddisfatta per l'87% da combustibili fossili (fonte Enea), che al 2011 hanno ricevuto incentivi per 1,6 miliardi di euro (dati Ocse), ma secondo altre stime, tra incentivi diretti e indiretti, alle fossili sarebbero stati destinati 9,11 miliardi di euro. Invece solo il 13% dei consumi finali lordi di energia, pari a 24,5 Mtep, provengono da fonti rinnovabili, mentre l'obiettivo al 2020 è, per l'Italia, arrivare al 17% dei consumi finali di energia da fonti rinnovabili (31,1 Mtep).

Per quanto riguarda l'efficienza energetica, secondo un'elaborazione Officinae Verdi (la Energy Environment Company nata dalla joint venture UniCredit - Wwf Italia) su stime Confindustria, per il periodo 2010 - 2020, c'è un potenziale di circa 22,1 miliardi di euro di recupero di efficienza energetica all'anno, con 8,2 miliardi di euro per le imprese e 12 miliardi per il residenziale. In questo quadro, il Piano d'Azione per l'Efficienza Energetica attribuisce all'industria il 16% dei risparmi energetici attesi al 2020.

«Gli attuali scenari globali di emissione ci stanno portando sulla traiettoria di riscaldamento di 4-6 °C con effetti devastanti sugli ecosistemi e la nostra vita quotidiana- ha dichiarato Riccardo Valentini, Direttore della divisione Impatti del Clima del Cmcc- Dobbiamo pervenire entro il 2015 ad un accordo globale sulla riduzione delle emissioni, che ci porti a ridurre di circa 17 Gt CO2 nel 2020 e successivamente fino al 60% in meno rispetto al 2010, a partire dal 2050. Si tratta di uno sforzo possibile se c'è determinazione nel perseguire la via delle rinnovabili, il risparmio energetico e lo sviluppo sostenibile».

Sulle disponibilità tecnologiche per incrementare l'efficienza energetica offerte oggi dal mercato si è soffermato Giovanni Tordi, Amministratore delegato di Officinae Verdi: «Già oggi sono disponibili tecnologie che permettono alle imprese di tagliare i costi per l'energia, come i Sistemi fotovoltaici in Grid Parity, sostenibili economicamente in assenza di incentivi statali. Grazie ad un livello che supera il 75% di autoconsumo, il costo di produzione dell'energia elettrica arriva ad essere inferiore agli 0,09 €/kWh, contro gli 0,18 €/kWh a cui mediamente ammonta il costo di produzione da fonti fossili. L'energia prodotta e non consumata viene ceduta alla rete elettrica e remunerata in regime di scambio sul posto. Il che significa che ad esempio un' impresa manifatturiera con una bolletta energetica di 200.000 €/annui andrebbe a risparmiare circa il 50%. Un recupero di competitività notevole che si riverbera sul prodotto finale».

Per quanto riguarda le famiglie, invece,  «ci sono impianti fotovoltaici di piccola taglia (da 3 a 9 kWp), che con l'aggiunta di storage (sistemi con batteria di accumulo) permettono l'utilizzo dell'energia prodotta dal sistema anche di sera, in assenza di irraggiamento- ha aggiunto Tordi-  A livello di comunità locali, grazie all'adozione delle tecnologie verdi nascono le Smart Community che ottimizzano l'utilizzo delle fonti rinnovabili per trarne benefici di vario tipo. Nel caso delle biomasse ad esempio, esistono già esempi di "piattaforme a biomasse" che attraverso il trattamento di scarti ligno-cellulosici (generalmente dai boschi e/o dalle potature) consentono un utilizzo in ambito locale di cippato di qualità elevata che permette di ottenere energia termica con risparmi anche oltre il 60%, valorizzando gli scarti con un utile che può essere reimpiegato per la gestione boschiva» ha concluso Tordi.

Come ha sottolineato Sebastiano Maffettone, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss Guido Carli, il mondo accademico deve saper rispondere alle richieste del mercato aggiornando la ricerca e garantendo alta qualità della formazione: «Il Dipartimento di Scienze Politiche alla Luiss, venendo anche incontro alle richieste degli studenti, offre grande rilievo ai temi della sostenibilità. Abbiamo promosso tre corsi obbligatori in materia e alcuni liberi che riguardano l'etica, l'economia e le risorse fisiche. Teniamo anche ai temi applicati e alle nuove possibilità occupazionali legate alla green economy».

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