[08/05/2013] News

Disastro navale nel porto di Genova: 7 morti, dispersi e feriti. Ci si interroga sulle cause e la sicurezza nei porti

Viene un brivido alla schiena a leggere nei resoconti del terribile incidente navale di Genova, nel quale hanno perso la vita 7 lavoratori (mentre scriviamo 4 sono i feriti e 3 i dispersi),  il nome Jolly Nero  che riporta subito alla mente quello della Jolly Rosso, una nave della stessa compagnia, la Messina, utilizzata per trasportare rifiuti tossici e che finì nella torbida vicenda delle "navi dei veleni" dopo essere il 14 dicembre del 1990 ad Amantea, in Calabria.

La vicenda della Jolly Nero è molto diversa, ma il Secolo XIX ricorda oggi che a Genova «Ci sono altri precedenti. C'è ancora un Jolly della flotta Messina, il Jolly Verde, negli annali degli incidenti portuali a Genova. Il 16 ottobre 2002, la nave portacontainer da 30 mila tonnellate lunga quasi 200 metri, sperona Ponte Libia e abbatte una gru pacheco alta oltre 40 metri. Fosse successo di giorno, sarebbe stata un'altra tragedia».

La Jolly Nero, una porta container di 240 metri di lunghezza e con una stazza di 40.000 tonnellate, stanotte si è schiantata, apparentemente fuori controllo, contro la torre piloti sul Molo Giano del Poryto di Genova, provocandone il crollo. Al momento dell'incidente sembra che nella torre lavorassero 13 persone. La collisione della Jolly Nero con la torre piloti ha fatto inclinare di 45 gradi l'edificio, alto  54 metri ed è stata travolta anche una costruzione adiacente. Molti lavoratori sono finiti in mare, altre persone sono rimaste sotto le macerie. Vigili del fuoco e sommozzatori cercano i dispersi senza sosta sotto le macerie e nelle acque antistanti, dove sembra sia caduta parte della struttura, costruita nel 1996 per monitorare le manovre delle navi del porto.

Il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha detto: «E' una tragedia inspiegabile. Di certo non doveva essere lì. Una nave di quelle dimensioni non può far manovra in quella zona». Parole che riportano al problema della sicurezza dei trasporti eseguiti con le grandi navi.  Il Secolo XIX, dopo aver fatto un'impressionante lista degli incidenti più gravi accaduti negli ultimi anni nel porto genovese, sottolinea che «Il problema è che l'uscita di Ponente è troppo insabbiata per consentire il transito delle grandi navi: se questo ingresso fosse stato praticabile, la Jolly Nero sarebbe potuta uscire a Ovest senza dover girare su se stessa davanti al Molo Giano». La Rsu Riparazione Navali di Fim  Cisl - Fiom Cgil e Uilm Uil  ha indetto  un'ora di sciopero,  dalle ore 16.00 alle 17.00, per tutte le aziende delle riparazioni navali,«In solidarietà alle famiglie e ai lavoratori in seguito all'incidente mortale avvenuto presso l'area del porto di Genova».

Il Sindaco di Genova, Marco Doria, ha sottolineato che «Il gravissimo incidente avvenuto nel porto di Genova colpisce l'intera città. Mentre sono ancora in corso le operazioni di ricerca dei dispersi, esprimo il cordoglio dei genovesi e mio personale ai familiari di coloro che hanno perso la vita nello svolgimento del proprio lavoro». In un comunicato del Comune si legge che «Il Sindaco ha disposto che la giornata di lutto cittadino per la grave tragedia che ha colpito Genova e il suo porto si svolga domani, giovedì 9 maggio, per consentire la più ampia partecipazione di tutti i genovesi, raggiunti dalla drammatica notizia da poche ore. La proclamazione del lutto cittadino, già annunciata nel corso della notte, è stata assunta in accordo con il Presidente del Consiglio Comunale».

Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, che si trovava a Roma per impegni istituzionali e rientrato subito a Genova  per seguire la situazione, ha detto: «Il mio pensiero in questo momento è per le vittime, i feriti, i dispersi e le loro famiglie. Mi unisco al dolore e alla preoccupazione del presidente dell'Autorità portuale, del Sindaco di Genova e di tutti gli operatori portuali per questo colpo al cuore della nostra città».

Sul tragico incidente è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando: «Da ligure, da ministro dell'Ambiente, sono ancora più addolorato dalla tragedia nel porto di Genova. Tra le vittime ci sono anche marinai della Guardia Costiera-Capitanerie di porto che abbiamo avuto tante volte a fianco nella lotta all'inquinamento del mare e nella salvaguardia delle coste italiane. Il mio cordoglio e la mia solidarietà quindi vanno ai famigliari delle vittime, ai lavoratori e ai marinai feriti, ma anche al corpo della Guardia costiera, agli ammiragli Pierluigi Cacioppo e Felicio Angrisano e al comandante del Reparto ambiente marino, Aurelio Caligiore. Per seguire da vicino questa vicenda terribile sono in contatto continuo con il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, che è accorso sul luogo della tragedia, e con la Guardia costiera; domani, quando la fase del soccorso sarà meno drammatica, sarò a Genova a incontrare le istituzioni, i feriti, le famiglie delle vittime»

In una nota, il ministero delle infrastrutture informa che il ministro Lupi sarà  sul luogo della tragedia, «Per una immediata riunione operativa con Autorità portuale, Capitaneria di Porto e magistratura». Il ministro è stato informato dell'incidente intorno alla mezzanotte di ieri, pochi minuti dopo il fatto. Si è messo subito in contatto con il Comandante della Capitaneria di Porto di Genova, «Chiedendo di essere costantemente informato innanzitutto dell'andamento dei soccorsi, dell'evolvere della situazione, della dinamica e delle cause dell'incidente». Per Lupi, «Al momento, comunque l'incidente è 'inspiegabile il mare era calmo. Sembra che la cosa possa essere legata solo a una manovra errata o a una avaria»'. Lupi ha riferito di aver già avuto «Una riunione con Letta' sull'incidente. C'è forte preoccupazione per i dispersi: purtroppo nel momento dell'incidente era in corso il cambio turno, quindi c'erano un ufficiale e nove marinai nella torre. Il porto di Genova è uno dei più importanti di tutta Europa: voglio sottolineare che noi coordiniamo 14mila manovre l'anno in quel porto, sempre nella massima sicurezza, quindi è  un fatto che ha lasciato tutti sorpresi». 

«Siamo vicini ai familiari delle vittime, all'autorità portuale e al comando generale della Capitaneria di porto per il drammatico tributo di vite umane provocato dall'incidente di questa notte - tengono a comunicare anche il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e il presidente di Legambiente Liguria, Santo Grammatico - Esprimiamo all'intera città tutta la nostra solidarietà. Siamo rimasti increduli e sbalorditi nell'apprendere la terribile notizia di un così grave incidente nel più grande porto d'Italia».

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