[07/05/2013] News

Grandi opere autostradali, Lupi e Maroni promettono sconti fiscali per realizzarle

Legambiente: «Un’astuzia che ci metterebbe fuori dall'Europa»

«A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca» ebbe a dire con una delle sue fulminanti battute entrate nel linguaggio comune l'appena defunto Giulio Andreotti, e in molti hanno pensato male quando Maurizio Lupi (nella foto) uomo di Comunione e Liberazione e notoriamente vicino alla Compagnia delle Opere è stato nominato ministro delle infrastrutture del nuovo governo di unità nazionale. A quanto pare non avevano tutti i torti.  

Lupi ha ritirato fuori l'idea che l'ex vice ministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, espose (guarda un po') proprio al Meeting di  Comunione e Liberazione di Rimini del 2012: sterilizzare l'Iva per quelle infrastrutture che sarebbero altrimenti non sostenibili finanziariamente. Ciaccia ricevette l'immediato pauso di Confindustria, Ance, Autostrade e Cdp. Tra i più entusiasti c'era anche l'allora vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl): «'Dopotutto - disse il 23 agosto scorso - come ci insegna la bellissima mostra allestita al Meeting, la costruzione del Duomo di Milano, simbolo della rinascita della città è stata agevolata anche dall'esenzione del pagamento del dazio su tutto il materiale».

Da buon ciellino Lupi ha deciso di continuare a mischiare il sacro del Duomo con il profano della autostrade e fa propria e rilancia la proposta di Ciaccia.

Legambiente, rispondendo alle dichiarazioni fatte a Milano dal ministro Lupi e del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, sottolinea che «La lobby delle autostrade non demorde e, di fronte al conclamato fallimento finanziario dei project financing per le autostrade regionali della Lombardia (TEM, BreBeMi e Pedemontana), si inventa la defiscalizzazione, misura prevista peraltro dal 'decreto crescita' varato in ottobre dal Governo Monti: un modo indiretto per somministrare aiuti di Stato a progetti che sono stati assunti sulla base di un impegno alla copertura dei costi con finanziamenti privati. Uno Stato dunque rigoroso con tutti, in primo luogo con le famiglie e le imprese, ma munifico nei confronti di chi, pur di muovere le ruspe, si impegna nella costruzione di autostrade talmente poco utili da non riuscire a garantire agli investitori un adeguato flusso di ricavi dai pedaggi, nei lunghissimi periodi di durata delle rispettive concessioni. Alla faccia del diritto comunitario che invece nega a tutti gli Stati membri di fare simili regalìe e favoritismi ai danni della fiscalità generale».

Il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ha detto:  «A Lupi chiediamo di guardarsi dal fare un simile favore alla lobby finanziaria e istituzionale che si nasconde dietro i progetti di autostrade della Lombardia, si creerebbe un precedente che aprirebbe una nuova falla nell'indebitamento pubblico del Paese, e si andrebbe diritti verso la procedura di infrazione comunitaria. Piuttosto faccia Lupi quello che i ministri delle infrastrutture prima di lui non hanno fatto: sottoponga a severa revisione i grandi progetti di infrastrutture del Paese, inclusi quelli della Legge Obiettivo, e concentri le risorse disponibili tutte e solo sui progetti in grado di dimostrare un bilancio positivo di benefici in rapporto ai costi e agli impatti ambientali. Solo così si potrà evitare la paralisi infrastrutturale».

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