[03/05/2013] News toscana

Concordia, il ministro dell'Ambiente Orlando: «Piombino approdo naturale per smaltimento»

Rossi e Orlando d’accordo: «Smaltimento in modo corretto sotto il profilo ambientale e sociale»

Il neoministro dell'Ambiente Andrea Orlando sembra aver messo un punto alle polemiche degli ultimi giorni: oggi, durante il sopralluogo al cantiere di rimozione della Costa Concordia all'Isola del Giglio, ha detto che «Il dato oggettivo è che Piombino è l'approdo più vicino e naturale per lo smaltimento della Costa Concordia e quindi bisogna lavorare in questa direzione. E' essenziale che la nave venga demolita in un'area in cui ci siano le massime condizioni di sicurezza ambientale e dei lavoratori».

Rispondendo indirettamente a Legambiente, che chiedeva un chiaro calendario dei lavori, Orlando ha detto che «Sarà possibile stabilirlo solo nei prossimi giorni», e poi ha sottolineato che «Il rigalleggiamento sarà possibile tra fine settembre e inizio ottobre, sempre che non sopraggiungano problemi come quelli sulla consistenza dei fondali che si sono verificati nei mesi scorsi. Aspettiamo il piano di Costa per quanto riguarda lo smaltimento del relitto della nave Costa Concordia mentre il lavoro per il raddrizzamento procede, e naturalmente ci sono ancora degli elementi di verifica che vanno fatti. Queste sono le prossime verifiche che vanno fatte».

All'Isola del Giglio il neo ministro ha dato anche delle rassicurazioni: «Il monitoraggio sulle acque del Giglio è costante e se un danno ambientale c'è stato dovrà essere risarcito. Ad oggi ci conforta sapere che è contenuto. Sono qui per manifestare la vicinanza al Giglio e ai gigliesi. Il primo vulnus in questa vicenda è stato portato a questa comunità che ha due diritti: il primo ad avere certezza sui tempi di rimozione, la seconda sapere che il Giglio è un luogo bellissimo in cui fare vacanza. Qui si può tranquillamente continuare a fare il bagno senza alcun pericolo. La qualità delle acque è buona».

Il sindaco di Isola del Giglio, Sergio Ortelli, ha ricordato che «Al Giglio abbiamo ancora due gravissime emergenze: la prima è quella legata alla rimozione della Concordia, la seconda alla crisi economica dovuta al naufragio. Al ministro, che ringrazio per la presenza, chiedo che si faccia bene e in fretta e soprattutto ho fatto presente che noi saremo costretti a sopportare un'altra stagione turistica con il relitto davanti a Giglio Porto. Chiedo che il Governo non si dimentichi dei gigliesi e assuma immediatamente un'azione di sostegno economico per il turismo della nostra isola».

Orlado ha risposto che «La nave Costa Concordia non dovrà stare nell'orizzonte dell'Isola del Giglio nel prossimo anno. Con la fine di questo anno vorremmo traguardare l'obiettivo della rimozione, anche considerando se le condizioni meteorologiche lo permetteranno». Non si può non constatare, come ha fatto il Cigno Verde, che tutti i tempi sono saltati e che le probabilità che la Costa Concordia sia rimossa nel 2014, con quasi due anni di ritardo rispetto alle promesse iniziali, si fanno sempre più concrete.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in visita all'Isola del Giglio insieme al ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, che poi ha accompagnato a Piombino, ha detto: «Chiediamo al Governo che si continui a seguire con impegno e vigilanza questa difficile operazione. La Concordia va rimossa quanto prima, il porto di Piombino è il più adatto per lo smantellamento. Credo che entro l'anno saremo in grado di consentire l'ingresso dello scafo in porto. Noi ha proseguito lavoriamo e candidiamo fermamente il porto di Piombino. In ogni caso bisogna garantire che lo smaltimento avvenga in modo corretto sotto il profilo ambientale e sociale. Non autorizzeremo porcherie. L'Europa è distratta e ipocrita, consente e norma la costruzione di queste navi e poi permette che lo smantellamento sia realizzato da società che operano nel terzo mondo senza normative di sostenibilità e con il rischio di sfruttare i lavoratori e magari di impiegare anche bambini. Dobbiamo firmare subito l'intesa tra Regione, enti locali e ministeri interessati. Ho buone ragioni per ritenere che i tempi tra rimozione e adeguamento del porto coincideranno e quello che faremo costituirà un esempio positivo per l'Italia e l'Europa. Siamo la Toscana, chi altri se non noi potrebbe riuscirci?».

Qualche ora dopo, all'incontro di Piombino, il ministro ha precisato: «Sulla base delle verifiche che aspettiamo di fare definiremo il calendario dei prossimi impegni. La ragione della mia presenza qui è anche questa, di provare a dare più certezze sui tempi e sul calendario che abbiamo di fronte" per la rimozione e per lo smantellamento della nave». Poi ha aggiunto: «Non vogliamo incertezze sui tempi della rimozione, non vogliamo che la nave faccia troppa strada nel Mediterraneo, ma soprattutto non vogliamo che vada in un porto del terzo mondo dove non ci sono né controlli ambientali, né sulle condizioni di lavoro di chi dovrà smantellarla. Piombino è il porto più vicino, qui si possono intrecciare rilancio produttivo, innalzamento della qualità ambientale e occupazione».

Rossi, in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Orlando, il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, il presidente dell'Autorità portuale Luciano Guerrieri e la vice presidente del gruppo del Partito democratico alla Camera, Silvia Velo, ha ricordato una cosa della quale greenreport.it è stato uno dei pochi giornali a dare subito la notizia: «Il 17 aprile scorso il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui si chiede che vengano individuati i porti ai quali indirizzare gli scafi da smaltire. Quando avrà un seguito, Piombino potrà godere di un vantaggio competitivo. Credo che sia razionale pensare che ciò che desideriamo. Noi continueremo a lavorare perché i tempi di rimozione della Concordia e l'adeguamento del porto coincidano e faremo di tutto perché questo avvenga. Voglio togliere ogni dubbio: il giorno in cui sarà tutto pronto per rimuovere la nave, la nave dovrà essere rimossa. Tuttavia, ho puntato fin dal primo giorno su questa operazione che darà lavoro, competitività e qualità. E credo che riusciremo ad andare fino in fondo e a realizzare così una best practice europea».

Rossi ha ribadito infine che «I lavori per il porto di Piombino, previsti nel recente decreto, sono finanziati con risorse pubbliche, mentre i costi dello smaltimento della Concordia saranno a carico della proprietà del relitto».

Soddisfatta la Velo: «Bisogna fare tutto il possibile perché il porto di Piombino sia pronto per accogliere il relitto della Concordia e per procedere al suo smantellamento. Siamo soddisfatti per la scelta del neo ministro dell'Ambiente Andrea Orlando che ha dimostrato immediata attenzione su questo problema con la sua visita di oggi all'Isola del Giglio e a Piombino. Risulta così evidente che la questione del relitto della Concordia costituisce un'emergenza nazionale e che la destinazione al porto di Piombino della fase di smantellamento è quella più idonea. Dedicheremo il nostro massimo impegno perché l'iter del decreto per il potenziamento del porto di Piombino sia rapido e possa passare al Cipe prima possibile».

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