[29/04/2013] News

Le api europee battono le multinazionali, anche senza la maggioranza qualificata

15 stati membri a favore del bando temporaneo dei pesticidi killer di Bayer e Syngenta

Nonostante la forte opera di lobbying delle multinazionali dei pesticidi, la maggioranza dei Paesi Ue ha votato a favore della proposta della Commissione Europea per il bando temporaneo dell'Imidacloprid e del Clothianidin, prodotti dalla Bayer, e del Thiamethoxam di Syngenta,  tre pesticidi riconosciuti a livello scientifico come altamente nocivi per la salute delle api. Imidacloprid, Clothianidin e Thiamethoxam appartengono al gruppo dei neonicotinoidi, pesticidi che vengono utilizzati per la concia delle sementi. In Italia, l'utilizzo di questi tre prodotti per il trattamento dei semi è sospeso dal 2008, ma continuano a essere diffusi anche nel nostro Paese sotto forma granulare per la disinfestazione dei suoli e come spray per i trattamenti fogliari.

Ma gli  Stati membri dell'Ue non hanno raggiunto la maggioranza qualificata nella Commissione d'Appello: 15 Stati membri hanno sostenuto la restrizione proposta dalla Commissione Ue, 8 hanno votato contro e 4 si sono astenuti durante il voto comitato di appello. Già il 15 marzo la proposta non era riuscita a raggiungere la maggioranza qualificata nella riunione degli esperti del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali, ma allora i contrari furono 9. Comunque le api sembrano aver vinto, visto che, in mancanza di un accordo tra gli Stati membri, è ora la Commissione a dover decidere in merito all'adozione della restrizione proposta e che Tonio Borg, commissario Ue alla salute e consumatori ha commentato così il voto: «Anche se la maggioranza degli Stati membri ora supporta la nostra proposta, non è stata raggiunta la maggioranza qualificata necessaria La decisione spetta ora alla Commissione, dato che la nostra proposta si basa su una serie di rischi per la salute delle api individuati dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare, la Commissione nelle prossime settimane andrà avanti con il suo testo. Mi impegno a fare del mio meglio per garantire che le nostre api, che sono così vitali per il nostro ecosistema e contribuiscono per più di 22 miliardi di euro ogni anno all'agricoltura europea, siano protette».

Ecco gli elementi principali della proposta della Commissione agli Stati membri: limitazione dell'uso di 3 neonicotinoidi (clothianidin, imidacloprid e thiametoxam) per il trattamento delle sementi, applicazione al suolo (granuli) e trattamenti fogliari su api piante interessanti e cereali. I restanti utilizzi autorizzati sono disponibili solo per  professionisti. Le eccezioni saranno limitate alla possibilità di trattare le colture ape-attraenti nelle serre e nei campi a cielo aperto solo dopo la fioritura. Le restrizioni si applicano a decorrere dal 1 dicembre 2013. Non appena sono disponibili nuove informazioni, e al più tardi entro due anni, la Commissione riesaminerà le condizioni di approvazione del 3 neonicotinoidi per tener conto degli sviluppi scientifici e tecnici.

Secondo Federica Ferrario, responsabile della campagna agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia, «Il voto di oggi ci dice chiaramente che esiste una forte determinazione a livello scientifico, politico e civile a sostenere il bando. Adesso la Commissione deve fermare immediatamente l'uso di questi pesticidi, il primo passo per proteggere colture ed ecosistemi. Qualunque tentennamento significherebbe cedere di fronte alle pressioni di giganti come Bayer e Syngenta. Il declino delle api è uno degli effetti più visibili e inequivocabili del fallimento dell'agricoltura di stampo industriale, che inquina l'ambiente e distrugge i migliori alleati degli agricoltori, gli insetti impollinatori. È ora di smettere di incentivare pratiche agricole intensive basate sull'uso della chimica, per investire, invece, nello sviluppo di un'agricoltura di stampo ecologico e sostenibile sul lungo periodo».

Francesco Panella, presidente dell'associazione degli apicoltori Unaapi e Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, in una dichiarazione congiunta si dichiarano soddisfatti: «Salutiamo positivamente la notizia dell'esito della votazione del comitato Ue sulla moratoria di due anni su tre tipi di pesticidi dannosi per molti insetti e in particolare per le api. Nonostante l'Italia sia tra i Paesi che hanno votato contro questa decisione, per motivi legati alla maggiore regolamentazione dell'uso di queste molecole, stimiamo positivamente il fatto che il voto a favore espresso dalla maggioranza dei paesi membri corrisponda all'opinione più diffusa tra i cittadini e gli operatori del settore europei. Così ora attendiamo fiduciosi la formalizzazione della moratoria da parte della Commissione».

Bayern, Syngenta e le altri multinazionali della agri-industria si erano mosse  con durezza, contrastando da subito i pareri dell'Autorità europea per la sicurezza Alimentare (Efsa) pubblicati all'inizio di quest'anno, dai quali ha preso il  via alla proposta di bando della Commissione Ue, e che per una volta confermavano le denunce di apicoltori e ambientalisti: i neonicotinoidi rappresentano un «Rischio acuto» per le api.  Greenpeace sottolinea che «Studi scientifici hanno inoltre confermato che esiste un rapporto diretto tra l'uso di neonicotinoidi, anche a basse dosi, e la diminuzione delle difese immunitarie delle api, danni al sistema neurologico e fisiologico, e alterazioni nei modelli comportamentali legati alla ricerca di cibo dunque alla sopravvivenza. Anche l'Agenzia europea dell'ambiente ha recentemente diffuso un rapporto sui pesticidi che ci mette in guardia sui pericoli che corriamo se continueremo a ignorare il problema».

Greenpeace ricorda che «Syngenta e Bayer stanno portando avanti una dura campagna di pressione nel tentativo di ritardare il bando dei neonicotinoidi, fingendo di non sapere o ignorando consapevolmente i dati scientifici sulla tossicità di questi pesticidi. Imidacloprid, Clothianidin e Thiamethoxam non sono nemmeno gli unici prodotti di queste aziende a minacciare la sopravvivenza delle api e degli altri insetti impollinatori. Nel rapporto di Greenpeace "Api in declino", oltre ai tre neonicotinoidi, vengono individuati altri quattro pesticidi killer delle api, prodotti da Syngenta, Bayer, Basf e altre aziende. Con la campagna SalviamoLeApi (www.salviamoleapi.org), Greenpeace chiede la rimozione di questi pesticidi dal mercato: il primo e indispensabile passo verso un'agricoltura sostenibile». 

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