[24/04/2013] News

Trivellazioni petrolifere, sul progetto Ombrina mare il ministero dell'Ambiente tira dritto

«E' veramente sconcertante che la mobilitazione scattata in Abruzzo, che ha portato lo scorso 13
aprile in piazza decine di migliaia di persone nella più grande manifestazione mai svolta nella
regione, non sia tenuta in alcuna considerazione dal ministero dell'Ambiente, che si dimostra
totalmente refrattario rispetto alla volontà dei cittadini e delle istituzioni abruzzesi. Viene minato alla
base il procedimento di Valutazione di impatto ambientale (Via) che dovrebbe vedere al centro delle
decisioni la partecipazione dei cittadini. E' veramente grave non ascoltare la voce di una comunità
che si vede piovere addosso un progetto che non vuole, allarmante non solo per l'ambiente
abruzzese ma per la sua economia».

Questo è il commento del Wwf alla notizia con cui il
ministero dell'Ambiente conferma la sua linea sul contestato progetto petrolifero href="http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=%2021368">Ombrina mare
che dovrebbe vedere la costruzione nei mari abruzzesi  di una piattaforma di produzione con 6
pozzi, 36-42 km di tubazioni sottomarine e una grande nave raffineria FPSO (unità di produzione
galleggiante con stoccaggio e impianto di caricamento del greggio) di 320 metri di lunghezza,
ormeggiata a 10 km dalla costa per almeno 24 anni. Lo scorso 3 aprile la Commissione Via
nazionale ha appunto emesso un nuovo parere positivo.

«Con l'entrata in vigore dell'art.35
della Legge n.134/2012 è stata riavviata in data 22/11/2012 la procedura di Via ed è stato
successivamente espresso parere positivo con prescrizioni n.1154 del 25/01/2013 dalla
Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale. A seguito del parere inviato dalla regione
Abruzzo in data 04/03/2013 la Commissione ha svolto un supplemento istruttorio conclusosi con il
parere n.1192 del 03/04/2013 che conferma il precedente parere espresso in data 25/01/2013 e
precisa il quadro prescrittivo in merito alle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera», è scritto sul
sito del ministero dell'Ambiente. Ora è in fase di redazione il Decreto ministeriale che darà seguito
alla decisione della Commissione Via.

«E' ora necessaria una mobilitazione permanente da
parte di cittadini, associazioni ed enti locali per bloccare l'iniziativa mettendo in campo
immediatamente ogni possibile soluzione, dal ricorso al Tar alle iniziative parlamentari», hanno
concluso dal Wwf. 

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