[19/04/2013] News toscana

Firenze, oltre 50 frane in due mesi: la Provincia chiede lo stato di calamità

Le condizioni climatiche registrate a febbraio e marzo 2013, con piogge molto abbondanti, hanno messo a dura prova il territorio della provincia di Firenze dove sono state rilevate oltre 50 frane. A fronte di questa situazione l'amministrazione provinciale ha chiesto lo stato di calamità. A tal fine gli assessori Marco Gamannossi (Pianificazione Territoriale e Infrastrutture),  Renzo Crescioli (Ambiente e Difesa del Suolo) e Stefano Giorgetti (Protezione Civile, Trasporti e Mobilità), hanno firmato una lettera indirizzata alla Regione Toscana affinché vengano attivate prima possibile le procedure per una richiesta di aiuto rivolta al governo centrale. Si tratta dell'ennesima testimonianza di come quello  idrogeologico sia diventato un rischio quotidiano con cui fare i conti, e un'opportunità di tutela del territorio e di sviluppo sostenibile ancora tutta da sfruttare.

«Da una ricognizione fatta dagli uffici competenti - scrivono gli assessori - è emerso che sulla sola viabilità provinciale nonché su quella in gestione per delega, gli eventi franosi sono stati 56 e che per un ripristino  territoriale, sono necessari almeno 7 milioni di euro». Nello specifico, il comune del territorio fiorentino che ha subito il maggior numero di smottamenti è Reggello: otto frane. Stesso numero anche nel Circondario Empolese. Appena sotto questo livello è Greve in Chianti con sette frane registrate. Quattro distacchi di terreno hanno colpito Palazzuolo Sul Senio, tre  Borgo San Lorenzo,  stesso numero anche per Firenzuola,  Londa  e Vicchio. Due frane si sono verificate a San Casciano, Bagno a Ripoli, Pelago e Incisa. Almeno una frana ha interessato i comuni di  Barberino del Mugello, Impruneta, Sesto Fiorentino, Vaglia, Figline Valdarno, Scandicci e  San Godenzo.

«Le nostre preoccupazioni derivano dalla consapevolezza che interi paesi della provincia non possono essere raggiunti agevolmente in quanto la viabilità maggiormente utilizzata risulta interrotta hanno aggiunto Gamannossi, Crescioli e Giorgetti- sono quindi aumentati i disagi per la popolazione e da questo non sono escluse le numerose aziende che operano nel territorio e che usano principalmente il trasporto su gomma per le loro attività».  L'appello partito da Palazzo Medici Riccardi viene rivolto in particolare al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, all'assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli e all'assessore all'Ambiente, Energia e Difesa del Suolo, Annarita Bramerini.

«Siamo a chiedere un'attivazione da parte della Regione nei confronti del Governo perché si attuino tutte le possibili iniziative volte ad eliminare i disagi e le difficoltà dei cittadini in questo stato di grande criticità, in primis risorse economiche. Nel caso in cui la Regione abbia già provveduto ad iniziare un iter con il Governo centrale volto alla risoluzione di quanto sopra, diamo il nostro più completo sostegno. Ci permettiamo di ricordare che i tempi sono quanto mai stringenti, anche per poter dare una fattiva soluzione a cittadini ed imprese», hanno concluso Gamannossi, Crescioli e Giorgetti.

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