[18/04/2013] News toscana

Latte, la qualità corre lungo la filiera. A Grosseto la garanzia è in un nuovo contratto

La qualità, si sa, ha un prezzo. Se è chiaro e certificato, il prezzo si trasforma però in valore aggiunto per tutti i componenti della filiera (in questo caso, bianca come il latte): dal produttore al consumatore, passando per i caseifici.

È proprio dal caseificio Il Fiorino di Roccalbegna, nel grossetano, che parte l'idea di un nuovo contratto a garanzia di questo principio: il prezzo del latte sarà infatti deciso in base allo standard produttivo. E' un vero e proprio contratto originale che regola, infatti, la fornitura del latte ovino, e prevede che i  produttori assicurino la consegna di latte con determinate caratteristiche organolettiche e rispettando un quantitativo minimo di produzione costante; in cambio il caseificio si impegna a pagare il latte ad un prezzo più alto della media.

«Questo tipo di contratto è una garanzia per i produttori, ai quali viene assicurato un buon prezzo del latte,  per il caseificio, che è sicuro di ottenere con continuità un prodotto di qualità, quindi più spendibile, e per il consumatore, che acquista un formaggio con caratteristiche organolettiche garantite - dichiara Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto - E' con iniziative di questo tipo che si tenta di dare una risposta efficace alla crisi, puntando su circuiti virtuosi di filiera corta  che esaltano la qualità e la tipicità offerte dal nostro territorio».

Il contratto prevede anche che i produttori consegnino mensilmente delle certificazioni sanitarie sia sul latte che sui capi, inoltre il caseificio può effettuare delle analisi a campione per verificare il rispetto dei parametri indicati. Infine, il quantitativo minimo di latte richiesto viene calcolato in base alla razza, al numero di capi e alla stagione. 

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