[16/04/2013] News

Bretella Campogalliano-Sassuolo, le associazioni: «Saranno i cittadini a finanziare l’ennesima autostrada inutile?»

Appello ai parlamentari modenesi «Qualcuno avrà il coraggio di aiutarci a fermarla?»

Nei giorni scorsi Autobrennero si è aggiudicata, la bretella autostradale Campoglliano-Sassuolo, a conclusione di un bando che le associazioni ambientaliste definiscono «Decisamente singolare», prolungatosi per quasi un anno e  già oggetto di un esposto all'Autorità per i Lavori Pubblici da parte di Legambiente.

Italia Nostra, Lac, Legambiente, Lipu e Wwf  prendono però atto che «A nulla sono valsi gli appelli delle associazioni ambientaliste ad analizzare il quadro infrastrutturale, economico, sociale, ambientale profondamente cambiato, prima di procedere all'assegnazione della realizzazione di un progetto immutato da decenni nel tracciato e indifferente al fabbisogno reale» e sottolineano che «La determinazione di gran parte del mondo imprenditoriale e politico ha di fatto ignorato l'esistenza della superstrada Modena-Sassuolo e la sua capacità di supportare tranquillamente il traffico attuale e futuro; così come l'impatto aggiuntivo che l'autostrada provocherà sul territorio attraversato, un territorio vulnerabile, ma prezioso per l'agricoltura, per la biodiversità, per il prelievo idropotabile e che, per questi motivi, andrebbe tutelato e valorizzato. Il tutto per consentire un risparmio di tempo inferiore ai 10 minuti rispetto ad oggi, su viaggi spesso lunghissimi e in nome di un indimostrabile slogan secondo cui l'infrastruttura ridarà competitività alla nostra economia. E senza tener conto di alternative legate al trasferimento del trasporto dalla gomma al ferro che, sia la Regione Emilia-Romagna che il Governo nazionale, pongono tra i propri obiettivi fondamentali. In un recente rapporto del Ministero dell'Ambiente (febbraio 2013) vengono quantificati i costi ambientali a carico della collettività generati dal trasporto su gomma in 5,79 miliardi di euro/anno che, se trasferiti su ferrovia, produrrebbero un risparmio di circa 3,3 miliardi di euro, pari al 57% sul totale».

Le 5 associazioni ambientaliste  dicono di sostenere da anni che «Queste risorse economiche dovrebbero essere investite per migliorare la logistica interna al comprensorio ceramico (che è il vero problema e che rimarrà irrisolto) e spostare su ferrovia gran parte del traffico merci, che dovrebbe arrivare via ferro fino allo scalo di Dinazzano. O l'investimento in altri settori prioritari ed urgenti, come la ricostruzione e la messa in sicurezza dei comuni colpiti dal sisma, e del territorio sottoposto sempre più frequentemente a calamità naturali come alluvioni e frane. Investimenti che, oltre a migliorare la qualità della vita e a garantire maggior sicurezza, comporterebbero un aumento della occupazione che, come è noto, è un'altra emergenza di questo periodo».

Ma gli ambientalisti sottolineano anche l'aspetto economico della vicenda: «La bretella costerà ben 506 milioni di euro, di cui oltre 234 milioni saranno a carico dello Stato, mentre i rimanenti saranno reperiti attraverso la "finanza di progetto". E' importante evidenziare che, anche in questo caso, il "privato" che si accollerà l'investimento è Autobrennero S.p.A., società per oltre l'80% composta da enti pubblici. E proprio perché a prevalenza pubblica non è irrilevante conoscere in che modo la quota "privata" rientrerà dell'investimento, considerando che la bretella è una infrastruttura "aperta", quindi senza pedaggio e senza casello all'arrivo a Sassuolo. Sarebbe grave ed inaccettabile se venisse applicato una sorta di "pedaggio ombra" attraverso l'aumento delle tariffe autostradali, che colpirebbe in modo indiscriminato tutti i cittadini e le aziende, che in un periodo di crisi come questo si troverebbero un ulteriore aumento e finanzierebbero un'opera pubblica anche se non la utilizzano».

Sul progetto della bretella sono ancora pendenti i ricorsi al Tar presentati da Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Lac ed altri e gli ambientalisti restano in attesa di conoscere le decisioni che assumerà il tribunale, intanto ricordano che «Durante le recenti primarie del Pd, tutti i rappresentanti dei candidati si sono espressi a favore della realizzazione del solo primo stralcio, quello cioè che mette in collegamento l'autostrada del Brennero con lo scalo merci di Marzaglia, con la tangenziale di Modena e di Rubiera: rivolgeremo in questi giorni un accorato appello a tutti i neo parlamentari modenesi e alle forze politiche, affinché dimostrino con i fatti la coerenza delle loro affermazioni e per far sì che venga ripristinata la necessaria trasparenza e partecipazione pubblica su questo tema. Restiamo in attesa di conoscere chi vorrà interessarsi a questo problema».

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