[15/04/2013] News

«Monsanto contro Madre Natura». In 36 ore oltre 1 milione di firme contro i brevetti su specie agricole

«La Monsanto possiede il 36% delle varietà di pomodori, il 32% dei peperoni e il 49% dei cavolfiori registrati nell’Ue»

Su Avvaz.org sta or ottenendo un successo incredibile una petizione inviata ai governi di Germania, Francia, Olanda e tutti gli Stati contraenti la Convenzione Europea sui Brevetti che, mentre scriviamo ha raggiunto più di un milione e 667 mila firme ed aveva superato il milione in sole 36 ore. Nel mirino degli organizzatori e dei consumatori c'è soprattutto la Monsanto e la petizione è tanto semplice e breve quanto ficcante: «Come cittadini preoccupati vi incoraggiamo a prendere l'iniziativa e migliorare la legislazione sui brevetti esortando il Consiglio d'amministrazione dell'Organizzazione europea dei Brevetti a bloccare le scappatoie che permettono alle aziende di brevettare varietà di piante e metodi di coltivazione tradizionali. C'è bisogno di tutele e divieti chiari ed efficaci per proteggere consumatori, agricoltori e coltivatori dal monopolio delle multinazionali sulla nostra catena alimentare»

In un appello a firmare il team di Avaaz  scrive: «Sembra incredibile, ma Monsanto e soci ci riprovano. Queste voraci aziende di biotecnologie hanno trovato un modo per conquistare il monopolio sui semi della vita, quelli che ci danno il nostro cibo. Stanno cercando di ottenere brevetti su varietà di verdura e frutta che consumiamo quotidianamente come cocomeri, broccoli e meloni, costringendo virtualmente i coltivatori a pagare per i semi e con il rischio di essere denunciati se non lo fanno. Possiamo però impedire che si comprino l'intera Madre Natura. E' vero che aziende come la Monsanto hanno trovato delle scappatoie per aggirare le leggi europee e ottenere il monopolio dei semi normali, ma noi possiamo ancora bloccarle prima che stabiliscano un pericoloso precedente a livello globale. Per farlo abbiamo bisogno che paesi chiave come la Germania, la Francia e l'Olanda (dove il dissenso sta già crescendo) chiedano che si voti per fermare i piani della Monsanto. Già in passato la nostra comunità è riuscita a influenzare la decisione dei governi e possiamo farlo di nuovo. Molti agricoltori e politici si sono già opposti; ma ora dobbiamo aggiungere la spinta di una mobilitazione dal basso e fare pressione su questi paesi per tenere la Monsanto alla larga da quello che mangiamo». 

Secondo i promotori di quella che viene definita la più grande campagna di sempre a difesa del nostro cibo, «I brevetti stravolgono l'intero funzionamento della nostra catena alimentare: per migliaia di anni gli agricoltori hanno potuto scegliere quali sementi usare, senza doversi preoccupare di essere portati in tribunale per violazione di proprietà intellettuale. Ora però, le aziende di biotecnologie stanno ottenendo brevetti sui semi e poi fanno pagare agli agricoltori esorbitanti licenze. Monsanto ha denunciato centinaia di loro per la pratica millenaria di salvare e selezionare i semi. Monsanto e soci sostengono che i brevetti danno impulso all'innovazione, ma la realtà è che creano un monopolio di un'azienda sul nostro cibo.  Per fortuna l'Ufficio Europeo dei Brevetti obbedisce ai 38 stati membri che, con un solo voto, possono impedire che vengano concessi pericolosi brevetti su alimenti coltivati usando metodi tradizionali. Persino il Parlamento Europeo si è espresso contro questa devastante possibilità. Ora, una massiccia ondata di proteste può spingerli a mettere per sempre al bando i brevetti su quello che mangiamo. La situazione è già tragica: la sola Monsanto possiede il 36% delle varietà di pomodori, il 32% dei peperoni e il 49% dei cavolfiori registrati nell'Ue. Ma con una semplice modifica delle regole attuali, possiamo impedire alle multinazionali di prendere il controllo di quello che mangiamo, degli agricoltori e del pianeta ... e sta a noi fare in modo che succeda».

Per firmare la petizione:

http://www.avaaz.org/it/monsanto_vs_mother_earth_rb/?bgrntdb&v=24100

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