[15/04/2013] News

Corea del Nord, riappare in pubblico Kim Jong Un e ripartono le minacce nucleari

La Corea del sud: «Stanno lavorando ad ogive miniaturizzate»

Il leader nordcoreano Kim Jong Un è riapparso in pubblico per una visita al mausoleo di suo nonno, Kim Il Sung, in occasione delle celebrazioni del 101esimo anniversario della nascita del fondatore e nume tutelare della Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc). Il giovane dittatore non si era più visto in pubblico dalla sua partecipazione all'Assemblea suprema del popolo di 2 settimane fa.  Secondo l'agenzia di stampa del regime di Pyomgyang, la  Korean central news agency (Kcna), Kim Jong Un stamattina «Ha visitato il Kumsusan Memorial Palace del Sole a Pyongyang. Ha deposto fiori davanti alle statue di Kim Il Sung e di suo padre Kim Jong Il, e ha reso omaggio alla salma imbalsamata di Kim Il Sung». Dalle poche immagini pubblicate sul giornale del regime e trasmesse dalla televisione di Stato, Kim Jong Un era accompagnato dai suoi più stretti collaboratori e da alti ufficiali militari, compreso il suo potentissimo zio  mentore Jang Song Thaek, marito di Kym Kyong Hui, quella che sembra essere l'anima nera della dittatura nazi-stalinista nordcoreana.

Questo dispiegamento degli alti papaveri del regime pone fine alle voci, già smentite dai servizi segreti sudcoreani, di un colpo di Stato filocinese in preparazione a Pyongyang, anzi le lodi al giovane dittatore si sprecano. La Knca ha di nuovo detto che «La potenza nucleare militare della Corea del Nord sotto Kim Jong Un metterà fine al destino degli Stati Uniti». Secondo la radiotelevisione giapponese Nhk, «Kim sembra voler rafforzare la sua autorità come legittimo successore del fondatore del Paese, ribadendo la retorica provocatoria ev minacciando il lancio di un missile»

Un lancio che in molti si aspettano proprio in queste ore, anche perché ieri i leader della Rpdc, dando il via alle celebrazioni per Kim Il Sung, hanno ripetuto le loro minacce contro gli Usa. Il presidente dell'Assemblea suprema del popolo, Kim Yong Nam, ha elogiato Kim Jong Un per «I suoi continui sforzi per perseguire gli obiettivi sviluppo nucleare della nazione, mentre rivitalizzare l'economia del Paese. La Corea del Nord dovrebbe migliorare la qualità e la quantità delle armi nucleari, che sono un'ancora di salvezza per il popolo. Il Nord dovrebbe intraprendere una vera e propria guerra contro gli Stati Uniti. La Corea del Nord  riuscirà a punire gli Stati Uniti ed i loro  seguaci in linea con una strategia approvata da Kim Jong Un».

Minacce esagerate di questo tipo più che a scoraggiare gli Usa ed i loro alleati sembrano indirizzate a rafforzare lo spirito nazionalista dei nordcoreani nel giorno dell'anniversario di Kim Il Sung, considerata la più grande festa popolare della Corea del nord.

Il  Rodong Sinmun, il giornale del Partito dei lavoratori, il partito unico della Rpdc, assicura che «La Corea del Nord ha il controllo di uno scontro senza precedenti», e che «I suoi nemici sono sconcertati e non in grado di prevedere quando e come la Rpdc attuerà la sua azione decisiva». L'articolo dice «Questa sarà una primavera di terrore per i nemici, dato che la morte li attende. Sarà una primavera vittoriosa per il Nord, che trasformerà a proprio vantaggio un potenziale disastro».

La Corea del Nord avrebbe completato i preparativi per il lancio di un missile balistico a medio raggio "Musudan" dalla costa orientale di Wonsan ed avrebbe puntato diversi missili a corto raggio sul Mar del Giappone, mantenendo così in allerta tutti i Paesi confinanti.  

La Corea del sud sta seguendo la situazione da vicino e aspetta una risposta dalla Rpdc al suo invito al dialogo che il portavoce del Comitato per la riunificazione pacifica della Corea di Pyongyang ha respinto come «Stratagemma sornione mirante a camuffare i loro atti criminali che hanno provocato una crisi  al complesso industriale di Kaesong, che manipolano l'opinione pubblica interna ed esterna e nascondono una politica di scontro. L'offerta di dialogo è un atto vergognoso». I nordcoreani accusano il Sud  di «Non essersi mai scusato dopo le esercitazioni militari congiunte tra Seoul e Washington», ma il portavoce del regime ha sottolineato che «Un dialogo tra Pyongyang e Seoul dipenderà dall'atteggiamento della Corea del sud», la solita apertura finale al dialogo dopo aver minacciato l'olocausto nucleare.

La presidente della Corea del sud, Park Geun-hye, l'11 aprile aveva insistito per riaprire il dialogo con la Rpdc e il suo ministro per l'unificazione, Ryoo Kihl-jae aveva detto che «La normalizzazione del complesso di Kaesong dovrà essere realizzata attraverso il dialogo», esortando Pyongyang a «Ritornare al tavolo dei negoziati».

Ma oggi  la Corea del sud ha detto ufficialmente di essere profondamente delusa perché la Rpdc ha respinto la sua proposta di dialogo. Un comunicato pubblicato sul sito internet della presidenza sudcoreana esorta Pyongyang a «Prendere delle misure responsabili per regolare il problema dei lavoratori del complesso industriale di Kaesong», la città nordcoreana che ospitava 123 imprese sudcoreane e ora blindata dalla Rpdc.

Il segretario di Stato John Kerry, in visita in Giappone, ha detto che la Rpdc, «Deve cessare immediatamente le sue azioni provocatorie», ma insieme al ministro degli esteri giapponese Fumio Kishida ha detto che gli Usa ed i suoi alleati sono disponibili a negoziare con Pyongyang: «Esistono diverse possibilità di portare la pace nella penisola coreana. La nostra scelta è quella di negoziare, la nostra scelta è di mettersi al tavolo e di trovare un modo per cui la regione sia in pace. Ma il mio Paese è pienamente impegnato a difendere il Giappone e gli Usa faranno il necessario per proteggere i loro alleati».

Kerry ha detto che la denuclearizzazione della penisola coreana va «Fermamente riaffermata» e di averlo concordato anche nella sua visita a Pechino avvenuta il 13 aprile dove ha detto ai cinesi che gli Usa ridurranno i loro missili nucleari nell'Asia orientale se cesseranno le minacce provenienti dalla Rpdc. La Cina sarebbe d'accordo con gli Usa per aumentare la pressione sulla Corea del nord.

Kishida ha confermato che «Il Giappone rafforzerà la cooperazione trilaterale con gli Usa e la Corea del sud per far fronte alle minacce provenienti dalla Rpdc. Il Giappone e gli Usa hanno convenuto di impedire alla Rpdc di ottenere ogni arma nucleare».

A proposito di armi nucleari, gli Usa hanno smentito la notizia che la Rpdc sia in grado di armare un missile con una testata nucleare, così come aveva detto il repubblicano Doug Lamborn durante un'audizione in parlamento dei capi dei servizio segreti Usa.

Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha detto che «La Corea del nord non ha dimostrato la capacità di sviluppare un missile a testata nucleare. Tuttavia, gli Usa continuano a seguire da vicino il programma nucleare della Rpdc. Abbiamo risposto ad una serie di azioni provocatrici (...) prendendo una serie di azioni prudenti per assicurare che il nostro Paese e I nostril alleati siano difesi, insistendo sul rafforzamento del sistema antimissile.

Ma il 12 aprile il portavoce del ministero della difesa sudcoreano, Kim Min-seok, aveva confermato che «La Corea del nord ha condotto tre test nucleari. Dei dubbi persistono sul fatto che la Rpdc sia in grado di fabbricare delle ogive nucleari piccole e leggere che possano essere montate su dei missili- Bisogna prevedere che la Rpdc stia per miniaturizzare delle ogive nucleari».

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