[12/04/2013] News

Buone notizie: in aumento la popolazione di leopardo dell'Amur, ma spunta un'inaspettata nuova minaccia

Dopo i bracconieri ecco un altro nemico: la tigre siberiana

La popolazione di leopardo dell'Amur (Panthera pardus orientalis), un maestoso felino che grazie
alla sua folta pelliccia è in grado di sopravvivere ai lunghi e rigidi inverni dell'Estremo Oriente
asiatico, sembrava scesa a soli 25 individui, praticamente ad un passo dall'estinzione, ma i risultati
di una nuova ricerca indicano che il leopardi dell'Amur sarebbero in realtà 50, quindi il doppio
del'ultimo censimento del 2007. In un comunicato stampa il Wwf Russia sottolinea: «Anche se non
possiamo non essere lieti di questo fatto, non è un motivo per abbassare la guardia. 50 è ancora un
numero criticamente piccolo per la sopravvivenza a lungo termine della popolazione».


Durante l'ultimo censimento, per stimare la dimensione della popolazione i ricercatori hanno
cercato le tracce di leopardo dell'Amur lungo i sentieri innevati, trovando tracce di 23 individui che
porterebbero ad un numero totale stimato in 43 - 45 leopardi adulti e 4 - 5 cuccioli sopravvissuti allo
stato selvatico.

I risultati del censimento hanno anche rivelato che, mentre la popolazione
cresce, i leopardi dell'Amur stanno cambiando e ampliando il loro areale: fino ad ora la maggior
parte di questi felini si trovava essenzialmente in Russia, ma recenti foto scattate da trappole
fotografiche hanno dimostrato la presenza che alcuni individui che attraversano il confine con la Cina
e alcuni avvistamenti di leopardi sono avvenuti in Corea del nord, un Paese che, dato il suo
isolamento, potrebbe riservare altre sorprese.

La notizia è ottima, ma rende ancora più
urgente aumentare progressivamente le attività di salvaguardia di questo magnifico carnivoro.
Come spiega Yury Darman, direttore della filiale Amur del Wwf Russia. «Il leopardo dell'Estremo
Oriente, il più raro felino della Terra, è ad un passo dal baratro. Abbiamo avviato il programma di
recupero nel 2001 ed oggi possiamo vantare quasi 50 leopardi in natura. Il ruolo più importante è
stato svolto dalla creazione di grandi aree protette unite, con un enorme sostegno dello Stato, che
coprono 360.000 ettari dell'habitat del leopardo in Russia. E' necessario, quindi, accelerare la
creazione di una riserva transfrontaliera sino-russa che collegherebbe 6 aree protette adiacenti che
comprendono circa 6.000 Km2».

Il leopardo dell'Amur è stato e continua ad essere a rischio
a causa di diverse minacce che vanno dalla perdita di habitat, alla consanguineità ed al
bracconaggio. Spesso i bracconieri non uccidono i leopardi direttamente, ma sterminando le loro
prede che sono soprattutto ungulati come cervi e cinghiali. Ma una nuova crescente minaccia per il
leopardo dell'Amur viene da un altro felino ancora più grosso e quasi altrettanto raro: la Tigre
siberiana o dell'Amur (Panthera tigris Altaica) anch'essa in fase di ripresa nella stessa regione dove
vivono i Panthera pardus orientalis.

Questi due grandi predatori si contendono prede e
territorio, ma lo scontro è impari, visto che la tigre siberiana è il più grande felino del pianeta e che
pesa fino a 6 volte un leopardo dell'Amur. Le tigri sono diventate un killer letale per i leopardi,
soprattutto per i cuccioli e i giovani. Secondo il Wwf Russia negli ultimi anni almeno tre leopardi
dell'Amur sono stati uccisi dalle tigri e l'associazione ambientalista sta conducendo ricerche per
capire meglio il rapporto conflittuale tra questi due felini.

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