[11/04/2013] News toscana

Tirocini, praticantati e occupazione in Toscana: per Giovanisė č tempo di bilanci

Allargare il bagaglio culturale e formativo per ampliare le possibilità di ingresso nel mercato del lavoro dei giovani: questo l'obiettivo della legge regionale che ha introdotto, nell'ambito del progetto Giovanisì, l'obbligo di rimborso per i tirocini effettuati da giovani sotto i 30 anni che sta riscuotendo riscontri positivi. 

I tirocini attivati da aprile 2012 (data di avvio della legge) al dicembre dello stesso anno, registrati dalla banca dati dei servizi dell'impiego (Idol) sono in tutto 6732, per 2937 di questi (43,63%) è stata fatta richiesta di rimborso sulla base della legge regionale della quota di 300 euro a fronte dei 500 erogati. Sottraendo a questi dati la quota dei soggetti over 30 e che quindi non possono accedere al contributo previsto dalla legge, spiegano dalla Regione, i soggetti che avrebbero potuto accedere potenzialmente al beneficio risultano 4338. Dal rapporto fra questo dato e i 2397 per cui è stata fatta effettiva richiesta di rimborso portano a definire un livello di copertura del 67,7%, un livello decisamente superiore rispetto a quello del periodo precedente la legge, che era del 27.67%.

«Una buona performance che ci incoraggia nella strada intrapresa con l'obiettivo di eliminare l'uso distorto di uno strumento che vogliamo ricondotto alla sua finalità formativa scongiurandone l'utilizzazione come veicolo di sfruttamento occulto -  ha commentato  l'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini - Una strada che ha visto la Toscana nel ruolo di apripista anche a livello nazionale e che, dopo la positiva sentenza della Consulta sulla competenza delle Regioni in materia, ha visto un'altra importante tappa nella definizione di linee guida nazionali che serviranno da base per le leggi che anche le altre regioni si daranno».

Altri dati riportati nel rapporto riguardano l'ingresso nel mercato del lavoro. Nel periodo aprile-dicembre 2012 sono arrivate alla Regione 84 domande per l'erogazione del contributo previsto per le aziende che assumono a tempo indeterminato il tirocinante dopo la fine del tirocinio. Se aggiungiamo anche quelle arrivate a partire dal giugno 2011 (prima della legge), le domande sono in tutto 92, di cui 53 liquidate per un totale di 381 mila 200 euro.

Molti di più i rapporti di lavoro a tempo determinato: dal 2011 al dicembre 2012 i tirocinanti occupati sono stati in tutto 1578, circa il 33% di tutti i tirocinanti passati dai servizi per l'impiego (ovvero 4.764). Di questi la stragrande maggioranza ha avuto contratti non a tempo indeterminato, della durata da 1 a non meno di 60 giorni. «Per adeguarsi a questa realtà sicuramente legata all'acuirsi e al perdurare della crisi che rende più difficile il concretizzarsi di rapporti a tempo indeterminato - ha aggiunto l'assessore - abbiamo esteso l'incentivo previsto dalla legge anche ai contratti a tempo determinato, purché non inferiori a due anni. Il provvedimento è partito ora e nel prossimo rapporto verificheremo la sua efficacia. Resta il fatto che questi dati ci dimostrano come i tirocini si dimostrino uno strumento utile per aumentare le possibilità di ingresso nel mercato del lavoro. Uno strumento di recente rafforzato anche dall'avvio dei tirocini curricolari e dei praticantati». Per quanto riguarda infine i settori in cui sono stati attivati i tirocini in base al progetto Giovanisì, vi è una netta prevalenza delle attività manifatturiere e del commercio. Il numero dei tirocini liquidati, al netto delle proroghe, è di 1520 per 1,7 milioni di euro. Le risorse complessivamente impegnate sono state, a partire dal giugno 2011, poco meno di 8 milioni di euro.

La scheda: come funzionano

Tirocini. Dopo la recente modifica la legge include la possibilità, per le assunzioni effettuate a partire dal 14 febbraio 2013, per aziende o altri soggetti ospitanti, di chiedere un contributo come incentivo all'assunzione, a tempo determinato, di coloro che hanno concluso il tirocinio. La durata dell'assunzione non potrà essere inferiore a due anni. Il contributo previsto è di 4000 euro per tirocinanti fra i 18 e i 30 anni e 5000 per l'assunzione di persone svantaggiate. In caso di assunzioni part time, il contributo sarà pari alla metà. Per le assunzioni a tempo indeterminato la legge ha previsto fin dall'inizio contributi di 8 mila euro, che arrivano a 10 mila in caso di soggetto svantaggiato o disabile.

Praticantati. Va ricordato poi il recente avvio, sempre previsto dalla legge, delle disposizioni per praticantati svolti in Toscana e finalizzati all'esercizio della professione. Negli accordi stipulati con gli ordini professionali la Regione si impegna a rimborsare 300 euro mensili agli studi professionali o agli enti che attivano praticantati per almeno 500 euro mensili lordi. Il Consorzio Professional Service (CPS), come rappresentante dei professionisti, gestirà le procedure tramite il portale web dedicato. Beneficiari del contributo sono i giovani in età compresa tra i 18 e i 32 anni (non compiuti alla data di presentazione della domanda, limite di età invece non previsto per i soggetti disabili e le categorie svantaggiate) e residenti o domiciliati in Toscana. I praticanti non devono avere in corso un rapporto di lavoro autonomo, subordinato o parasubordinato con il soggetto ospitante.

Tipologie di tirocinio incluse negli accordi sono: praticantati obbligatori: contributo a partire dal settimo mese di praticantato per un massimo di 12 mesi. Praticantati non obbligatori comunque finalizzati all'esercizio della professione: modalità e entità del contributo sono le stesse dei praticantati obbligatori, ma deve essere previsto un progetto formativo che espliciti gli obiettivi e le competenze da acquisire nel periodo di tirocinio. Destinatari del contributo sono sia soggetti privati che enti pubblici. Il cofinanziamento regionale è corrisposto al soggetto ospitante per i praticantati, obbligatori e non, che hanno una durata minima di 2 mesi e per un massimo di 12 mesi. Nel caso dei praticantati obbligatori il contributo regionale sarà corrisposto a partire dal settimo mese.

Requisiti per l'ammissibilità al contributo regionale. Il praticantato deve essere svolto in Toscana presso la sede del soggetto ospitante. La domanda deve essere inoltrata mediante il sito web dedicato. Per le professioni ordinistiche con tirocinio obbligatorio, i praticantati devono essere in corso da almeno 6 mesi, mentre per quelli non obbligatori deve essere previsto un progetto formativo. Il praticante non può essere utilizzato per funzioni che non rispettino gli obiettivi formativi. Deve essere previsto un rimborso spese forfettario da parte del soggetto ospitante di almeno 500 euro mensili lordi. Deve essere previsto un tutore presso il soggetto ospitante.

Torna all'archivio