[10/04/2013] News toscana

È crisi nelle campagne: le piogge anomale di marzo hanno sfalsato i tempi dell'agricoltura

Dopo che il 2012 in Toscana, è stato tra gli anni meno piovosi da quando sono disponibili dati pluviometrici, il marzo appena trascorso è stato il più piovoso dagli anni '50. Secondo i dati registrati dal Consorzio Lamma, nella provincia di Massa Carrara, ad esempio, ha piovuto il 329% in più. In forte sofferenza a causa degli eventi estremi, è sempre il settore agricolo che ora a causa della troppa acqua arrivata dal cielo, è in grave ritardo rispetto alle consuete tabelle di marcia.

Secondo Coldiretti che sta seguendo con apprensione queste delicate settimane, le imprese agricole si troveranno costrette a fare "gli straordinari" per mettere a regime i terreni appena in tempo per la semina. Infatti i terreni allagati stanno rendendo impossibile qualsiasi pratica (potature, arature e falciature etc) ed impedito alle imprese agricole di seminare se non addirittura mettere piede nei campi. In ritardo ci sono le produzioni di barbe, carote, patate, ravanelli, rucola, piselli, baccelli ed in generale tutti quei prodotti che il consumatore è abituato già a trovate, con l'arrivo della primavera, sui banchi del mercato. Anche se da oggi il tempo volgesse al bello sarebbe comunque impossibile seminare per almeno dieci giorni.

«I terreni sono impraticabili e serviranno giorni per poter iniziare a lavorarli - ha spiegato Vincenzo Tongiani, presidente Coldiretti di Massa Carrara - ci troviamo di fronte ad una situazione limite. Ci sono decine e decine di ettari di terreni completamente allagati e le grandi quantità d'acqua che stanno cadendo anche in questi giorni ed ore stanno rendendo impossibile qualsiasi tipo di pratica agricola ed aumentato la preoccupazione tra gli agricoltori». Grazie alle coltivazioni in serra e nei tunnel è stato evitato il tracollo per le imprese agricole apuane e lunigianesi  e gli ortaggi di stagione coltivati in serra non sono comunque mai mancati nei mercati di Campagna Amica di Aulla (il venerdì, ex stazione), Avenza (il venerdì, Piazza Finelli) e Carrara (il mercoledì, Piazza Duomo). «La nostra rete garantisce prodotti a filiera corta, tracciabilità, trasparenza e sicurezza alimentare - ha continuato il presidente di Coldiretti - e soprattutto stagionalità. Vendiamo quello che c'è, non quello che non c'è. Ed il consumatore apprezza e ha fiducia nella nostra filosofia».

Il marzo più piovoso degli ultimi 60 anni avrà un duplice effetto economico sulle già fragili casse delle imprese agricole: da un lato quello della mancata vendita che sfiora anche il 70%, e dall'altro dall'aumento dei costi della manodopera a cui le imprese dovranno far ricorso: «le imprese saranno costrette ad accelerare per stare nei tempi e a far ricorso ad un surplus di manodopera che ha un costo; per non parlare di quelle imprese che invece avevano già arato e che dovranno farlo nuovamente. Per loro il costo sarà doppio. Queste piogge hanno mandato in crisi gli schemi», ha concluso Tongiani. 

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