[10/04/2013] News

Il pipistrello zebrato del Sud Sudan: scoperto un nuovo genere di chirotteri [PHOTOGALLERY]

Il Sud Sudan, il più giovane Stato del mondo, sconvolto per decenni da una guerra con il Sudan, con le sue aree remote ed inaccessibili da anni, potrebbe essere il nuovo scrigno africano di incredibili scoperte naturalistiche, la conferma viene dai ricercatori della Bucknell University e di Fauna & Flora International (Ffi) che hanno ritrovato e classificato un rarissimo esemplare di pipistrello striato mentre conducevano ricerche sul campo con il personale del ministero della conservazione della fauna selvatica e del turismo di Juba. In realtà il singolare pipistrello, catturato nella Bangangai Game Reserve, appartiene ad un nuovo genere.

DeeAnn Reeder, professoressa di biologia alla Bucknell, ed Adrian Garside, Programme Officer di Ffi,  che guidavano il team di ricerca, raccontano la loro eccezionale scoperta su ZooKeys, nell'articolo "A new genus for a rare African vespertilionid bat: insights from South Sudan" firmato insieme ai loro colleghi Helgen, Vodzak, Lunde ed Ejotre, della Smithsonian Institution e dell'Università Islamica dell'Uganda.

La Reeder è stata la prima ad avvistare l'animale e sul sito della Bucknell University  spiega: «La mia attenzione è stata subito attirata dallo straordinariamente bello e distinta modello di macchie e strisce. Era chiaramente un animale davvero straordinario, uno che non avevo mai visto prima. Un secondo dopo che l'ho visto sapevo che era quello che volevo trovare da una vita»

Tornata negli Usa la Reeder ha determinato che il pipistrello era lo stesso unico animale catturato nel 1939 nell'allora Congo Belga, poi diventato Congo Kinshasa, Zaire ed oggi Repubblica democratica del Congo, un esemplare che venne chiamato Glauconycteris superba, ma lei ed i suoi colleghi al lavoro in Sud Sudan non credevano che questo rarissimo Vespertilionide potesse essere compreso in un genere già classificato, il Glauconycteris. Ed avevano ragione: «Dopo un'attenta analisi, è chiaro che non appartiene ad un genere esistente attualmente - sottolinea la Reeder - Le sue caratteristiche craniche, i caratteri delle sue ali, le sue dimensioni, le orecchie, letteralmente tutto ciò che si guarda non va bene è così unico che abbiamo avuto bisogno di creare un nuovo genere». Il team di ricercatori ha quindi creato per questo pipistrello in una nuovo genere: Niumbaha, che vuol dire "raro" o "insolito" in Zande, la lingua del popolo Azande dello Stato della Western Equatoria del Sud Sudan, dove il pipistrello è stato catturato. Si tratta del quinto esemplare di questo genere mai raccolto e del primo trovato nel Sud Sudan dopo la sua indipendenza nel 2011, gli altri sono stati trovati in Congo Rdc, Costa, d'Avorio e Ghana ed un esemplare è stato segnalato in Uganda. «La nostra scoperta di questo nuovo genere di pipistrello è un indicatore di come sia varia l'area e quanto resti ancora da scoprire - dice la Reeder - La comprensione e la conservazione della biodiversità è fondamentale in molti modi. Conoscere le specie che sono presenti in un territorio ne consente una migliore gestione. Quando si perdono le specie, ne derivano cambiamenti a livello degli ecosistemi derivarne. Sono convinta che questa area sia una zona nella quale dobbiamo continuare a lavorare».

La ricerca del team in Sud Sudan che ha reso possibile determinare il nuovo genere di pipistrello è stata possibile grazie ad un finanziamento di 100.000 dollari che la Reeder ha ricevuto dal Woodtiger Fund che recentemente ha assegnato alla ricercatrice altri 100.000 dollari per continuare i suoi studi in Sud Sudan a partire da maggio e per sostenere programmi di conservazione di Ffi.

Matt Rice, direttore regionale di Ffi, evidenzia «Per me, questa scoperta è significativa perché mette in luce l'importanza biologica del Sud Sudan e suggerisce che questa nuova nazione ha molte meraviglie naturali ancora da scoprire. Il Sud Sudan è un paese che ha molto da offrire e molto da proteggere». Ffi  ha una grande esperienza nei Paesi in guerra o nella fase di post-conflitto e per questo sta assistendo il governo federale di Juba a mettere in piedi il settore conservazione della fauna selvatica del Paese e contribuisce anche a ripristinare alcune aree protette abbandonate e devastate durante la guerra tra Nord musulmano e sud animista-cristiano. L'Ong internazionale contribuisce alla formazione ed allo sviluppo del petrsonale dei parchi e del servizio della fauna selvatica, alla realizzazione di strade ed infrastrutture e fornisce attrezzature e sostiene il lavoro di ricerca scientifica.

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