[08/04/2013] News

La Liguria vuole sopprime gli Enti parco regionali. Legambiente e Federparchi: «Nessun risparmio»

«No ad interventi ragioneristici, sì a investimenti per tutelare la natura»

Con una decisione inclusa nel  bilancio di previsione del 2012 e che sarà operativa a settembre la giunta di centro-sinistra della Regione Liguria vuole sopprimere gli Enti parco regionali facendo quello che Legambiente definisce «Un clamoroso errore e un pericoloso passo indietro della regione Liguria nelle politiche di tutela territoriale».

Secondo il presidente di Legambiente Liguria  Santo Grammatico e il responsabile nazionale aree protette e biodiversità del Cigno Verde Antonio Nicoletti,  «La decisione della regione Liguria di sopprimere gli Enti parco regionali e concentrarne l'amministrazione in un unico ente regionale, è una scelta anacronistica che non porta nessun risparmio concreto, ma che invece allontana i cittadini e le comunità da questi strumenti per la gestione della natura che sono stati importanti per promuovere, partecipazione e green economy. "Questa scelta allontana le comunità locali dai luoghi in cui si decide e si fanno le scelte che incidono direttamente sulla loro vita. Gli enti parco in questi anni hanno rappresentato una novità e la misura stessa del successo dei parchi che, attraverso il modello gestionale dell'ente territoriale autonomo, sono stati capaci di promuovere efficacemente conservazione della natura e sviluppo sostenibile locale. Allontanare i centri decisionali dalle realtà territoriali dei parchi, vuol dire trasformarli in inutili contenitori burocratici eterodiretti da Genova e senza un rapporto reale con il territorio ed i cittadini, sancendo la fine di un'esperienza concreta di gestione federalista del territorio».

Anche Federparchi - Europarc Italia, con la firma del suo presidente Giampiero Sammuri, ha aderito alle petizione promossa per salvare dall'accorpamento il Parco regionale di Portofino, un appello a ripensarci inviato al  presidente, assessori e consiglieri regionali della Liguria nel quale si legge: «La Regione Liguria ha previsto la soppressione dei 6 Enti Parco liguri a partire dal prossimo settembre, sacrificati sull'altare della spendig review. E così il Parco di Portofino, una delle più belle ed antiche aree protette italiane, chiuderà i battenti e lascerà il posto ad un ufficio regionale. La soppressione dei Consigli dei parchi e dei relativi presidenti consentirà un risparmio paragonabile a metà dell'indennità annuale percepita da un solo consigliere regionale».

Se la giunta Burlando giustifica la soppressione degli Enti parco per ragioni economiche, Grammatico e Nicoletti ribattono: «La scelta di un unico ente gestore per tutte le aree  protette regionali, a nostro avviso non rappresenta un risparmio sui costi della politica, considerato che i consiglieri dei parchi non prendono nessun rimborso e il totale degli emolumenti per tutti i presidenti dei parchi regionali della Liguria è  pari alla metà dell'indennità annuale di un solo consigliere regionale. Visto il risibile risparmio economico che comporta la soppressione degli enti parco dobbiamo credere che il vero obiettivo della proposta della Giunta è quello di smantellare l'attuale sistema di aree protette regionali.  Noi pensiamo invece che la tutela della natura, oltre che essere un diritto fondamentale dei cittadini, è interessante per la società ligure poiché investendo in natura si possono creare opportunità in settori importanti per l'economia regionale quali il turismo e l'agricoltura". Infine, non bisogna dimenticare che con la soppressione delle comunità montane e quella prevista delle province, se si procede con la soppressione degli enti parco scomparirebbero tutti i soggetti intermedi di area vasta comunque interessati alla conservazione della natura. Allora ci chiediamo perché la ragione Liguria anziché proporre tagli di costi con criteri ragioneristici, non prova a verificare il valore dei beni e dei servizi che vengono garantiti grazie al lavoro svolto in questi anni dagli enti parco per comprendere quanto sia utile investire risorse per la tutela della natura. Al contempo crediamo che si possa lavorare per migliorare la missione e la qualità della gestione degli enti parco, razionalizzando le funzioni e le attività. Ma siamo  contrari all'accorpamento in un unico ente regionale che non garantirebbe nessun miglioramento dei conti pubblici e  che invece sarebbe sicuramente una perdita di autonomia e di protagonismo dei territori. Il nostro auspicio è che la Giunta regionale e il suo presidente Burlando si rendano conto dell'inutilità di questo provvedimento di soppressione e recedano dai loro propositi».

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