[04/04/2013] News

L'aumento della differenza delle temperature tra gli emisferi nord e sud potrebbe sconvolgere le precipitazioni

Secondo un nuovo studio (Interhemispheric temperature asymmetry over the 20th century and in future projections)  condotto dai climatologi dell'università di California (Uc) Berkeley e dell'università di Washington, Seattle «Una conseguenza spesso ignorata del cambiamento climatico globale è che l'emisfero settentrionale è sempre più caldo dell'emisfero meridionale, il che potrebbe alterare in modo significativo le precipitazioni tropicali». Il problema è che questo cambiamento potrebbe far aumentare o diminuire le precipitazioni stagionali in aree come l'Amazzonia, l'Africa sub-sahariana o l'Asia orientale, trasformando aree umide in secche e viceversa.

Un autore dello studio, Andrew R. Friedman, dell'UC Berkley, spiega che «Una scoperta fondamentale è la tendenza a spostare la pioggia tropicale verso nord, il che potrebbe significare aumenti dei sistemi meteorologici monsoniche in Asia o spostamenti della stagione umida da sud a nord in Africa e Sud America». Il principale autore della ricerca, John Chiang, del  Berkeley Atmospheric Sciences Center, riassume così lo studio al quale ha partecipato: «Alle piogge tropicali piace l'emisfero più caldo. Come risultato, la pioggia tropicale interessa molto la differenza di temperatura tra i due emisferi».

Chiang e Friedman, insieme ai loro  colleghi dell'università di Washington Dargan MW Frierson e Yen-Ting Hwang, hanno pubblicato tutto sul Journal of Climate  dell' American Meteorological Society. 

In generale, le  piogge cadono in "fasce" a specifiche  latitudini, come l' Intertropical Convergence Zone, e i ricercatori dicono che «Un emisfero nord più caldo provoca un "atmospheric overturning"  che si indebolisce nel nord e rafforza nel sud, spostando le "fasce" di pioggia verso nord».

Frierson, professore associato di scienze atmosferiche, dice che «Le regioni più colpite da questo cambiamento sono suscettibili di essere quelle più a nord della banda e nei bordi a sud. Sono davvero queste regioni di confine che saranno più colpite che, non a caso, sono alcuni dei luoghi più vulnerabili: zone come il Sahel, dove le precipitazioni sono variabili di anno in anno e le persone tendono ad essere dipendenti da un'agricoltura di sussistenza.  Stiamo producendo grandi cambiamenti climatici nel pianeta e aspettarsi che i modelli della pioggia sarebbero rimasti gli stessi è molto ingenuo».

Lo studio statunitense sembra un ulteriore importante passo per determinare come la differenza di temperatura tra i due emisferi sia cambiata nel corso dell'ultimo secolo e come questo possa aver influito sulle precipitazioni tropicali.

Il team di ricercatori ha utilizzato più di 100 anni di dati e model simulations, ha confrontato la differenza media della temperatura annua tra il nord e il sud con le piogge durante tutto il XX secolo e si è accorto che «I bruschi cambiamenti coincidono con interruzioni delle precipitazioni  nei tropici equatoriali. Il fenomeno più evidente è stato un calo di circa un quarto grado Celsius nella differenza di temperatura alla fine degli anni ‘60, che ha coinciso con un periodo di siccità di 30 anni nel Sahel africano, che ha causato carestie ed aumento della desertificazione in tutto il Nord Africa, oltre alla diminuzioni dei monsoni nell'Asia orientale e in India.

Chiang è molto preoccupato: «Se quello che vediamo nel secolo scorso è vero, anche piccoli cambiamenti nella differenza di temperatura tra il nord e il sud potrebbero causare dei cambiamenti misurabili nella pioggia tropicale. Questo è di cattivo auspicio per il futuro. Il team ha scoperto che la maggior parte dei computer models che simulano il clima passato e  futuro prevedono un costante aumento della differenza di temperatura interemisferica fino alla fine del secolo. Anche se gli esseri umani cominciano a ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra, i modelli prevedono circa un aumento di  1 grado Celsius (2° F) di questa differenza nel  2099».

Inoltre, mentre la temperatura media della Terra è in aumento a causa delle emissioni crescenti di gas serra, il pianeta  non si sta riscaldando uniformemente: la maggiore quantità di massa continentale nel nord si riscalda più velocemente di quanto faccia  l'oceano, molto più esteso a sud. I ricercatori Usa sostengono che «Gli scienziati del clima non dovrebbero concentrarsi solo sulla temperatura media globale in aumento, ma anche sulle tendenze regionali del global warming», infatti il loro studi dimostra che «La differenza di temperatura interemisferica ha un evidente impatto sulla circolazione atmosferica e le precipitazioni nei Tropici».

Chiang conclude: «La temperatura media globale è grande per rilevare i cambiamenti climatici, ma non è molto utile se volete sapere cosa sta succedendo alla pioggia oltre la California, per esempio. Pensiamo che questo semplice indice, la temperatura interemisferica, sia molto rilevante a livello emisferico e forse regionale. Fornisce una prospettiva diversa sul cambiamento climatico e sottolinea anche l'effetto degli aerosol sulle condizioni meteorologiche».

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