[29/03/2013] News

Emissioni di gas serra, dall'Ue arriva l'assegnazione annuale per il periodo 2013-2020

Con decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, l'Ue indica le assegnazioni annuali di emissioni per ciascuno Stato membro in relazione ad ogni anno compreso nel periodo dal 2013 al 2020, coerentemente alla direttiva del 2009: ossia, con quella concernente gli sforzi degli Stati membri per ridurre le emissioni dei gas a effetto serra al fine di adempiere agli impegni della Comunità in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2020.

L'assegnazione annuale - contenuta nell'allegato I della nuova decisione - è calcolata mediante l'applicazione dei valori relativi al potenziale di surriscaldamento del pianeta indicati nella seconda relazione di valutazione dell'Ipcc. Con l'applicazione di tali valori si cerca di assicurare la coerenza tra la determinazione delle assegnazioni annuali di emissioni e i quantitativi di emissioni comunicati ogni anno. L'assegnazione annuale di emissioni calcolata in tal modo dovrebbe essere applicabile dal primo anno in cui i rapporti relativi agli inventari sul gas ad effetto serra che utilizzano tali nuovi valori relativi al potenziale di surriscaldamento del pianeta diventeranno obbligatori (a norma dell'articolo 3 della decisione n. 280/2004/CE). Il quantitativo di emissioni di gas a effetto serra verificate provenienti da impianti è determinato in maniera diversa in base all'anno alla partecipazione degli Stati  al sistema di scambio delle quote di emissione.

In vista dell'adesione della Croazia all'Unione europea la sua assegnazione annuale di emissioni per il periodo dal 2013 al 2020 è determinata mediante l'applicazione dello stesso metodo utilizzato per gli altri Stati membri. Tali valori dovrebbero diventare applicabili a partire dalla data di adesione della Croazia. Inoltre, con la modifica dello status di Mayotte a decorrere dal 2014, le assegnazioni annuali di emissioni per la Francia a decorrere dal 2014 sono calcolate tenendo conto delle pertinenti emissioni riviste di gas a effetto serra.

E' la direttiva del 2009 che prevede l'adozione -  entro sei mesi dal momento in cui i dati di emissione revisionati e verificati sono disponibili - misure atte a determinare le assegnazioni annuali di emissioni per il periodo dal 2013 al 2020 in termini di tonnellate di biossido di carbonio  equivalente.

La decisione del 2009 stabilisce il contributo minimo degli Stati membri all'adempimento dell'impegno assunto dalla Comunità di ridurre, per il periodo dal 2013 al 2020, le emissioni di gas a effetto serra (intese come "le emissioni di biossido di carbonio (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O), idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) e esafluoro di zolfo (SF6) derivanti dalle categorie elencate nell'allegato I, espresse in tonnellate di biossido di carbonio equivalente, come determinate a norma della decisione n. 280/2004/CE, ad esclusione delle emissioni di gas a effetto serra disciplinate dalla direttiva 2003/87/CE"). Inoltre stabilisce le norme per la realizzazione di tali contributi e per la valutazione del rispetto di questo impegno.

E prevede disposizioni per la valutazione e l'attuazione di un impegno più rigoroso della Comunità in materia di riduzioni, superiore al 20 %, da applicare previa approvazione da parte della Comunità di un accordo internazionale che conduca a riduzioni delle emissioni superiori a quelle previste, come risulta dall'impegno di riduzione del 30 % approvato dal Consiglio europeo del marzo 2007.

Secondo il parere dell'UE espresso nel 2007 l'obiettivo di ridurre le concentrazioni di gas a effetto serra nell'atmosfera potrà essere conseguito solo se la temperatura mondiale media alla superficie del globo non aumenterà di oltre 2 °C rispetto ai livelli dell'era preindustriale. Il che presuppone una riduzione, entro il 2050, delle emissioni mondiali di gas a effetto serra di almeno 50% rispetto ai livelli del 1990. Tutti i settori dell'economia dovrebbero contribuire a realizzare tali riduzioni delle emissioni, compresi i settori del trasporto marittimo e aereo internazionale. Il trasporto aereo contribuisce a tali riduzioni grazie alla sua inclusione nel sistema comunitario per lo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra.

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