[28/03/2013] News toscana

Soppressione dei treni Frecciabianca, la Provincia di Livorno non ci sta

A partire da giugno 2013, sei convogli Frecciabianca spariranno sulla tratta ferroviaria tirrenica a causa della loro scarsa rimuneratività, con buona pace della mobilità toscana. Una scelta di soppressione, quella di Trenitalia,  che non sta soltanto scaldando gli animi dei pendolari toscani, ma è già entrata dalla porta principale sul tavolo delle istituzioni politiche, che tentano di evitare che la frittata si compia.

A Livorno, in particolare il Consiglio provinciale - riunito oggi a Palazzo Granducale - ha approvato all'unanimità una risoluzione riguardante la soppressione dei treni Frecciabianca sulla direttrice Tirrenica. La questione - informano dalla Provincia - è stata introdotta da una comunicazione dall'assessore ai trasporti, Piero Nocchi, il quale, ricostruendo la vicenda ha evidenziato come la scelta di Trenitalia penalizzi pesantemente l'area costiera toscana sia per gli aspetti legati alla mobilità delle persone, in particolare gli studenti e i lavoratori pendolari, sia per l'indebolimento dei collegamenti infrastrutturali necessari allo sviluppo portuale, turistico ed economico del territorio.

«L'intermodalità - ha sostenuto Nocchi - è uno dei parametri con il quale si misura la competitività e la qualità della vita di un territorio. La decisione di Trenitalia aggrava, invece, una situazione di carenza strutturale del Corridoio tirrenico per la quale da anni la Provincia di Livorno e la Regione Toscana chiedono allo Stato e alle Ferrovie Spa investimenti». Secondo l'assessore, l'ad di Ferrovie spa, Mauro Moretti - che proprio in terra toscana ha inaugurato il nuovo treno Frecciarossa 1000, la punta di diamante dei convogli italiani - ha sempre «rifiutato un confronto sulle politiche di sviluppo del sistema ferroviario, compreso l'importante settore del trasporto merci, che rappresenta uno degli elementi chiave per il futuro sistema portuale toscano».

La risoluzione approvata dal Consiglio, presentata dai capigruppo di Pd, Pdl e Idv, (Mirabelli, Malanima e Celanti) impegna il presidente e la giunta ad «attivarsi di concerto con la Regione Toscana, le Province interessate della Toscana costiera e i Comuni della Provincia di Livorno, nei confronti di Trenitalia ai fini del ripristino dei collegamenti veloci sulla tratta Genova-Roma seguendo la direttrice Tirrenica».

Torna all'archivio