[26/03/2013] News toscana

Arpat, via libera alla legge che conferma agli ispettori il ruolo di ufficiali di Polizia giudiziaria

Barca (Arpat) a greenreport.it: «Ringraziamo Giunta e Consiglio»

Il Consiglio regionale toscano (ri)-attribuisce pieni poteri agli ispettori Arpat, e quindi sembra allontanarsi la prospettiva di sistema dei controlli ambientali a rischio depotenziamento. «Abbiamo oggi approvata in Consiglio Regionale la norma presentata dalla Giunta - ha dichiarato il Consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli - e su cui hanno lavorato le commissioni congiunte sanità e ambiente, per chiarire e ribadire, a fronte di una querelle nata da un parere ambiguo del Consiglio di Stato, che gli ispettori dell'Arpat sono Ufficiali di Polizia Giudiziaria, quindi possono disporre, insieme al magistrato, azioni penali, e assumere provvedimenti come sequestri e blocchi di cantieri. Importante l'impegno della Giunta e di tutta la maggioranza ad intervenire immediatamente in materia: direi che è un segnale di vicinanza, anche politica, verso i nostri funzionari, nel loro difficile e prezioso lavoro quotidiano, che è la difesa dell'ambiente, della salute pubblica e della legalità. Ed il segnale è che li vogliamo indipendenti, e liberi di agire con piena copertura e senza armi spuntate».

Pare quindi chiarirsi il contenzioso tra Stato e Regioni che parte da lontano e ha visto esprimersi per l'illegittimità della qualifica di Ufficiali di polizia giudiziaria (Upg) per i dipendenti Arpat, prima la Corte Costituzionale, poi il Consiglio di Stato. Espressioni di soddisfazione arrivano anche dai vertici Arpat, col direttore generale dell'Agenzia - Giovanni Barca - che, contattato da greenreport.it, ringrazia «Giunta e Consiglio per la tempestiva approvazione della legge che valorizza il  nostro ruolo e dimostra quanto le istituzioni tengano all'Agenzia per la protezione dell'ambiente della Toscana»,

Nell'occasione, in Consiglio regionale sono stati anche approvati due emendamenti a firma di Sel, che vengono incontro ad alcune richieste dei lavoratori Arpat. «Col primo emendamento, si cita in narrativa l'esatta fonte giuridica, il DM 58/97, per la quale gli ispettori Arpat hanno diritto al ruolo di upg, col secondo, si chiarisce che sono ufficiali, poiché con la formulazione precedente, in teoria potevano anche essere semplicemente agenti, cosa che ne avrebbe limitata l'autonomia sottoponendoli a possibile indirizzo dirigenziale, quindi teoricamente a controllo politico - ha spiegato Romanelli - E' invece importante che i nostri Ispettori possano essere assolutamente svincolati da ogni possibile teorica pressione, autonomi nel rapporto diretto con la magistratura nel combattere le illegalità».

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