[15/03/2013] News toscana

La Toscana e l'hub Mediterraneo: una prospettiva per lo sviluppo sostenibile

Il Mediterraneo è l'area dove si incontrano culture e tradizioni diverse che poi sono rappresentate politicamente in Europa, ma è anche un'area di scambio economico-culturale tra il Vecchio Continente e l'Africa. Il Mare Nostrum ha un'importanza strategica per tutte le regioni che vi si affacciano e che (questo è un auspicio) dovrebbero lavorare per uno sviluppo sostenibile fondato su basi saldamente democratiche.

 «Due grandi disegni dovrebbero guidare l'azione delle Regioni nel Mediterraneo - ha  introdotto  il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi (nella foto), nel suo intervento ai lavori dell'ufficio politico della Commissione intermediterranea (Cim)- Da un lato, l'idea di Prodi di concepire l'area mediterranea come uno dei grandi centri di snodo dell'economia internazionale: l'hub Mediterraneo. A noi pare un orizzonte interessante in cui iscrivere la nostra azione. Dall'altro occorre considerare che le precedenti forme di articolazione mediterranea saranno profondamente modificate e il processo di ricomposizione  territoriale dell'Europa con il disegno delle macro-regioni, quelle del Baltico, del Danubio e dell'Adriatico-Ionio, è uno scenario che influenzerà lo spazio nord-sud del Mediterraneo».

Per la Regione Toscana sono tre i temi sui quali occorre concentrare l'impegno politico delle Regioni della Cim: la democratizzazione e il decentramento, che interessano soprattutto la sponda sud per un processo che deve basarsi sul rafforzamento delle istituzioni locali con la formazione di nuova classe dirigente, con particolare attenzione ai quadri dei governi locali e dei sistemi produttivi locali (nuova imprenditorialità e un programma di young leaders); il supporto ai processi di sviluppo locale e all'internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali; infine  la questione delle reti transeuropee di trasporto, soprattutto quelle periferiche  e quelle marittime.

A tal proposito Rossi ha ricordato che nella prospettiva di realizzare una diramazione sud del Corridoio n. 3 "Mediterraneo" i porti di Livorno e Ancona sono stati inseriti nella rete dei porti principali europei, il che sottolinea un'evoluzione positiva in vista del rafforzamento di questa corridoio, che deve essere inteso come "ponte" tra le due sponde del Mediterraneo.

«L'Europa non è soltanto un'incompiuta impalcatura istituzionale e una politica monetaria comune, ma queste devono poggiare sempre più  stabilmente su territori, comunità e istituzioni locali rappresentative dei cittadini europei, pena un pericoloso scollamento fra istituzioni europee e cittadini che potrebbe avere effetti nefasti per l'intero continente», ha concluso Rossi.

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