[15/03/2013] News

Greenpeace: l'Europa protegga le api e la sua agricoltura. Il voto di oggi non basta

Il servizio degli insetti impollinatori vale 22 miliardi di euro per l’agricoltura Ue

Rappresentanti dei governi di 13 Stati dell'Unione Europea hanno votato oggi in favore del bando di 3 pesticidi (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam), che sono estremamente tossici per le api e per questo già oggetto di specifico bando temporaneo in Italia, limitato però alla sola concia delle sementi.

L'industria del settore - informa Greenpeace - ha fatto una lunga azione di lobby e anche se è stata raggiunta una maggioranza relativa a favore del bando (Italia, Francia, Spagna, Polonia e Belgio tra gli altri), è mancata la necessaria maggioranza qualificata. Nove i Paesi contrari e cinque gli astenuti.

Che succede ora? La Commissione può elaborare una nuova proposta o sottoporre l'attuale a un più alto organo di rappresentanza degli Stati membri. «Anche se questo voto non è vincolante, rimane il fatto che la maggioranza dei Paesi UE, Italia compresa, ha votato a favore del bando ai tre pesticidi killer delle api, nonostante la pesante lobby esercitata dall'industria chimica.

L'evidenza scientifica è chiara, i neonicotinoidi costituiscono un problema per gli insetti impollinatori - non solo se utilizzati come rivestimento delle sementi. Ora l'Italia e la Commissione Europea non devono piegarsi alla pressione di aziende quali Syngenta e Bayer», dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace.

Tra l'altro, il servizio di impollinazione delle colture svolto dalle api e dagli altri insetti impollinatori, si stima che abbia un valore di circa 22 miliardi di euro per l'agricoltura europea: quindi rappresenta anche un importante contributo all'economia del settore.

«La comunità scientifica italiana, europea e mondiale ha messo in guardia più volte sul pesante contributo che neonicotinoidi e altri pesticidi apportano al drammatico declino delle api- ha sottolineato Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace-  Agire con urgenza per vietare questi prodotti, sia nella concia che nelle altre formulazioni, insieme agli altri pesticidi killer delle api, è il passo più urgente ed efficace per salvare le api e la loro opera essenziale per la nostra agricoltura e il nostro ecosistema».

Un primo passo nella giusta direzione l'Europa lo ha già compiuto. In seguito alla pubblicazione di una serie di allarmanti studi scientifici sugli effetti negativi dei neonicotinoidi (che vengono irrorati su foglie, distribuiti sul suolo come geodisinfestanti o utilizzati come rivestimento delle sementi, e vengono poi assorbiti e distribuiti in tutta la pianta durante la crescita), la Commissione europea ha proposto lo scorso gennaio il divieto oggi in discussione dagli Stati membri dell'UE. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e l'Agenzia europea per l'ambiente (Eea) hanno entrambe pubblicato rapporti specifici, sollecitando una drastica azione. Il divieto proposto riguarda in particolare tre pesticidi di Syngenta e Bayer (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam), che sono estremamente tossici per le api (tossicità acuta orale a 4-5 ng/ape) e per questo già oggetto dal 2008 di specifico bando temporaneo in Italia (anche in Francia, Germania e Slovenia), limitato però alla sola concia delle sementi.

Di fronte alla possibilità che l'Ue si pronunci in via definitiva sul divieto, le aziende agrochimiche hanno dato il via a forti azioni di comunicazione e pressioni politiche nel tentativo di scongiurare l'adozione di un divieto su scala europea. «Tutto ciò nonostante il fatto che le previsioni catastrofiche dell'industria agrochimica sulla necessità dei neonicotinoidi per prevenire colossali perdite di raccolto rimangono infondate» hanno concluso da Greenpeace.

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