[13/03/2013] News

Fame nel mondo: misurarla meglio per saperla combattere. Il nuovo progetto Fao

Ridurre della metà, fra il 1990 e il 2015, la percentuale di popolazione che soffre la fame è l'Obiettivo numero 1 di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite: non è certo che il target si raggiunga nei tempi previsti, ma intanto si stanno affinando gli indicatori per misurare la fame e l'insicurezza alimentare nel mondo.

Attraverso il progetto  "The Voices of the hungry", la Fao ha elaborato un modo nuovo, più veloce e più preciso, per "misurare" la fame, che presto sarà testato in paesi pilota come Angola, Etiopia, Malawi e Niger che hanno concordato di lavorare alla completa eliminazione della fame, in linea con la sfida lanciata dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon "Fame Zero".

Il nuovo approccio si basa sulla raccolta d'informazioni circa le dimensioni e la gravità della fame dalle stesse popolazioni che soffrono d'insicurezza alimentare, mediante un sondaggio annuale attentamente concepito da condurre in collaborazione con la Gallup (società di ricerca statunitense). Il programma prevede di estendere l'inchiesta sul campo a più di 160.000 intervistati nei 150 paesi coperti dalla Gallup e di pubblicare ogni anno i risultati aggiornati di ciascun paese.

«Questo metodo innovativo sarà uno strumento fondamentale per i governi, per la società civile e per altre organizzazioni nazionali e internazionali nella lotta contro la fame» ha dichiarato Jomo Sundaram, vice direttore generale della Fao per il Dipartimento Sviluppo economico e sociale- Sarà anche molto importante per incrementare l'assunzione di responsabilità dei governi e incoraggiarli ad impegnarsi per l'eliminazione della fame».

La Fao spiega che nonostante i recenti miglioramenti, la metodologia usata attualmente non è in grado di fornire un quadro onnicomprensivo delle molte dimensioni della fame. Al momento l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, è in grado di monitorare con accuratezza la disponibilità di cibo a livello nazionale, in particolare in termini di potenziale assunzione energetica, laddove questo nuovo indicatore misurerà anche l'accesso al cibo a livello individuale, fornendo un'immagine più chiara dell'esperienza personale con l'insicurezza alimentare.  Questo nuovo metodo farà da complemento agli indicatori già usati dalla Fao per valutare la percentuale di popolazione sottonutrita, metodologia sviluppata per monitorare i progressi verso il raggiungimento del primo Obiettivo di Sviluppo del Millennio. 

Nell'ambito del progetto "La voce degli affamati", a livello nazionale saranno scelti campioni da 1.000 a 5.000 persone, a seconda della grandezza del paese, per rispondere alle otto domande individuate per indicare se ed in che misura gli intervistati hanno sofferto d'insicurezza alimentare nei 12 mesi precedenti.  Le domande sono poste in modo da riuscire a stabilire la posizione dell'intervistato su una scala di esperienza d'insicurezza alimentare (leggera, moderata, grave). «E' un'avvincente nuova iniziativa per la Fao perché ci metterà in grado di capire meglio la severità dell'insicurezza alimentare  in modo tempestivo ed efficiente in termini di costi- ha dichiarato Carlo Cafiero, lo statistico della Fao responsabile del progetto- Doterà inoltre la Fao di uno strumento economico e coerente dal punto di vista metodologico per riuscire a monitorare la fame in tutto il mondo». Il progetto durerà cinque anni e porterà alla creazione di un nuovo standard per il monitoraggio della sicurezza alimentare certificato dalla Fao, che potrebbe poi essere facilmente adottato per altre inchieste sui nuclei familiari poveri. 

Le 8 domande sono:

Nel corso degli ultimi 12 mesi c'è stato un momento quando a causa della mancanza di denaro o altre risorse:

1. Eri preoccupato che non ci fosse più cibo da mangiare?

2. Sei stato impossibilitato a mangiare cibo salutare e nutriente?

3. Hai mangiato solo alcuni tipi di cibo?

4. Hai dovuto saltare il pasto?

5. Hai mangiato meno di quanto pensavi fosse necessario?

6. La tua famiglia è rimasta senza cibo?

7. Avevi fame ma non avevi niente da mangiare?

8. Non hai mangiato nulla per un intero giorno?

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