[12/03/2013] News

Cites, buone notizie da Bangkok: pił protetti squali e mante

La 16esima conferenza delle parti della Convention on international trade in endangered species of wild fauna and flora (Cites) in corso a Bangkok ha approvato un migliore controllo del commercio internazionale di specie di squali che sono in grave declino a causa della pesca eccessiva.

Le tre proposte approvate  inseriscono 5 specie di squali: squalo longimano o pinna bianca oceanico (Carcharhinus longimanus), squalo martello smerlato (Sphyrna lewini), squalo martello maggiore (Sphyrna mokarran), squalo martello (Sphyrna zygaena) e squalo smeriglio  (Lamna nasus) nell'appendice II della Cites che prevede misure rigorose per disciplinare il commercio internazionale di pinne e la carne. I governi hanno fino a 18 mesi per attuare le nuove regole.

Si tratta delle specie di squali più colpite dal commercio di pinne mentre lo smeriglio viene pescato per la sua carne. La Fao stima il commercio  mondiale di pinne di squalo in  circa 478 milioni dollari all'anno.

Le 5 specie di squali incluse nell'appendice II della Cites sono particolarmente vulnerabili alla pesca eccessiva a causa della loro crescita lenta, della maturità sessuale molto tarda, per la loro longevità e perché durante la vita mettono al mondo poca prole, tutti fattori che rendono difficile alle popolazioni di questi pesci recuperare dalla pesca eccessiva. Traffic spiega che «Alcune popolazioni delle specie di squali, tra cui lo squalo pinna bianca oceanico, sono diminuite di oltre il 90%».

Quello fatto a Bangkok è un grosso passo in avanti, visto che i precedenti tentativi di inserire queste specie di squali nell'appendice II erano falliti a causa dei disaccordi tra i governi sui modi più appropriati per gestire le specie di squali, tanto che  lo squalo Smeriglio, che era già stato inserito nell'appendice II,  poi era stato escluso durante una sessione plenaria della Cites, ma non sembra che la plenaria CItes ribalterà queste decisioni entro il 14 marzo, data conclusiva della Cop 16 di Bangkok.

Gli ambientalisti sono soddisfatti: Glenn Sant, a capo del Marine programme di TRaffic, ha detto: «Il risultato odierno potrebbe essere un punto di svolta nel modo in cui la Cites può contribuire alla regolamentazione del commercio delle specie marine. In caso di accettazione in plenaria, questo meeting  passerà alla storia come quello in cui la Cites ha  finalmente realizzato il suo potenziale marino. E' una giornata agrodolce per gli squali, mentre accogliamo con favore la loro adozione nella Cites, questo è anche un triste atto di accusa del fatto che le loro popolazioni sono cadute a un livello così basso che tali misure sono diventati una necessità».

Da Bangkok arrivano anche altre buone notizie: le parti della Cites hanno votato a favore anche di un migliore controllo del commercio internazionale delle mante, in declino a causa della pesca eccessiva per i loro apparati branchiali  utilizzati nella medicina tradizionale cinese e in misura minore per la cane e la pelle. E' stata accolta quindi la proposta di  Colombia e l'Ecuador di inserire mante e mobule nell'appendice II della Cites.

Solo tre anni fa, gli scienziati hanno confermato l'esistenza di due specie di mante distinte. Anche in questo caso si tratta di pesci a crescita particolarmente a crescita lenta ed a basso tasso riproduttivo, il  che li rende molto sensibili alla pesca eccessiva. Alcune mante hanno un solo piccolo ogni 2-5 anni, inoltre si riuniscono in siti di aggregazione molto noti e seguono percorsi migratori regolari, cosa che li espone ad una pesca mirata e facile. 

Sant conclude: «Prima gli squali e poi le mante, è stato un giorno di festa per le specie marine. Se il meeting approverà anche questa decisione in plenaria, alla Cites saranno veramente venuti alla ribalta degli sforzi della salvaguardia marina».

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