[07/03/2013] News

Pompe di calore: gli orientamenti per il calcolo della quantità di energia da fonti rinnovabili

L'Ue ha stabilito gli orientamenti relativi al calcolo da parte degli Stati membri della quota di energia da fonti rinnovabili prodotta dalle pompe di calore. E lo fa con decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea del 6 marzo.

Gli orientamenti potranno essere rivisti e integrati dalla Commissione entro e non oltre il 31 dicembre 2016, qualora siano necessari aggiornamenti di natura statistica, tecnica o scientifica.

Gli orientamenti consentono agli Stati membri di calcolare l'energia rinnovabile prodotta dalle tecnologie a pompa di calore e di tenerne conto. In particolare stabiliscono le modalità con cui gli Stati membri valutano i due parametri Q usable e il «fattore di rendimento stagionale» (Spf), prendendo in considerazione le differenze nelle condizioni climatiche, particolarmente per quanto concerne i climi molto freddi.

Comunque sia, agli Stati membri è consentito effettuare i propri calcoli e le proprie indagini, al fine di migliorare l'accuratezza delle statistiche nazionali al di là di quanto reso possibile dalla metodologia stabilita dalla decisione europea.

Il metodo di calcolo deve basarsi sui migliori dati scientifici a disposizione, e deve essere il più accurato possibile, ma non eccessivamente complicato e costoso da mettere in pratica.

Un metodo che dovrebbe anche tenere di conto del caso in cui la fonte di energia è un insieme di energia prodotta a partire dai rifiuti e di energia ambientale (ad esempio aria di scarico proveniente da impianti di ventilazione).

Spesso nei climi più caldi le pompe di calore reversibili sono installate allo scopo di raffreddare l'ambiente interno, oltre che per fornire calore durante l'inverno. Pompe di calore che fra l'altro, possono essere installate anche nell'impianto di riscaldamento esistente. In situazioni analoghe, la capacità installata riflette la domanda di raffreddamento anziché il riscaldamento fornito. E dato che la capacità installata è un indicatore del fabbisogno di calore, con essa le statistiche relative alla capacità installata sovrastimeranno la quantità di calore fornita. Occorre quindi un appropriato adeguamento.

La direttiva del 2009 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, stabilisce un obiettivo che consiste nel conseguire una quota del 20 % di energia da fonti rinnovabili rispetto al consumo complessivo di energia nell'Ue entro il 2020 e indica gli obiettivi nazionali di energia da fonti rinnovabili per ciascuno Stato membro, nonché un percorso indicativo minimo.

Inoltre, stabilisce le norme per il computo dell'energia prodotta dalle pompe di calore e prevede che la Commissione stabilisca gli orientamenti relativi alle modalità con cui gli Stati membri fissano i parametri necessari, prendendo in considerazione le differenze nelle condizioni climatiche, particolarmente per quanto concerne i climi molto freddi.

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