[05/03/2013] News

Sienambiente celebra 25 anni di attivitą

Realizzazione nei tempi previsti del ciclo integrato della gestione dei rifiuti, autosufficienza impiantistica, creazione di nuovi posti di lavoro, investimenti decennali per quasi 80 milioni di euro, tariffe tra le più basse della Toscana. Sono questi i principali risultati che Sienambiente ha raggiunto grazie agli investimenti e alle scelte strategiche intraprese a partire dal 23 febbraio 1988 quando nella sala della Presidenza della Provincia di Siena, il primo Cda della società siglò lo Statuto della società. A 25 anni di distanza dalla firma di quel documento, atto di nascita di una delle prime aziende di servizi pubblici con capitale misto pubblico/privato in Italia, Sienambiente ha deciso di celebrare un quarto di secolo della sua storia con una serie di iniziative che si svolgeranno nel corso di tutto il 2013. Per ricordare il venticinquennale, inoltre, i progetti di sensibilizzazione rivolti ai cittadini e alle scuole, quest'anno, saranno caratterizzati e contraddistinti da uno speciale logo ideato per l'occasione.

A Sienambiente, i ricordi di quei giorni di febbraio dell'88 si sono tramandati nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri. «In un contesto di grande frammentazione gestionale e all'alba di una profonda riforma del mercato dei servizi pubblici - ha dichiarato l'amministratore delegato di Sienambiente Marco Buzzichelli -  l'idea del gruppo dei fondatori pubblici e privati fu quella di affrontare, in modo strategico e innovativo, la questione della gestione dei rifiuti: da una parte venne pianificato un sistema dotato di tutti gli impianti di recupero/riciclaggio e smaltimento a scala territoriale; dall'altra si riuscì a coniugare l'interesse pubblico con quello di una gestione efficiente e imprenditoriale fuori dalle logiche della municipalizzazione che già vent'anni fa dimostrava i propri limiti. Partendo da quell'intuizione siamo riusciti non solo ad adeguarci e anticipare le normative europee e nazionali, ma anche a garantire sostenibilità economica e sociale nel far fronte a un problema complicato come quello della gestione dei rifiuti urbani in un territorio che ha una straordinaria bellezza e delicatezza. Sienambiente - conclude Buzzichelli - è stata anche un'esperienza di crescita organizzativa: nel 2003 avevamo 100 addetti e fatturavamo servizi per l'equivalente di 15 milioni di  euro, oggi siamo quasi 350 e fatturiamo 60 milioni di euro». Un percorso che ha portato alla chiusura di molte discariche passate dalle 40 degli anni '80 alle 2 attuali. «I 25 anni di Sienambiente - ha ricordato il presidente della Provincia di Siena Bezzini - raccontano una storia concreta di innovazione e attenzione allo sviluppo sostenibile nel territorio senese. In questo quarto di secolo Sienambiente ha dato un contributo significativo alla tutela ambientale e alla gestione dei rifiuti con attività, servizi e scelte strategiche che hanno ottimizzato il servizio facendolo diventare un modello d'eccellenza per altre realtà. Un ringraziamento - aggiunge Bezzini - va a tutti coloro, amministratori e dipendenti, che hanno permesso la crescita e lo sviluppo di Sienambiente, e a chi, 25 anni fa, seppe compiere scelte lungimiranti».

L'azienda di oggi guarda al 2013 come un anno di nuove sfide e cambiamenti. «Celebrando i nostri primi 25 anni vogliamo ricordare i risultati raggiunti e al tempo stesso guardare avanti - ha spiegato il Presidente di Sienambiente, Fabrizio Vigni. Avendo vinto la gara per la gestione dei rifiuti urbani in tutta la Toscana del sud, con la nascita della nuova azienda Sei Toscana e il conseguente passaggio dei servizi di raccolta dei rifiuti al nuovo gestore unico per le provincie di Siena, Arezzo e Grosseto, si apre ora per Sienambiente una nuova fase. Abbiamo di fronte nuove sfide e nuove opportunità di sviluppo nel campo della green economy e nella filiera industriale della gestione dei rifiuti. Questi 25 anni - conclude Vigni - sono quindi un'occasione per fare un bilancio di quanto è stato fatto fino ad oggi, ma soprattutto per guardare al futuro».

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