[05/03/2013] News

Il ministero dello sviluppo sostenibile? Una buona cosa ma...

Si anima il dibattito sull'opportunitą di un ministero per lo sviluppo sostenibile

Bersani ha recentemente proposto la creazione di un ministero per lo sviluppo sostenibile in un'intervista a Massimo Giannini di Repubblica. Fermo restando che. ad oggi, la formazione di un governo e quindi la creazione di nuovi ministeri mi sembra complicata, l'argomento mi stimola a fare alcune considerazioni.

Prima però di esprimere le mie opinioni, mi sembra utile soffermarsi sul concetto di sviluppo sostenibile, del quale alcuni sostengono che esistano centinaia di definizioni. Io confesso che non ne conosco così tante e preferisco quindi utilizzare quella più ufficiale e, ritengo, più condivisa ricavata dal cosiddetto rapporto Brundtland del 1987. Bruntdland, allora primo ministro norvegese, presiedeva la commissione mondiale sull'ambiente e sullo sviluppo. La definizione di sintesi è più o meno traducibile così: "Lo sviluppo sostenibile, lungi dall'essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali". Io ci vedo molto di quella massima dei nativi americani a me molto cara: "Non ereditiamo il mondo dai nostri padri ma lo riceviamo in prestito dai nostri figli".

È del tutto evidente che, se questo è il concetto di sviluppo sostenibile, è un processo che dovrebbe interessare qualunque società civile e guidare lo sviluppo in ogni parte del nostro pianeta, dalle megalopoli più affollate alle aree wilderness. Inoltre la sostenibilità dovrebbe avere quattro componenti: quella economica, quella sociale. quella istituzionale e  quella ambientale.

Ecco perché penso che l'istituzione di un ministero per lo sviluppo sostenibile sia una buona cosa.

Quali però degli attuali ministeri dovrebbe sostituire e/o accorpare?

Che dovrebbe sostituire il ministero dello sviluppo economico delle infrastrutture e dei trasporti mi sembra ovvio, ma io ritengo che una cosa molto saggia e coerente sarebbe quello di accorparvi anche il ministero dell'economia. Sarei invece molto contrario all'accorpamento con il ministero dell'ambiente, che presupporrebbe, ad esempio la non conoscenza della differenza tra sviluppo sostenibile e conservazione della biodiversità e degli equilibri naturali, solo per citare una delle componenti ambientali.

Lo sviluppo sostenibile è un concetto, come spiegavo in precedenza, molto più ampio di una corretta gestione ambientale che però ha una sua specificità e che richiede politiche settoriali specifiche.

Del resto i Paesi che, pur senza avere un ministero specifico, lavorano nell'ottica dello sviluppo sostenibile in modo molto più incisivo del nostro (non ci vuole molto) hanno ovviamente un ministero dell'ambiente.

Peraltro non mi viene in mente nessun paese nel mondo che non lo ha e non credo che sarebbe molto bello avere questo primato.

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