[01/03/2013] News

Legambiente ai nuovi parlamentari: subito legge sulla bellezza e agenda ambientale

Cogliati Dezza: «Tanti giovani, donne e sensibilitą ecologiste, un ambientalismo che cambi il Paese»

Legambiente ha inviato una lettera aperta ai neoeletti in Parlamento, sottolineando «Lo straordinario rinnovamento della composizione parlamentare e l'alto tasso di ecologismo alla base di programmi e interessi. La presenza fra le vostre fila di così tanti giovani, di tante donne e la diffusa presenza di temi squisitamente ambientali fra le parole d'ordine di tanti di voi rappresentano la migliore base di partenza per costruire le buone risposte alla crisi di cui il Paese ha bisogno».

Dopo aver augurato buon lavoro ai nuovi deputati e senatori  per il «Nuovo e importantissimo  incarico» (se riusciranno a lavorare, data l'ingovernabilità uscita dalle urne e la minaccia di nuove elezioni, aggiungiamo noi),  l'associazione rilancia la sua proposta di legge sulla bellezza, presentata all'inizio dell'anno, e suggerisce un'agenda ambientale in 5 punti da realizzare nei prossimi mesi: «La rottamazione delle fonti fossili, trasporti puliti e l'abbandono definitivo dei progetti di Tav e ponte sullo stretto di Messina, la messa in sicurezza del territorio e lo stop al consumo di suolo, il ripensamento del ciclo dei rifiuti, la lotta alle ecomafie e alla corruzione con l'introduzione dei reati nel codice penale e una legge contro l'abusivismo edilizio».

Il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, scrive: «C'è bisogno di ricette nuove per dare una spallata a questa  crisi, c'è bisogno di un'inversione di rotta rispetto a scelte economiche vecchie ed energivore, c'è bisogno di  una politica industriale che faccia propri i temi della green economy abbandonando le opzioni di sviluppo ormai superate del secolo scorso basate sul cemento e sulle fonti fossili. C'è bisogno di una nuova moralità e di coesione sociale.

C'è tanta voglia d'ambiente nel Paese. Molta di più di quella che la politica tradizionale ha saputo registrare. Su queste tematiche noi riteniamo che oggi abbiamo la possibilità di fare la differenza. Puntare sulla bellezza è una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro. L'intento della nostra proposta è quello di tutelare il patrimonio paesaggistico dell'Italia attivando nei territori processi di trasformazione che puntino a rendere più belle, moderne e vivibili le città italiane, a migliorare la qualità della convivenza, del benessere individuale e collettivo e a muovere la creatività. Partiamo allora dalla bellezza, dal tratto distintivo del nostro Paese. Bellezza del paesaggio, dei luoghi, ma anche bellezza dei gesti, dei comportamenti, delle idee. Costruiamo insieme una lobby virtuosa che abbia il coraggio e la forza di perseguire le ragioni della bellezza e di mettere all'ordine del giorno del prossimo governo cinque questioni fondamentali per sanare le ferite più gravi del nostro Paese e, contemporaneamente tracciare le strade per l'uscita dalla crisi».

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