[28/02/2013] News toscana

La sentenza su Elbopoli e l'ecomostro di Procchio, no all'accordo con i corruttori

Regione e Comune tornino indietro

Per il reato di corruzione in atti giudiziari riguardanti la vicenda per gli illeciti edilizi all'Elba, la
cosiddetta Elbopoli, che riguarda l'Ecomostro di Procchio (Comune di Marciana) e la speculazione
edilizia della Costa dei Barbari a Cavo (Comune di Rio Marina), la Corte d'appello di Genova ha
condannato l'ex Prefetto di Livorno Vincenzo Gallitto a 3 anni e 4 mesi, l'ex capo dei Gip livornesi
Germano Lamberti a 4 anni e 9 mesi e i costruttori pistoiesi Franco Giusti e Fiorello Filippi a 3 anni e
6 mesi.

Secondo Legambiente Arcipelago Toscano, che per prima con il dossier sull'isolotto
di Cerboli - dove un vorticoso giro di società italiane ed offshore voleva costruire un porticciolo, una
pista di atterraggio per elicotteri ed un resort di lusso con l'appoggio di Gallitto, con la scusa di
costruirci una base per la Protezione Civile - ha rivelato la trama di Elbopoli e che poi si è battuta
contro l'Ecomostro di Procchio realizzato in un'area in piena area alluvionata e le speculazioni edilizie
a Cavo, «La sentenza genovese getta un'ulteriore e pesante ombra sulla vicenda dell'Ecomostro, e
su come è stata gestita l'intera operazione urbanistica che avrebbe dovuto condurre al recupero
dell'area interessata, e non alla ricostruzione dell'ecomostro a pochi metri di distanza.


Chiediamo a Regione Toscana e Comune di Marciana di rivedere i termini di un accordo-
capestro, troppo frettolosamente stipulato mentre era ancora in corso il processo che dopo pochi
giorni ha visto la Magistratura condannare nuovamente per corruzione proprio degli stessi costruttori
con i quali Regione e Comune, dopo averne annunciato più volte la completa demolizione, hanno
trattato la resurrezione dell'Ecomostro di Procchio in un'area finita sott'acqua negli alluvioni del 2002
e del 2011 e che verrà messa in sicurezza con milioni di euro pubblici. Sono gli stessi costruttori che
qualcuno degli amministratori marcianesi aveva già dato per "definitivamente" assolti».

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